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MotoGP, Martin: "Dover dimostrare il mio valore a Ducati era diventata un'ossessione"

"Ora ho la mente libera e potrò gareggiare per me stesso. C'è stata anche frustrazione, a Barcellona le idee erano chiare, qualcuno ha fatto cambiare idea a Ducati. Sarò felice in Aprilia, andrò dove mi vogliono davvero, so che daranno il 100%. Il supporto da Ducati? mi hanno rassicurato, siamo professionali"

MotoGP: Martin:

Jorge Martin punta gli occhi sul circuito di Assen con un peso in meno sulla coscienza, con la certezza ora che il suo prossimo futuro in MotoGP è delineato ed avrà i colori del team factory Aprilia, al fianco di Bezzecchi. Una decisione quella dello spagnolo che ha colto tutti alla sprovvista al termine del GP del Mugello, quando si attendeva una decisione da parte di Ducati, chiamata a scegliere tra il giovane spagnolo leader del campionato e Marc Marquez.

Del resto Jorge Martin era figlio di quella politica di Borgo Panigale volta a far crescere i giovani, e allo spagnolo l'occasione era già stata soffiata una volta da Bastianini. Un'occasione che si era poi ripresentata con forza al netto di un'ottima stagione 2023 ed un altrettanto sfavillante inizio di stagione 2024, ma l'arrivo di Marc Marquez in Gresini ed il suo veloce adattamento alla GP23 ha mischiato nuovamente le carte. Lo spagnolo ammette così un pizzico di frustrazione dopo i quattro anni di attesa in casa Ducati, una frustrazione presto spenta dalla presa di coscienza che l'agognata sella ufficiale dopotutto l'ha conquistata, anche se di una casa diversa. Ora potrà così concentrarsi a mente libera sulla seconda metà di stagione, con la possibilità oltretutto di strappare alla Ducati quel preziosissimo numero 1 e portarlo magari a quella concorrenza che il giovane madrileno lo ha voluto davvero.

"Ora che ho la mente libera sul mio futuro potrò concentrarmi su questo weekend - interviene Jorge Martin - penso che qui ad Assen potrò fare bene. Al Mugello ho avuto delle difficoltà non solo a livello mentale ma anche emotivo,  nonostante io abbia cercato di tenere alla larga i discorsi sul mio futuro è stato difficile mantenere la concentrazione nel fine settimana. Il cercare di dover continuare a dimostrare ciò che valgo in attesa di conoscere il mio futuro stava diventando un'ossessione.  Ora che quel discorso è concluso potrò pensare solo alla gara che ho davanti e a correre per me stesso, nella scorsa stagione qui ad Assen commisi un errore durante le qualifiche che pagai in gara, ma il passo fu ottimo. L'obiettivo quindi sarà di riprendere da quel livello".

Lo scorso weekend si è rivelato denso di avvenimenti. Il tuo approdo in Aprilia sarà una sfida per te, ma c'è ancora della frustrazione per la decisione di Ducati ed il non esser riuscito ad ottenere la sella cui puntavi?
"Il weekend del Mugello ha rivelato tante sorprese, e me lo sentivo. Sono arrivato con delle idee e delle informazioni che poi durante il weekend sono mutate drasticamente. Appena la gara è terminata ho capito che la situazione non era chiara quanto mi aspettassi e ho deciso di prendere in mano la situazione. A volte nella vita le cose non vanno come ti aspetti, ammetto che c'è stata un poco di frustrazione, non proprio al Mugello ma solo in seguito. Dopo quattro anni in attesa del team ufficiale ho capito di non essere io la soluzione che la Ducati cercava, che invece era Marc, ed ho raccolto la miglior opportunità che ho avuto a disposizione. Penso che sarò molto più felice il prossimo anno in Aprilia, del resto parliamo comunque di una moto factory che è sempre stato il mio sogno sin dall'inizio. Sento che andrò dove mi vogliono davvero, e che in Aprilia daranno il 100% per me, e questo è importante. Detto questo, la stagione è ancora lunga, sono ancora un pilota Ducati e voglio essere professionale, voglio chiudere la stagione nel miglior modo possibile".

Hai parlato di informazioni che sono cambiate durante il weekend del Mugello, a cosa ti riferisci?
"E' difficile da spiegare, avevo parlato con Ducati dopo Barcellona e le cose sembravano abbastanza chiare. Durante il Mugello avevo preso la decisione di non parlare del mio futuro per concentrarmi sulla gara ma alla sera di domenica ho capito che le cose stavano diversamente e così ho preso una decisione. Mi ero imposto di prendere una direzione per il mio futuro entro il Mugello ed è ciò che ho fatto, per cui è chiaro che qualcosa o qualcuno è arrivato e ha fatto cambiare idea a Ducati. Quindi si, c'è stata della frustrazione, sembrava che il momento (di salire nel team ufficiale ndr) non arrivasse e alla fine non è arrivato! -scherza - per cui la scelta a quel punto è stata facile. Le cose accadono perchè devono accadere, nel complesso sono felice di come il tutto si sia risolto".

Ora hai firmato con un'altra casa, ed il tuo team si appresta a passare ad un'altra casa. Ti preoccupa la possibilità di non avere il massimo supporto da Ducati ora che sei in testa alla classifica con la possibilità di portare il numero 1 in Aprilia?
"Non sono preoccupato. Sono fiducioso, sono un professionista, corro e sono pagato dalla Ducati e fino a Valencia Ducati sarà la mia casa. E' chiaro che l'unica cosa su cui ho il controllo è ciò che sarò in grado di fare ogni fine settimana in questo resto di stagione. Darò il mio 100% nell'ottica di vincere il titolo e Ducati stessa mi ha rassicurato che continuerò ad avere il supporto che ho sempre avuto fino ad ora per continuare a poter lottare con Marc e Pecco in condizioni eque".

L'Aprilia ha fatto dei grandi passi in avanti in questi due anni, ma non sono ancora riusciti ad afferrare bene la sfida di una lotta per un campionato. E' un qualcosa di cui avete discusso dopo la scelta di firmare con loro?
"E' ancora presto per parlarne, persino il mercato piloti non è ancora del tutto concluso. Mancano 12 gare al termine della stagione e per ora vorrei concentrarmi sul campionato in corso. Poi dopo Valencia avremo modo e tempo di affrontare questo nuovo progetto. L'Aprilia ha dimostrato di essere competitiva, ad Austin Maverick era ad un altro livello quindi credo che il potenziale ci sia, sono curioso di vedere cosa sarò in grado di fare sulla loro moto. Al momento ci sono tre case molto competitive su tutti i circuiti".

La tua amicizia e vicinanza con Aleix ha influito sulla tua decisione?
"La sua influenza nella mia decisione di firmare con Aprilia è stata zero. Ovviamente ne abbiamo parlato, ho chiesto delle informazioni per avere qualche notizia su dove stavo andando. Aprilia è stata la mia prima scelta di getto, poi ho avuto qualche ripensamento ma alla fine ho scelto ascoltando il mio cuore. Penso che quando qualcuno è felice è anche veloce. Poi è chiaro, io e Aleix condividiamo lo stesso manager e questo ha aiutato nel passaggio, la decisione è stata mia al 100% ma non è stata facile, anche se è successo tutto velocemente. Avevo anche altre opzioni sul tavolo, ma Aprilia era l'opzione migliore per il mio futuro di pilota, l'opzione migliore in cui penso di poter essere competitivo nel prossimo futuro".

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