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Malgrado le sue capacità fossero chiare da tempo e il modo con cui aveva vinto il campionato di Moto 2 nel 2023 ne avesse dato conferma, Pedro Acosta non smette di stupire. Da subito in grado di gestire le criticità della MotoGP sia a livello di impegno fisico, sia tecnico, nonché di mettere in scena prestazioni di grande rilievo, lo spagnolo ha fatto centro nel cuore di addetti ai lavori e colleghi, tra questi Fabio Quartararo che, parlando a Crashnet, ha palesato tutta la propria stima nei confronti del pilota KTM.
"Se penso al mio primo anno nella classe regina ero molto più indietro di lui. Onestamente mi sento di dire che potrebbe addirittura chiudere il Mondiale in corso già sul podio", ha dichiarato convinto.
"Io non sono vecchissimo, ma da ciò che vedo e dalla maniera con cui guida, lo considero uno dei corridori più talentuosi con cui abbia mai gareggiato. Quello che stupisce è la rapidità con cui si adatta a qualsiasi cosa. Le staccate che riesce a fare con questa moto sono pazzesche, come lo è stato il sorpasso su Marquez alla curva 1 a Portimao.Non è per nulla facile interpretare come usare al meglio il freno anteriore, però a lui viene naturale ed è in grado di far scivolare bene le ruote. Le sue abilità sono lampanti. Si capisce che si sente libero e si diverte", ha proseguito El Diablo.
Spostando l'attenzione su sé stesso, il portacolori della Yamaha ha sostenuto che non lo vedremo mai seguire l'esempio di Espargaro, prossimo al ritiro a 35 anni.
"Forse arriverò a 30 e dirò di voler proseguire, ma onestamente l'essere sempre in viaggio non mi piace e in più è almeno un ventennio che corro. Secondo me è fondamentale capire quando è il momento di lasciare. Tanto di cappello ad Aleix che il giorno dopo l'annuncio ha vinto il GP del Montmelo. E' sicuramente un esempio e la ragione per cui io sicuramente non sarò qui alla sua età", ha infine sottolineato.
