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MotoGP, Poncharal: "Acosta? sono realista, abbiamo poche chances di tenerlo con noi"

"Ma non sarà una vera perdita,  ciò che conta è che rimanga nel gruppo, non si tratta solo di dove correrà Pedro il prossimo anno. Ora tutti ci guardano, nel gruppo Pierer Mobility condividiamo la stessa comprensione e visione della MotoGP

MotoGP: Poncharal:

L'arrivo di Pedro Acosta in MotoGP, che appena pochi giorni fa compiva vent'anni in concomitanza dell GP di Barcellona, ha portato un'aria di freschezza e di novità aggiungendo un'ulteriore tassello agli equilibri della stagione 2024. Una stagione che si sta rivelando sempre più combattuta ed in cui il talento di Mazarron ha già dato prova di essere assolutamente tra i protagonisti, come testimoniano gli 83 punti già raccolti ed il sesto posto in classifica.

Risultati che fanno sognare la KTM, che sulla carriera del giovane spagnolo ha scommesso sin dall'inizio e che a distanza di appena 4 anni dal suo approdo in Moto3 può ora vantare tra i propri ranghi uno dei probabili futuri protagonisti della MotoGP dei prossimi anni. Ovviamente, la sola presenza di Acosta ha impattato in primis il suo attuale team, quello di GASGAS Tech3 di proprietà di Hervè Poncharal. In una breve intervista ai colleghi di Speedweek, Poncharal racconta il cambiamento che il giovane enfant prodige ha apportato al team dopo un 2023 avaro di risultati a seguito dell'incidente di Pol Espargarò, ora loro collaudatore, e le prestazioni dell'allora rookie Augusto Fernandez.

“Di tutti gli anni, l'anno scorso è stato davvero difficile - racconta Poncharal - ma anche questo fa parte del gioco. Non tutto può andare sempre alla perfezione. Ciò che è pazzesco e che dimostra quanto sia competitiva la MotoGP odierna è che nel 2024 abbiamo avuto un solo cambiamento nell'intero sistema, ovvero Pedro Acosta. Tutto il resto è rimasto invariato. La squadra, i metodi di lavoro, la comunicazione, la strategia, è rimasto tutto identico, ma ora abbiamo un giovane che ha cambiato tutto”.

Il debutto di Pedro Acosta non ha cambiato solo il proprio team, ora tutta la MotoGP lo osserva con grande interesse, sopratutto dopo uno dei migliori inizi di stagione di sempre per un rookie, che lo ha già portato a scontrarsi in pista con piloti esperti come Bagnaia e Marc Marquez.
“La sua velocità è solo un aspetto - prosegue Poncharal - Il suo atteggiamento e il modo in cui affronta dover padroneggiare una moto completamente diversa è qualcosa di molto speciale. Ora all'improvviso tutti ci guardano, anche gli altri ragazzi della KTM, nel senso migliore del termine. L'atmosfera che si respira nell'intero progetto è unica”.

Il futuro del giovane spagnolo sembra quindi già segnato. Come avevamo riportato già a sole tre gare da inizio campionato, KTM non sembra intenzionata a lasciarsi sfuggire Acosta, puntando già ad un biennale e con l'intenzione ovvia di spostarlo nel team ufficiale. Hervè Poncharal è ben cosciente degli interessi in gioco per la casa austriaca.
Sono realista - ammette quindi il francese - le possibilità che Pedro corra ancora nella nostra squadra l'anno prossimo non sono molto alte. Probabilmente lo perderemo. Ma in fondo non si tratta di una vera e propria perdita, Pedro ha un contratto per il prossimo anno e continuerà comunque a far parte del Gruppo Pierer Mobility. Alla fine, è questo ciò che conta”.

Il proprietario del team GASGAS Tech3, anche presidente dell'IRTA, sembra quindi prepararsi all'inevitabile passaggio del pilota nel team ufficiale, cercando di non perdere di vista l'obiettivo più grande, consegnare un titolo alla KTM strappandolo dalle mani di Ducati.
“Pedro è aperto, sicuro di sé e attualmente ha la velocità che può aiutare a crescere anche Augusto, Jack e Brad. Il nostro vantaggio è che noi, il signor Pierer, Hubert Trunkenpolz, Pit Beirer e Heinz Kinigadner, abbiamo la stessa comprensione e una visione comune della MotoGP. Non si tratta soltanto di decidere se Pedro correrà ancora per la Tech3. Sono felice che abbiamo preso questa decisione insieme e che Pedro abbia un contratto con una fabbrica così forte”, ha poi concluso.

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