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Gli addii alla Ducati di Jorge Martin ed Enea Bastianini, freschi di accordo con Aprilia e KTM, e la partnership pluriennale tra la Yamaha e il team Pramac Racing sono stati solo i primi effetti del terremoto provocato dalla firma di Marc Marquez con il team Lenovo Ducati per il 2025. Una mossa che sta completamente ridisegnando lo schieramento di partenza della prossima stagione della MotoGP e che sembra destinata a cambiare gli equilibri tanto fuori quanto dentro al box del del team ufficiale della Casa di Borgo Panigale.
È notoriamente difficile far convivere due galli all’interno dello stesso pollaio ed è proprio per questo che l’ex pilota Dani Pedrosa ritiene che Francesco Bagnaia non abbia preso molto bene l’arrivo dell’otto volte campione catalano. Il più scomodo tra tutti i possibili compagni di squadra.
“Anche se in questo momento sta facendo bene, ha una struttura che è fatta apposta per fargli ottenere buoni risultati” ha detto il collaudatore della KTM ai microfoni di DAZN Spagna, fotografando la situazione in cui si trova attualmente Pecco: “Ripete continuamente che nessuno deve cambiare quello status, quella tranquillità che sente nel box, la dinamica e lo stile di lavoro. E lo sta dicendo attivamente e passivamente a un pilota che sa essere contro di lui, perché abbiamo già visto tutto quello che è successo solo con il suo ingaggio: Yamaha con Pramac, Martin in Aprilia e così via”.
Una scossa pronta ad abbattere tutte le certezze del piemontese secondo Pedrosa, che ha ipotizzato quello che potrebbe accadere quando il maggiore dei fratelli Marquez farà la sua comparsa nel box in Rosso: “Credo che Marc arriverà lì e la prima cosa che cercherà di fare sarà colpire nel punto più doloroso per Pecco”.
Parole raccolte da Juan Martinez, convinto quanto il Piccolo Samurai del grosso impatto che l’arrivo di Marquez avrà su Bagnaia.
“Penso che lo stia già facendo. Nel momento in cui devi dichiarare ripetutamente che non vuoi che qualcosa cambi, è perché percepisci che le cose stanno cambiando. E, come dice Dani, stanno cambiando talmente tanto che l’anno prossimo le Ducati non saranno otto, ma sei. È possibile che restino allo stesso livello, ma il fatto che alcuni piloti siano passati ad altri marchi potrebbe rendere le cose più difficili”, ha osservato l’ex tecnico Honda.
“Se Marc ha tutto questo potere è perché ha ottenuto ciò che ha ottenuto - ha aggiunto - ma è inevitabile che in un box, avere un personaggio così potente al tuo fianco, ti condizionerà in molte cose. Sin dal festeggiare un buon risultato per Marc e uno cattivo per Bagnaia... Sono tutte piccole cose che ti influenzano e, se ti trovi in una situazione molto stabile, vuoi che cambi il meno possibile”.
