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MotoGP, Pecco Bagnaia: "Io come Stoner? Non sono tipo che si monta la testa"

"Ho 23 vittorie sulla Ducati come Casey, ma lui le ha fatte in meno tempo. Guardare la Nazionale ieri sera è stata una sofferenza, ma io e Ducati oggi abbiamo giocato bene"

MotoGP: Pecco Bagnaia:

A risollevare l’umore dei tifosi italiani dopo la sconfitta della Nazionale agli Europei di ieri sera, ci hanno pensato oggi Bagnaia e la Ducati. Ad Assen hanno chiuso il Gran Chelem con una gara da incorniciare ed esporre nel museo dei più bei ricordi di Borgo Panigale. “Ieri sera è stata una grandissima sofferenza, mi è dispiaciuto molto. Per come hanno giocato, non sono riusciti a mostrare quello che potevano realmente fare. È stato un peccato, direi che almeno io e la Ducati abbiamo giocato bene” sorride il campione del mondo, che ha accorciato con questo successo la distanza in classifica da Martin, ora di solo 10 punti.

Meglio non si poteva fare.
Sicuramente è stato un fine settimana perfetto. Quando fai una gara emozionante è più bello, ma è stato comunque fantastico”.

Due numeri: 23 vittorie sulla Ducati come Stoner, 3 vittorie consecutive ad Assen, l’ultimo a riuscirci era stato Doohan.
Non è giusto paragonarmi a Casey perché lui ha ottenuto quel numero di vittorie in meno anni di me, la sua percentuale è maggiore. Per quanto riguarda le 3 vittorie consecutive ad Assen, è semplicemente fantastico. È una pista che adoro, non è la vecchia Assen, ma vincere qui è veramente importante per me”.

Quando ti sei tatuato il circuito di Assen pensavi a tutto questo?
Ci speravo! Ho sempre lavorato tantissimo per arrivare dove sono adesso e continuerò a farlo per ottenere sempre di più”.

Nel 2016 qui avevi ottenuto la tua prima vittoria in Moto3.
Assen è una delle piste più iconiche del Mondiale ed è stato magico avere vinto la mia prima gara qui. Avevo deciso di tatuarmela  questo circuito mi dà più soddisfazione di altre. Era la mia prima vittoria, ma anche di Mahindra”.

Un’altra statistica: da 5 GP ci sono solo Ducati sul podio.
I piloti che guidano la Desmosedici in questo momento sono i più forti sullo schieramento. Miglioriamo insieme perché condividiamo i dati e quando c’è questo livello diventa tutto più facile”.

A cosa si pensa dopo una gara del genere?
Che bisogna continuare così, con questo approccio, cercando di portare a casa più vittorie, punti e podi possibili perché è ancora lunga. Martin sarà sempre competitivo e non si devono commettere errori”.

Come quello di montarsi la testa?
Con me no, è impossibile per come sono fatto. Non sono uno che cade in questo tranello, non mi piace chi si monta la testa e quindi sono il primo a non farlo

Ti ricordi un altro fine settimana come questo?
Nel 2018, qui ad Assen in Moto2, era stato identico, davanti i tutti i turni e 4° nel warm up. In termini di risultati, questo è il mio migliore weekend in MotoGP, uno di quelli che non capitano tutte le volte. Voglio dire che sono molto orgoglioso del mio team, del loro lavoro, è stato tutto perfetto”.

È il punto più alto della tua carriera?
È un bel momento, ma ne avevo vissuti di simili a fine 2021, a metà 2022, a inizio 2023, mi sento fantasticamente con la moto e conosco il mio potenziale, tutto questo mi dà motivazione”.

Anche pressione?
Quando sei così veloce, tutti dicono che sei costretto a vincere, pensi che il 2° posto sia già una sconfitta, quindi hai più pressione. Però, non è una di quelle cose di cui mi preoccupo, io penso solo a divertirmi”.

La GP24 ti sta dando una mano?
Ha i suoi pro e i suoi contro, per esempio qui ad Assen mi sentivo meglio in entrata di curva, ma peggio in uscita rispetto a quando guidavo la 2023. Sono soprattuto le gomme che stanno aiutando, soprattutto per quando riguarda la consistenza. Non si tolgono 9 decimi e qualifica e 30 secondi in gara solo grazie alla moto. Capire gli nuovi pneumatici è stato importante, in Qatar nella Sprint avevamo avuto delle vibrazioni impressionanti. Ci abbiamo messo un po’ di tempo, ma avere 8 moto in pista aiuta a trovare la direzione. A quel punto, io ho lavorato sul mio stile e il team su setting ed elettronica”.

I risultati si sono visti in pista.

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