Tu sei qui

Mercato piloti: per il 2025 si cambia e si torna ai team 100% 'Factory'

Anche in vista del cambiamento regolamentare del 2027, le Case concentreranno i loro sforzi nei team ufficiali, per evitare rischi come quello che sta correndo Ducati quest'anno con Pramac, che rischia non solo di vanificare l'investimento dello sponsor cinese Lenovo, ma anche di portare il N°1 in Aprilia

Mercato piloti: per il 2025 si cambia e si torna ai team 100% 'Factory'

La firma di Marco Bezzecchi con Aprilia è tutt’altro che una sorpresa. Massimo Rivola non aveva fatto mistero di volere un pilota italiano e, svanita l’opzione di Enea Bastianini per la fulminea reazione del suo manager Carlo Pernat che aveva virato su KTM all'indomani del GP del Mugello, rimanevano solo due opzioni: Bezzecchi o Di Giannantonio.

La scelta è caduta sul primo, nonostante quest’anno il pilota romano abbia mostrato maggiore velocità nell’adattamento alla Ducati GP23.

A questo punto rimangono ancora solo due selle libere in una casa ufficiale: una in Yamaha al fianco di Fabio Quartararo, ma non si vede perché Lin Jarvis non dovrebbe riconfermare Alex Rins (a meno che non sia lo spagnolo a non volere) e l’altra in Honda, nel box accanto a quello di Luca Marini. Ma anche qui Joan Mir sembrerebbe essersi reso conto che, perlomeno dal punto di vista economico, non ci sono opzioni migliori.

Poi, certo, di moto migliori della M1 e della RC213-V ce ne sono: a parte le due Aprilia del team Trackhouse, ci sono ben quattro Ducati ‘sicure’, ancorché non ufficiali, quelle del team VR46 sembrano già assegnate: salvo imprevisti una rimarrà nelle mani di Di Giannantonio e la seconda facilmente potrebbe andare a a Franco Morbidelli. Quanto al team Gresini non vediamo di meglio dell’attuale Alex Marquez, quindi di posti liberi ce n’è uno solo. Ed è destinato ad un pilota che non guarda all’ingaggio, come già fatto da Marc Marquez l'anno paasarto quando lasciò Repsol Honda.

Poi c’è l’annoso discorso del team Pramac: sulla carta per Paolino Campinoti c’è Fermin Aldeguer, che dovrebbe guidare nel 2025 una GP24, ma in nessun caso, perso Jorge Martin, pare esserci sul mercato un pilota capace di meritarsi una Ducati ufficiale al 100% e aggiornata, se non, forse, Franco Morbidelli che ha dato segni di risveglio al Mugello.

Certo è che per Pramac si tratterebbe comunque di un ridimensionamento, visto che difficilmente sarebbe nuovamente in lizza per il mondiale.

Vista così la situazione parrebbe favorevole al tanto chiacchierato passaggio di Pramac in Yamaha, magari con migliori condizioni economiche e, forse, addirittura piloti pagati…ma quali piloti?

Sul mercato infatti ci sono i migliori della seconda schiera: Jack Miller in primo luogo, poi Augusto Fernandez. Takaaki Nakagami, ancorché ancora non confermato in LCR, sembra destinato a rimanere lì o, al più essere sostituito da un connazionale per via della sponsorizzazione.

Al momento i migliori piloti della MotoGP restanti hanno tutti abbracciato la professione di collaudatore: Aleix Espargaro con Honda (non è ufficiale ancora) e poi Daniel Pedrosa e Pol Espargarò con KTM.

Fra i papabili della Moto2, se si eccettua Aldeguer, che quest’anno non sta tenendo fede alle aspettative e di cui abbiamo parlato a parte, ci sono solo Joe Roberts (piacerebbe a Liberty media anche se non all’interno di un team americano), e poi Sergio Garcia e Ai Oguma, anche se a dir la verità l’unico pilota ad aver impressionato veramente quest’anno è stato David Alonso con cinque vittorie su sette gare disputate in Moto3.

Si potrebbe far fare a lui ciò che Livio Suppo fece con Jack Miller nel 2015 promuovendolo in MotoGP con Honda? Si potrebbe, ma sarebbe un rischio. E poi, con che moto?

Comunque vadano le cose due fatti sembrano certi: la Pramac non dovrebbe essere più un avversario nella corsa al titolo per il team Ducati ufficiale, ma al più una squadra di supporto per i giovani, come era inizialmente; il secondo è che la Yamaha faticherà non poco ad avere una seconda coppia di alto livello ed esperienza, che è poi ciò che vorrebbe e Quartararo pretende.

Questo anticipatissimo mercato piloti 2024, comunque, ha mostrato chiaramente un indirizzo: le Case non vogliono avere rivali sotto lo stesso tetto che possono far meglio di loro (come sta accadendo in Ducati con Pramac ed in KTM con GasGas) e come seconda novità hanno stretto i cordoni della borsa degli ingaggi.

E comunque il 2025 sarà probabilmente l'ultimo anno con grandi differenze fra le moto di team ufficiali e satelliti. Si va verso un congelamento previsto per evitare di dover sviluppare nel 2026 un prototipo destinato alla rottamazione a fine stagione.

 

 

Articoli che potrebbero interessarti

 
Privacy Policy