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La rana e lo scorpione: la breve sfortunata storia fra Pramac e Marc Marquez

Il (tentato) abbraccio con Marc Marquez al Mugello si è rivelato quello della famosa fiaba. Ora Paolo Campinoti ha due obiettivi: trovare due piloti, ma anche (se arriverà l'ufficialità) spiegare allo sponsor Prima un ridimensionamento delle aspettative

La rana e lo scorpione: la breve sfortunata storia fra Pramac e Marc Marquez

Sembra proprio che Paolino Campinoti abbia scelto Yamaha. Ne parliamo da mesi ma i primi a darlo per certo sono gli amici di Sky, che solitamente non annunciano a vanvera.

I motivi, ufficiali, sono senza alcun dubbio un miglior trattamento economico, più altri benefici che sicuramente Paolino Campinoti ha trattato con Lin Jarvis.

Ma è stata una vera scelta, di testa, o piuttosto di pancia? Una decisione presa senza altre alternative? Già perché dopo lo scontro con Marquez al Mugello a Campinoti, sinceramente, non è che si presentassero molte scelte. Persa l’opportunità di imbarcare l’otto volte iridato, perso Jorge Martin, quale altre prime guide avrebbe potuto offrire a Ducati, se non quell’Aldeguer, che comunque è sotto contratto con Borgo Panigale?

Ecco, a noi sembra che in un certo senso non avrebbe avuto altra via d’uscita, la Pramac, se non questa che ridimensiona fortemente ciò che il team di Paolo Campinoti era in effetti diventato: un team assolutamente di prima fascia che, per il secondo anno consecutivo, si sta giocando il titolo mondiale. Una cosa che forse a Ducati, e al suo ricco sponsor cinese Lenovo non piaceva.

Potrà accadere il prossimo anno? E’ difficile, anche perché sul mercato, con tutta la delicatezza di cui possiamo disporre, sono rimaste solo le scartine. Non certo piloti capaci di puntare al titolo.

Dunque Campinoti e la Pramac tornano nel ruolo che gli compete (gli competeva): quello di team satellite.

C’è un’altra domanda da porsi: lo sponsor Prima, che aveva da poco confermato l’accordo con la squadra senese, sarà contento di questa iniziativa?

La seconda domanda riguarda proprio la scelta dei piloti: chi c’è libero sul mercato? E soprattutto, chi affronterà il (rischioso) passaggio in Yamaha, che è messa appena meglio della Honda, ma probabilmente senza disporre delle risorse economiche necessarie per invogliare un pilota al salto? Anche uno di quelli che si trova attualmente senza troppe alternative?

Ad Assen ne sapremo di più. Il (tentato) abbraccio con Marc Marquez al Mugello si è rivelato quello fra la rana e lo scorpione, che per la sua stessa natura non può evitare di pungere.

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