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MotoGP, Vinales: "Ho scelto KTM con l'istinto, avevo deciso prima di sapere di Martìn"

"Dopo Austin ero sotto shock, perché lì ho dimostrato cosa posso fare con la mia moto, ma non mi basta farlo in un GP su venti. Ho ragionato molto, ma già a Jerez avevo fatto la mia scelta"

MotoGP: Vinales:

Maverick Vinales arriva ad Assen fresco della separazione con Aprilia e del conseguente annuncio dell’approdo in KTM Tech3 per il 2025. Una scelta non affatto scontata, che in pochi pensavano plausibile visto anche il livello di confidenza tra lo spagnolo e la RS-GP ed anche visto il ritiro di Aleix Espargarò che avrebbe reso Maverick il capitano della squadra veneta la prossima stagione, al netto dell’arrivo di Jorge Martìn nel box di fianco.

Eppure Vinales ha preso questa decisione, con la possibilità che diventi il primo pilota della storia della MotoGP a vincere un Gran Premio con quattro Costruttori diversi, dopo esserci riuscito con Suzuki, Yamaha e Aprilia. La sua sarà una RC16 ufficiale al 100% anche se gestita in Tech3 ed anche i colori saranno gli stessi delle moto di Binder e Acosta, le ‘prime guide’ della squadra austriaca. Assen è una pista amica per il Top Gun, che spera di fare il colpaccio nel primo fine settimana di gara da separato in casa.

"Penso che abbiamo una grande chance qui, ad Assen sono sempre stato molto veloce e penso anche che il modo in cui lavora la nostra moto in questa stagione si adatti benissimo a questa pista. Dovremo stare calmi, capire la situazione e cercare di tirare fuori il massimo potenziale dalla moto. Abbiamo una buona possibilità e dobbiamo approfittarne, anche perché sembra che il meteo sia stabile nel fine settimana e questo è un bene per lavorare al meglio per preparare il Gran Premio".

Hai scelto KTM, puoi spiegarci come mai?
"Di base ho seguito il mio istinto, ho cercato di capire quale sarebbe stata la moto migliore su cui salire per il futuro e penso di aver fatto la mossa corretta. Ovviamente visto che non sono riuscito ad esprimere il mio potenziale ovunque come ho fatto ad Austin, vuol dire qualcosa. Ho aspettato molto prima di prendere questa decisione, ma è una sfida che voglio affrontare e che voglio vincere. La vita mi ha insegnato a prendere decisioni con calma e lentamente la mia decisione ha preso forma. Posso dire che è stata la decisione più lunga che abbia preso nella mia vita. Ho puntato tutto sulla prestazione pura e secondo me ho fatto la scelta giusta per me dal punto di vista del progetto complessivo e soprattutto per me stesso".

Però non sarai nella squadra factory ma in Tech3, sei preoccupato per questo?
"Ho letto una frase di Beirer da una intervista che diceva ‘chiunque sarà davanti in classifica, sarà il nostro leader’. Non penso ci sia altro da aggiungere".

Pensi che KTM stia lavorando meglio di Aprilia?
"Difficile capire chi stia lavorando meglio o peggio. Non sarebbe neanche carino da parte mia dire oggi chi lavori meglio tra Aprilia e KTM, perché io sono qui adesso e lo sono stato negli ultimi anni, quindi non posso giudicare. Ho solo cercato di capire quale sarebbe stata la scelta migliore per me ed alla fine è stato abbastanza chiaro. E’ difficile dire altro, perché la mia decisione è stata dettata solo dalla voglia di capire quale possa essere la migliore moto in futuro ed ho scelto così".

L'arrivo di Martìn ha influenzato la tua decisione?
"Ho iniziato a ragionarci da Jerez, perché non sentivo di voler continuare. Dopo Austin ero sotto shock, perché lì avevo dimostrato cosa sono in grado di fare, ma non mi basta di farlo in una gara su venti. Penso di poterlo fare in molte più gare, quindi ci ho pensato moltissimo. Naturalmente con il mercato che si muoveva così velocemente non mi è stato possibile fare come avrei voluto, ovvero arrivare almeno all’estate e poi decidere. L’Aprilia è comunque molto veloce, poi con Martìn sarebbe stata una bella squadra. Ma alla fine avevo già deciso prima del Mugello. Io sono felice per Aprilia, perché avranno due piloti veloci con Jorge e Marco. In realtà l'arrivo di Martìn per me sarebbe stato anche uno stimolo in più, perché significava avere due piloti forti, una bella squadra per Aprilia in grado di salire sempre sul podio".

Aprilia qui è sempre andata forte, secondo te da cosa dipende?
"Non so dove la nostra moto sia più veloce delle altre qui, anche perché le moto sono cambiate molto rispetto al 2023 quindi non sappiamo in realtà come possa andare. Al Mugello ho fatto una bella gara, una bella qualifica, ma non sono stato in grado di lottare contro i migliori. Ora come ora per me è difficile dire qualcosa sulla moto, davvero non saprei cosa dire. Magari domenica sera saprò dirlo, ora non riesco".

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