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MotoGP, Quartararo: "Gli avversari sfruttano le gomme meglio di noi, non capiamo perché"

"La competitività di Bagnaia? Vive quella sensazione che tutti i piloti cercano, ti senti imbattibile. Sono frustrato, oggi non avevamo aderenza. Non sono un genio o un ingegnere, ma osservo i miei avversari in pista e la differenza è lampante"

MotoGP: Quartararo:

Sono passati tre anni da quando nel 2021 Fabio Quartararo dominò al TT di Assen nell'anno in cui si laureò campione del mondo. A tre anni di distanza, la Yamaha ora è all'inseguimento di una MotoGP sempre più veloce, mentre le case europee dominano il campionato. E' quindi giustificata la frustrazione di Fabio Quartararo, che oggi non è riuscito a scalare la classifica chiudendo la competizione sul circuito olandese 12°, come era partito.

Eppure qualcosa si muove in casa Yamaha, anche se ci vorrà del tempo per vederne gli effetti. L'ultima delle mosse nello scacchiere della MotoGP è stata infatti l'acquisizione del team Pramac, che dalla prossima stagione schiererà altre due Yamaha, tanto necessarie in un mondo in cui l'analisi dei dati è ormai fondamentale. In quest'ottica quindi le premesse per il futuro sembrano migliori che in passato, e per Fabio Quartararo il rinnovo con la casa giapponese assume ora sempre di più i toni di una scommessa sicura.

"Sono leggermente frustrato - ammette Fabio - mi aspettavo qualcosa di meglio sopratutto nei primi giri. Con la morbida l'aderenza per noi è stata pessima, lo abbiamo visto anche con Alex con la media alla prima curva. Quindi il grip è stato il problema maggiore e non sono riuscito a spingere, poi verso metà gara le sensazioni sono migliorate ma ormai il passo era troppo lento".

A cosa pensi sia dovuto questo problema con le gomme?
"Quando abbiamo controllato i tempi sul giro dei primi è chiaro che non avessero problemi di aderenza sul tracciato, quindi non abbiamo ancora una spiegazione al problema che abbiamo avuto. Ora analizzeremo i dati per vederci chiaro e migliorare".

Oggi Pecco è stato 30 secondi più veloce  dello scorso anno, nel vostro inseguire le Ducati sentite di stare perdendo altro terreno?
"Noi abbiamo chiuso a 24 secondi da lui, significa che abbiamo guadagnato 6 secondi. E' chiaro quindi che siamo ancora lontani, inoltre sembra che con la nuova mescola i nostri rivali sono riusciti a migliorare ancora. Dobbiamo cercare di capire come mai abbiamo questi problemi di aderenza in ogni condizione".

Pensi che la nuova mescola posteriore di Michelin abbia avuto un impatto maggiore quest'anno di quanto possa sembrare dall'esterno?
"Per noi come Yamaha non è cambiato molto, ma guardando gli altri... sono molto più veloci ovunque e questo non riusciamo a comprenderlo".

Bezzecchi ad esempio sta avendo più difficoltà con la GP23 quest'anno e molto è dovuto alle gomme.
"Io dal canto mio posso portare soltanto la mia esperienza ed il mio feedback, ma non sono un genio o un ingegnere, il massimo che posso fare è dare quanti più dati alla Yamaha rispetto a ciò che vedo dagli altri piloti. In questo weekend ho avuto la possibilità di seguirne alcuni e la differenza è lampante. Tutto ciò è interessante e sicuramente nel prossimo futuro avere quattro moto aiuterà moltissimo".

Quanto è impegnativa fisicamente Assen rispetto al Mugello?
"Molto meno, ma mi aspettavo fosse peggio. Ho sofferto un poco è chiaro, ma non ha influito sul mio risultato, anche se non sono riuscito ad avere un ottimo passo sin dai primi giri. La giornata di ieri era stata più impegnativa".

Sei rimasto sorpreso dalla competitività di Pecco in questo weekend di gara?
"E' incredibile. Nelle ultime due gare ha vinto sia la Sprint che la gara lunga, quindi è chiaramente l'uomo da battere. Appena inizi a vincere la fiducia cresce e ti senti imbattibile. E' una sensazione che tutti i piloti vogliono avere ed in questo momento lui la ha. Sarà competitivo a questi livelli molte altre volte".

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