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MotoGP, Acosta: "Un problema apparso al via ha compromesso la mia Sprint"

"Mi auguro si possa trovare una soluzione perché il passo era buono e avevo il ritmo di Binder e Di Giannantonio. Le vibrazioni? Ci colpiscono soprattutto nei tornantini e dobbiamo capirne il motivo"

MotoGP: Acosta:

Grande protagonista della prima parte del campionato di MotoGP n cui è riuscito a sorprendere tutti per la guida puntuale e proficua, oltre che per la maturità di analisi dei difetti della sua moto, il portacolori del team GasGas Tech 3 Pedro Acosta non si è smentito nemmeno ad Assen. Decimo sulla griglia di partenza, il talento iberico ha dovuto fare i conti con alcuni intoppi nella Sprint Race che, comunque, non gli hanno impedito di chiudere la prova nella medesima posizione.

"Difficile dire quale fosse il problema, ma complessivamente non siamo andati male - ha analizzato la corsa - Aver visto il traguardo e dimostrato di avere comunque il passo, mi fa essere ottimista per il GP. In generale direi che sono tranquillo, sebbene restino diversi punti interrogativi. Le criticità tecniche possono essere risolte? E’ l’augurio. Ciò che mi stupisce è come mai siano apparse sin dal primo giro. Sicuramente, su un tracciato tanto veloce, in cui c’è bisogno di stabilità non ci hanno aiutato. Come ritmo abbiamo fatto progressi rispetto a ieri ed eravamo sullo stesso livello di Binder e Di Giannantonio, ma appunto le problematiche ci hanno impedito di gestire la prestazione al meglio".

Altri piloti della KTM hanno parlato di vibrazioni, un tema che il 20enne ha ben chiaro. "Appaiono nella maggior parte dei casi nei tornantini. Per fare degli esempi direi la curva 6 in Qatar, la 9 al Mugello, la 13 ad Austin, la 6 e l’ultima curva a Jerez, la 8 e la 9 a Le Mans, mentre a Barcellona abbiamo sofferto nelle curve 4 e 12. Qui mi è capitato in alcuni momenti alla curva 5. E’ qualcosa che dobbiamo capire e risolvere, perché influisce", ha terminato la sua disamina.  

 

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