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MotoGP, ESCLUSIVA - Carmelo Ezpeleta: "SBK in vendita? È una completa bugia"

VIDEO - Il Ceo di Dorna a ruota libera: "la SBK deve tornare a essere più vicina alle moto di serie, con Flammini erano prototipi. Rimarrà sotto lo stesso tetto della MotoGP, è l'unico modo perché sopravviva"

MotoGP, ESCLUSIVA - Carmelo Ezpeleta: "SBK in vendita? È una completa bugia"
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Nel venerdì di Assen, Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, è stato il protagonista di una nostra intervista esclusiva (potete vederla qui sopra) in cui ha parlato del futuro del motociclismo, di MotoGP e Superbike. Con l'arrivo del nuovo regolamento tecnico per il 2027 in MotoGP, si prevedono quindi dei cambiamenti anche per il campionato Superbike, che il CEO spagnolo assicura rimarrà sotto l'egida di Dorna mantenendo la sua gestione parallela e separata.

Tanti gli avvenimenti negli scorsi giorni, sia sul piano del mercato piloti che oltre, col passaggio di Pramac alla Yamaha. E' un qualcosa che hai favorito in qualche modo? Come vedi questi sviluppi?
"Non posso dire di averli favoriti - esordisce Ezpeleta - anche se ovviamente ero a conoscenza della negoziazione in corso. E' chiaro che penso che sia una notizia positiva per il campionato che Yamaha abbia ottenuto più moto con cui poter lavorare e fare bene".

C'è anche però chi ha criticato questa fretta negli sviluppi, siamo solo a un terzo del campionato.
"Non sono d'accordo, meno regolamentazione abbiamo meglio è. E' un bene che le parti siano libere di decidere, porre dei limiti non farebbe altro che nascondere queste decisioni per annunciarle poi successivamente. Le cose arrivano quando arrivano e se le parti sono d'accordo non vedo quale sia il problema a dire le cose quando lo ritengono opportuno".

Sono passati pochi mesi dall'acquisizione di Liberty Media. Cosa è cambiato?
"Al momento ancora nulla, fino a che il regolatore dell'acquisizione non darà l'ok, non possiamo ancora procedere".

A Misano si vociferava, tra manager e giornalisti, anche della possibilità che la Superbike venisse scorporata dalla Dorna e che il mondiale femminile sarebbe stato ospitato dalla MotoGP.
"Penso che i manager debbano fare meglio il loro lavoro, perchè è una completa bugia. Non c'è nessuna indicazione né alcuno interesse al riguardo. Quando la voce mi è giunta per la prima volta sono rimasto sorpreso io stesso, ma non c'è assolutamente nulla di vero su questa eventualità. Superbike e MotoGP continueranno sotto lo stesso tetto. Quanto al campionato femminile, siamo contenti di come sia iniziato al di là dell'incidente, e l'idea è di continuare in parallelo col campionato Superbike".

In passato non è sempre stato così, un tempo ci fu una 'guerra' con Flammini.
"Con Maurizio siamo amici da tanti anni, la verità è che lui ha gestito la SBK come pensava di doverla gestire. La differenza è che all'inizio lui era proprietario al 100% della Superbike ma non era il campionato di adesso, quelle moto erano dei prototipi. Deve esserci una differenza tra prototipi e derivate di serie. A essere sinceri, se la Superbike non fosse con noi come è adesso sarebbe difficile continuare, è quello che penso. Gestire due campionati permette di sostenere quello più debole, che in questo momento è la SBK, ed è meglio tenerli separati perchè se li rendessimo concomitanti non porterebbe più spettatori alla MotoGP. Quindi questo discorso vale anche per gli altri campionati, essere sotto lo stesso ombrello è un aiuto per le competizioni più deboli".

Dorna gestisce molti altri campionati, la MotoE, il neonato campionato femminile, il CEV ora diventato campionato mondiale. C'è chi potrebbe definirlo un abuso di posizione dominante.
"Non è così, quando nel 1992 acquisimmo i diritti per il Mondiale, all'epoca era l'unico campionato di velocità, come nel motocross che ha un unico promotore, mentre il campionato Superbike è arrivato in seguito. Con la FIM abbiamo un accordo per gestire la velocità sui circuiti permanenti, con l'unico obiettivo di sviluppare una sola disciplina".

Col nuovo regolamento tecnico per il 2027 avete cambiato la MotoGP, non c'è il rischio che si avvicini troppo alla Superbike? Cambierete il regolamento anche lì?
"Sicuramente, si devono adattare. Col presidente della FIM siamo dello stesso ordine di idee. Le Superbike dovranno sempre più essere vicine alle moto di serie, come si intendeva dall'inizio. Ne stanno già parlando in commissione, non abbiamo fretta di prendere questa decisione, ma un cambiamento del regolamento ci sarà".

Guardate l'intervista per gli altri approfondimenti!

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