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MotoGP, Carlo Pernat: "I vincitori del mercato piloti sono Marc Marquez e Dorna"

"Il nostro mondo sta diventando meno professionale, servirebbero delle finestre di mercato. La decisione di Ducati ha rafforzato Aprilia e KTM. Dall'Igna è molto onesto intellettualmente, per Bastianini e Martin non cambierà nulla"

MotoGP: Carlo Pernat:

Anche una vecchia volpe del paddock come Carlo Pernat non si aspettava un mercato piloti così folle quest’anno. Il manager genovese ha tenuto il passo e fatto le sue mosse, portando il ‘suo’ Bastianini in KTM, ma queste ultime settimane frenetiche e caotiche sono state una sorpresa per lui. “Stupito è dire poco, da quando sono nel motomondiale non avevo mai visto una cosa del genere - ammette Pernat - Avevo visto Lorenzo firmare con Ducati con un anno di anticipo, piloti trovare posto a novembre, all’ultima gara, lo scorso anno, ma quello che è successo in questi mesi mi ha fatto capire che nel nostro mondo non si può più aspettare. Nelle trattative non c’è più la serietà di prima, la parola data non vale più nulla”. 

Cosa è cambiato?
Negli anni passati si aspettava, si rifletteva, mentre adesso non puoi più farlo: devi decidere non oggi, ma addirittura il giorno prima. Questo, secondo me, non è professionale. Nel calcio ci sono dei periodi in cui è possibile la compravendita dei giocatori, sono codificati. Lasciare il mercato sempre aperto, al livello in cui è arrivata la MotoGP, non va più bene. È una cosa che chiedo a Dorna: ci devono essere delle finestre, magari di 2 mesi, in cui si apre e poi si chiude il mercato.

È una situazione che vive anche la Formula 1, basta pensare a Hamilton con Ferrari.
È vero, ma il discorso è un po’ diverso. Il problema della MotoGP è che è stato tutto concentrato in pochissimo tempo e non si capisce più nulla. Una volta si iniziava a decidere più avanti e c’era un modo di lavorare diverso, c’era un codice d’onore fra i manager. Non dico che ci si mettesse d’accordo, ma si seguiva tutti la stessa linea e, con la benedizione di Dorna, si riuscivano ad equilibrare le squadre a livello di piloti. Oggi è un casino, le decisioni vengono prese da un giorno all’altro, magari con il mal di pancia, e può essere anche controproducente”.

Chi ha deciso il mercato della MotoGP quest’anno?
La Ducati ed è un po’ di tempo che lo fa. A Marc Marquez do un 10 e lode per quello che ha fatto: era messo malissimo, ha rinunciato a una marea di soldi, si è rimesso in giochi e ha ottenuto tutto quello che ha voluto. Il voto a Ducati, invece, lo darà la storia”.

Per prendere Marquez ha dovuto rinunciare a Martin, Bastianini e Pramac…
Questa decisione sconfessa tutta la politica degli ultimi 3 anni, quando aveva praticamente spalmato l’ingaggio di Dovizioso sui giovani e quella scelta aveva pagato. Ovviamente, avere Marquez insieme a Bagnaia solletica soprattutto la parte ingegneristica di Ducati, è evidente che quando ti chiama un 8 volte campione del mondo sei contento. Si sono concentrati troppo su Marquez e il risultato è che hai rinforzato Aprilia e KTM, prendendo un pilota che avrà 32 anni nel 2025 mandando via 3 giovani. Inoltre, Pramac si è sentita messa in un angolino e l’offerta di Yamaha è arrivata a fagiolo. Poi c’è il discorso 2027”.

A cosa pensi?
Che VR46 non ha firmato oltre al 2026, quindi non mi stupirei se il team di Valentino andasse con BMW, visto che corre con loro nelle auto. Rimane Gresini”.

È rimasto con un cerino in mano?
Direi con un fiammifero enorme, è normale quando non hai più un pilota come Marquez. E! un team che lavora bene, ma chi prenderà?”.

Secondo te Carmelo Ezpeleta ha avuto un’influenza in tutti questi movimenti?
Assolutamente, soprattuto per Marquez. Inoltre è riuscito a spalmare i top rider fra i vari costruttori senza dare moto in più, come aveva chiesto KTM. Chi è uscito vincitore da tutte queste operazioni? La Dorna, e Marquez”.

E Ducati?
Ha un 3 volte campione del mondo e ha messo al suo fianco un 8. Gli equilibri nel team non saranno facile da gestire, Davide Tardozzi suderà 7 camicie”.

Quanto è stata complicata la trattativa di Bastianini con KTM?
Io ho trattato con tutti, anche con Aprilia e Yamaha. Con Rivola ho parlato per un mese, ma le cose stavano andando troppo per le lunghe e dei particolari mi hanno fatto capire che Enea non era la prima scelta. KTM, invece, è stata più decisa e il contratto era già pronto per essere firmato prima del Mugello. Anche l’opzione Yamaha era interessante e concreta, ma bisognava aspettare la decisione di Campinoti. Come ho detto, oggi non si può più aspettare e ad Enea KTM piace tanto, senza contare che avere Giribuola al fianco è un plus”.

Credi che Ducati cambierà il suo atteggiamento nei confronti di Bastianini e Martin considerando che andranno via a fine anno?
Gigi Dall’Igna è una persona intellettualmente molto onesta, non fa figli e figliastri: su questo ci metto la mano sul fuoco. Darà tutto quello che può dare a tutti, anzi proprio per quello che è successo vorrà fare vedere che non ci sarà alcuna ripercussione”.

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