Tu sei qui

MotoGP, Di Giannantonio: "Sono rimasto sorpreso quando Marc mi ha ceduto il passo"

"Non mi era mai successo. Le Yamaha? non le ho guardate, non posso permettermi di perdere un millesimo di secondo se voglio dare il 100% con questa moto. Lo scorso anno è stato difficile, ma sto migliorando sotto ogni aspetto. Sto facendo un percorso, vorrei vincere più gare e lottare con Bagnaia e Martin"

MotoGP: Di Giannantonio:

La domenica olandese ha un sapore dolce per Fabio Di Giannantonio, che al netto di un 5° piazzamento ha dimostrato ancora una volta di essere, assieme a Marquez, in grado di interpretare e gestire la propria GP23. Il pilota romano sgomita nella parte alta della classifica, lottando 'ad armi pari' con Marc Marquez che inaspettatemente ad un tratto gli cederà il passo. Una gara quella al TT di Assen infatti le cui temperature più basse di ieri hanno messo molto in crisi la pressione dell'anteriore, un fattore che il pilota romano ha invece saputo gestire optando per la cautela. Scelta però che gli è costata la possibilità di distaccarsi dal gruppo che rincorreva degli imprendibili Bagnaia e Martin, ma che forse gli sarebbe valso il terzo gradino del podio.

Una prestazione positiva nel complesso quindi, a testimonianza che il pilota della VR46 sa farsi valere nella mischia, e che considerati gli ultimi spostamenti nel mercato piloti, può rappresentare un valido contributo al futuro di Ducati. Non è infatti un mistero che la Yamaha abbia messo gli occhi sul pilota romano, dopo aver recentemente acquisito il team Pramac,  e stia cercando piloti di rilievo per le due nuove selle a disposizione.

"Sono davvero felice - esordisce Fabio Di Giannantonio - fare gare così non ha prezzo. Abbiamo lavorato così duramente ed oggi abbiamo lottato per il podio e per essere la migliore GP23. E' stata una bella lotta, è sempre meglio vincere è chiaro, peccato quando ad un certo punto ho dovuto ridurre la velocità perchè la temperatura dell'anteriore era scesa e iniziavo ad avvertire problemi di chiusura. Quando succede una cosa del genere ad Assen bisogna stare attenti e così mi hanno sorpassato. Ad ogni modo è stata una bella lotta, stiamo dando il massimo possibile con questa moto, e sento di stare crescendo come pilota. C'è stato anche un contatto con Marc alla curva 6 e quella è stata la fine della mia gara perchè ho riprovato a spingere per recuperare ma ormai avevo perso terreno. Nel complesso però sono davvero felice, oggi siamo stati velocissimi e devo essere orgoglioso per me stesso e per i ragazzi nel box".

Fino a quando hai creduto al podio?
"Fino a quando ho iniziato ad avvertire l'anteriore che si chiudeva nel tratto veloce, il vento raffredda facilmente la gomma. Avrei voluto spingere e battere il resto del gruppo sul passo gara perchè una volta preso del distacco avrei potuto fare meno errori. Alla fine però ho optato per la cautela, penso sia stata la scelta giusta alla fine, c'era il rischio che non sarei arrivato in fondo".

Sembra che tu e Marc siate gli unici piloti a sfruttare appieno la GP23, cosa nel tuo stile di guida ti sta aiutando ad interpretare questa moto e queste nuove gomme Michelin?
"Sono sempre stato quel genere di pilota che riesce a portare molta velocità in ingresso curva, e questa moto già lo fa di suo, che però non è d'aiuto perchè tende a voler seguire la sua traiettoria e a spingerti fuori. Nel mio caso col mio stile di guida riesco ad imporre la mia velocità in ingresso curva, anche se ammetto che a volte vorrei poter piegare meglio la moto in curva, è una particolarità di questa moto, ma riesco comunque a sfruttarla per poter lottare in gara".

Hai menzionato il problema della pressione all'anteriore. Una questione di aderenza o una cautela per le sanzioni?
"Questione di aderenza, qui ad Assen le curve sono molto veloci, se fossero curve lente avresti tempo di reagire, ma qui con le gomme fredde se perdi l'anteriore lo perdi e basta, quindi bisogna stare molto attenti. Oggi una delle chiavi della gara è stata usare la mescola dura".

Questo è il motivo per cui forse Marc ti ha lasciato passare?
"Non sono sicuro delle motivazioni di Marc, ma è possibile. Di certo mi ha sorpreso, è la prima volta che mi succede".

Martin invece ha optato per la media.
"Avrei voluto utilizzarla anche io, ma sapevo che avrei lottato nel gruppo ed in quei casi è meglio avere una gomma per poter attaccare che per andare più veloci. Penso invece che Martin sapesse che si sarebbe trovato davanti e ha voluto provare qualcosa di diverso".

Prossima tappa il Sachsenring, un circuito diverso con curve lente.
"Non sono preoccupato ma vediamo, questa moto ha molta aderenza anche sul posteriore quindi penso di poter fare bene, magari aggiustando un po il setup della moto. Onestamente quest'anno mi sento competitivo su ogni circuito. Finalmente ho capito che per essere costanti non conta solo il pilota ma il lavoro che svolgi col team, e adesso stiamo lavorando davvero bene. Penso che siamo un pacchetto molto forte quindi non ho grandi preoccupazioni adesso".

Hai avuto modo di osservare le Yamaha? Hanno difficoltà in quello che hai detto essere il tuo punto di forza. Una volta era il loro ma ora non più.
"Sinceramente no, sono concentrato al 100% sulle mie prestazioni in pista. Lo scorso anno è stato difficile per me,  non posso permettermi di perdere neanche un millesimo di secondo per pensare ad altro. Sto cercando di godermi al massimo ogni momento che trascorro in pista su questa moto , dando il 100%".

Gare come questa ti fanno riflettere magari se accettare altre offerte?
"Sto migliorando sotto tutti gli aspetti come pilota, e gare come questa mi danno ancora più carica di voler migliorare, vorrei poter lottare con Enea, Martin e Pecco. Il mio obiettivo è ancora lo stesso di sempre, vincere sempre più gare e poi il titolo. Ora sto facendo un percorso che spero mi porti a quello".

Sembra che al posto del round del Kazakistan si tornerà nuovamente in Qatar.
"E' un'ottima notizia! - sorride l'italiano,  ripensando alla sua prima vittoria lo scorso anno - penso che il tracciato sia fantastico e sarebbe un'opportunità di rifarmi di non esser riuscito a fare un ottimo lavoro su quella pista in questa stagione".

Ti abbiamo visto con Collin Veijer, cosa ne pensi della sua gara oggi qui in Olanda?
"E' stato incredibile, sta maturando molto. Ho sempre detto che è uno dei ragazzi della Moto 3 che ha un futuro brillante davanti a se. Oggi l'ho salutato e mi sono congratulato con lui per il podio".

Articoli che potrebbero interessarti

 
Privacy Policy