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MotoGP, Quartararo: "Non sarei rimasto in Yamaha se non avessero cambiato metodo"

"Grazie ai nuovi innesti gli aggiornamenti vengono portati con maggiore rapidità. Il nostro problema? L'elettronica, ma tutto ruota attorno al motore. Difficoltà fisiche? Il braccio continua a farmi male anche nella Sprint"

MotoGP: Quartararo:

Abituato a vincere e a lottare per le posizioni che contano, Fabio Quartararo continua a faticare ad accettare la situazione in cui lui e la Yamaha si trovano ormai da qualche tempo, ma grazie ai recenti sviluppi portati dal costruttore giapponese, finalmente potrebbe cominciare ad intravedersi la luce in fondo al tunnel, prova ne è stato il settimo posto conquisto nella Sprint Race di questo sabato sul tracciato di Assen.

"Come già detto in precedenza, su questo circuito non possiamo davvero vedere i benefici delle novità a livello di motore, però almeno oggi ho concluso a distanza ravvicinata dal quinto e sesto. L’augurio è di battagliare con loro domani. Gli aggiornamenti stanno aiutando sul giro secco? No, è tutto come prima. Nel caso specifico dell'Olanda, se anche fossi entrato nel Q2 la posizione sarebbe stata sempre tra la 11 e la 12. Sul passo invece siamo messi meglio, ma penso che Austria e Misano saranno i veri terreni di prova. Farò dei test durante la pausa? Fortunatamente è proibito", ha affermato al termine della corsa.

Entrando nello specifico di ciò che sta funzionando e cosa meno, il francese ha spiegato: "Abbiamo guadagnato in potenza, ma perso in altre aree, come le curve e l’agilità, infatti se si va a guardare la nostra velocità qui, non è la stessa dei primi appuntamenti del campionato. Siamo diventati più lenti, ma il progresso in termini di aerodinamica è evidente, mentre siamo ancora lontani per quanto concerne l’elettronica, quello è certamente il nostro punto debole".

A chi gli domandava una differenza tra il quattro cilindri in linea in uso e il motore con configurazione a V, il corridore di Nizza ha dichiarato onestamente: “Non ho idea perché non ho mai provato un V4 e poi non capisco nulla di meccanica, per cui non saprei individuare eventuali benefici. Posso dire che a Valencia ne abbiamo testato uno nuovo in linea che ha migliorato l’inserimento e l’agilità. E’ chiaro che le nostre criticità sono figlie del propulsore. Quante opzioni abbiamo? Adesso abbiamo la versione 2024, quella che stiamo usando qui e un’altra".

Di recente il campione 2021 il 25enne ha lamentato delle noie fisiche.“Il braccio resta un problema anche nella Sprint. Devo dire che l’unità provata al Ricardo Tormo mi aveva dato una mano sotto questo punto di vista. Vedremo domani", ha confessato.

Infine un parere sul rinnovamento del personale della squadra. “Chiaramente una delle ragioni per cui sono rimasto è la rivoluzione a livello di comunicazione e metodo di lavoro messa in atto. Adesso si procede con maggiore rapidità per avere gli aggiornamenti richiesti, inoltre adesso sappiamo dove andare e l’arrivo di una scuderia satellite ci aiuterà. Anche se dalla tv non sembra, ci sono stati dei progressi", ha evidenziato.

 

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