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MotoGP, Marc Marquez: “Prima del contatto con Bastianini gestivo la pressione gomme”

“Ho lasciato passare Diggia perché mi sono accorto che la pressione all’anteriore era bassa e stavo gestendo bene fino a che Enea non mi ha spinto fuori. Mi ci sono voluti due giri per recuperare e così sono uscito dai limiti”

MotoGP: Marc Marquez: “Prima del contatto con Bastianini gestivo la pressione gomme”

Non è stato un gran fine settimana quello vissuto ad Assen da Marc Marquez. Caduto al secondo giro della Sprint race olandese, il campione spagnolo sembrava aver riscattato l’errore con un buon quinto posto nella gara domenicale. La doccia gelata è arrivata a fine Gran Premio, quando a Marc sono stati comminati 16” di penalità per la pressione irregolare dello pneumatico anteriore, che lo hanno fatto precipitare in decima posizione.

“La differenza è stata di 0.01 bar per un giro. È un peccato, ma è il regolamento. L’unica cosa di cui abbiamo discusso con gli Steward, e per cui la sanzione è arrivata più tardi, è stata il fatto che, come avete potuto vedere, ho iniziato bene la gara ma poi all’improvviso mi sono accorto che c’era qualcosa di strano all’anteriore e ho visto che la pressione era molto bassa. Ho lasciato passare Di Giannantonio per controllare la pressione e poi sono rimasto alle sue spalle per tutta la corsa. Stavo gestendo bene la situazione, ma quello che non mi aspettavo, e che non ho potuto controllare, è stato il contatto con Enea in Curva 1 ha commentato il ducatista, raccontando l’accaduto: “Mi ha spinto fuori e nel giro in cui sono uscito di pista sono stato un secondo più lento, non ho spinto abbastanza in Curva 3 e in Curva 5 perché non sapevo come si sarebbero comportate le gomme. Mi ci sono voluti due giri per recuperare e quei due passaggi non mi hanno permesso di restare nella percentuale minima da rispettare, che oggi era di 15 giri. All’ultimo giro ero di nuovo nella giusta pressione, ma al penultimo passaggio, in cui pensavo di essere all’interno, ero fuori di 0.01”. 

Come ha fatto il pilota di Cervera a monitorare la situazione per tutta la gara? “C’è un sistema che usa la Ducati, sul quale non posso entrare nei dettagli, ma sapevo che ero fuori”, ha risposto.

Il 31enne non è voluto entrare nemmeno nel merito della manovra di Bastianini, ma si sarebbe aspettato una condotta diversa da parte degli Steward.

“Onestamente, mi aspettavo che Enea dovesse cedere una posizione, perché se sorpassi un pilota toccandolo, e questo va fuori dalla pista, non mi aspetto una grossa penalità, ma che tu debba restituire la posizione. Lui però non ha ricevuto nessuna sanzione mentre io sono stato penalizzato per la pressione delle gomme. Regolamento alla mano, sono d’accordo con la mia sanzione, ma la ragione per cui sono andato a parlare con la Direzione Gara è che loro hanno i dati e potevano vedere che la temperatura delle mie gomme è calata dopo il contatto con Enea” ha affermato, prima di spiegare quanto cambia guidare da soli o stando dietro a un altro pilota: “Di solito la differenza è tanta, ma oggi non era molta. Per qualche ragione, non riuscivo a far salire la temperatura della gomma anteriore e ho faticato. La pressione era più alta di 0.1 seguendo Diggia”.

Nessuna attenuante è stata concessa allo spagnolo, che si augura che ciò che è successo oggi possa servire a modificare il regolamento per il prossimo anno. 

“Mi hanno detto che può essere che prendano in considerazione quello che è successo per il futuro, ma in questo momento le regole sono queste. Credo che magari possano cambiarle per il futuro, soprattutto se qualcuno ti colpisce e vai fuori pista, ma adesso le regole sono queste e non possono essere modificate”, ha detto Marc, che ha poi spiegato le difficoltà incontrate oggi nel calcolare la giusta pressione. 

È una regola che è stata imposta per la sicurezza e alla fine io sono d’accordo con il fatto che sia stata introdotta perché stavamo usando pressioni sempre più basse e se Michelin dice che così lo pneumatico può esplodere o bucarsi, io non posso che essere d’accordo sul fatto che si metta una regola. Il problema è come farla rispettare, soprattutto in un caso come quello di oggi, in cui stavo gestendo bene fino al contatto con Bastianini. Ti diranno: ‘Metti la pressione più alta’ e in un certo senso hanno ragione. Il fatto è che oggi è stata una di quelle giornate estremamente difficili, come è successo nella Sprint di Jerez, in cui ci sono state molte penalità, perché oggi ci sono molti piloti che sono rimasti nei limiti per zero giri o un giro, mentre io sono uscito per un giro e 0.01 bar - ha osservato - Oggi, con le temperature più basse, l’aria fredda, le nuvole, il sole a tratti, la temperatura della pista cambiava molto e la pressione era più difficile da calcolare”.

Problemi che non ha avuto Bagnaia, al comando dall’inizio alla fine della gara. 

Pecco aveva una pressione leggermente più alta sin dall’inizio, perché sapeva che sarebbe stato in testa sin dal via. Il problema è quando sei a centro gruppo e noi infatti ci aspettavamo che mi sarei ritrovato lì nei primi giri - ha chiarito il portacolori del team Gresini - Solo quando sei il più veloce in pista e sai che guiderai la gara, puoi usare la stessa pressione adottata in prova”.

Nonostante la penalità, al campione catalano non interessa trovare i colpevoli dell’accaduto.

“Michelin può darti qualche consiglio, ma poi la pressione la decidiamo insieme a tutto lo staff, sia di Ducati che del team Gresini - ha spiegato - È stato un errore di tutti, come lo è stato ieri. Perché anche se quello della Sprint è stato un mio sbaglio, siamo una squadra. Oggi ho provato a controllare, e tante delle Ducati erano veramente al limite, ma è stato molto difficile per via dell’alternanza tra sole e nuvole, che cambiava anche di 5°C la temperatura dell’asfalto. Eravamo molto tirati e questo ha reso tutto più complicato”.

Lasciandosi alle spalle la gara di Assen, Marc ha parlato delle sue aspettative per il prossimo appuntamento al Sachsenring, dove potrebbe avere un buona occasione per rifarsi.

“Se saremo veloci al Sachsenring saremo allo stesso livello di Bagnaia e Martin, non saremo più veloci di loro. Se invece faticheremo per qualche ragione, allora loro saranno più veloci - ha detto - Dal Montmeló, loro due sono un po’ più rapidi rispetto a tutti gli altri, hanno un altro passo, e anche oggi ho visto i tempi ed erano molto veloci”.

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