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MotoGP, Mir: "Lasciare adesso Honda sarebbe come una sconfitta per me"

"Non ho ancora firmato, ma l'intenzione è quella di rinnovare. In fabbrica stanno lavorando sodo e conto in qualche progresso già dal rientro dalla pausa estiva. Le mosse di Ducati e Aprilia? Una sorpresa"

MotoGP: Mir:

Sarà perché la Honda si sta rivelando fanalino di coda per il terzo campionato consecutivo e dunque ai vari weekend non ha molto da chiedere o pretendere, le dichiarazioni di Joan Mir alla vigilia del GP di Assen sono state tutte in prospettiva 2025, in particolare gli interrogativi hanno riguardato la sua permanenza in HRC a dispetto delle criticità che sta affrontando. 

"E’ vero che probabilmente sono arrivato nel momento peggiore di tutta la storia della Casa, ma andare via significherebbe fallire. Chi ha lasciato prima di me veniva da un periodo vincente con il team, ma per me è diverso, quindi, seppure non ci sia nulla di finalizzato ancora, l’obiettivo è il rinnovo”, ha messo le carte sul tavolo senza nascondere il proprio piano.

Il marchio giapponese ha tutte le risorse utili per creare una moto competitiva, ecco perché vorrei restare. Effettivamente siamo vicini alla firma, anche perché confido nella loro volontà di lavorare sodo per recuperare. Adesso ho delle brutte sensazioni e sto continuando a lamentarmi per ciò che non funziona. Vivere giorno per giorno la situazione è complicato, tuttavia si vede che in fabbrica si stanno rimboccando le maniche e l’atteggiamento che stanno tenendo è molto positivo, per cui, nonostante i miglioramenti non si potranno vedere subito, prima o poi ciò che si sta facendo darà i suoi frutti. Dovrei aspettare prima di firmare per capire se effettivamente ci saranno progressi? Mi piacerebbe, ma nella MotoGP di oggi gli accordi vengono stretti sempre più in anticipo, tutti vogliono concludere il prima possibile, di conseguenza attendere significa rischiare di rimanere fuori”, la sua riflessione.

Guardando al futuro e al momento in cui si potrà definire completato l’aggancio ai primi l’iberico non ha avuto dubbi. “A fronte del pacchetto attuale, credo ci vorranno un paio di stagioni. L’anno scorso è stata dura accettare che fossimo tanto indietro, ora me ne sono fatto una ragione e ho l’attitudine giusta. E’ molto brutto essere relegati in fondo al gruppo, ma bisogna trovare ciò che c'è di positivo. Ritengo che già dopo la pausa si possa intravedere la luce”, si è sforzato di guardare al bicchiere mezzo pieno.

Da osservatore delle mosse di mercato delle altre scuderie, Ducati in primis, il campione 2020 ha infine confidato: “Dopo il Mugello penso che tutti avessimo un’altra idea e invece c’è stata la sorpresa di Martin in Aprilia e Marquez nella scuderia ufficiale. Diciamo che è finita nella maniera più movimentata. Chi ha guadagnato di più? Non saprei, penso un po’ tutti”. 

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