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MotoGP, Martìn: "Bello vedere i dati di Pecco e Marc, peccato che loro vedano i miei!"

"Il pilota perfetto non esiste, è una questione di piccoli dettagli. Volevo restare con Bagnaia ma ho distrutto la gomma, sto facendo il mio miglior mondiale di sempre, più di così non so cosa altro fare per meritare la Ducati rossa"

MotoGP: Martìn:

Jorge Martìn sorride a metà alla fine del weekend di Barcellona. E’ ancora leader di classifica ed il suo vantaggio nel mondiale gli consente di arrivare al Mugello con molta tranquillità, ma la verità è che Jorge al Montmelò è stato battuto in qualifica, nella Sprint e poi anche nel GP e senza la caduta di Bagnaia nella Sprint, la classifica sarebbe leggermente diversa. Lo spagnolo di Pramac ha però senza dubbio fatto un altro passo verso la firma con Ducati Factory, perché dopo sei gare è saldamente in testa al campionato e sembra un pilota più maturo rispetto al passato. Con il Mugello alle porte, conosceremo presto il suo futuro.

"Sono felice per oggi, perché ieri la mia posizione reale era al massimo un settimo posto mentre oggi sono secondo - ha commentato Jorge - Quindi vuol dire che abbiamo lavorato bene, siamo nella giusta direzione e questo è davvero importante per me. Non ho fatto la partenza migliore possibile, ma almeno la strategia all’inizio è stata buona perché mi sono tenuto all’esterno e la mia posizione era corretta per evitare problemi. Dopo ero lì, ho potuto passare Acosta e Pecco. Dopo mi sono ritrovata davanti ed ero convinto di poter gestire le gomme, anche se abbiamo visto quanto era difficile riuscirci oggi".

Pensavi di poter rispondere all'ultimo sorpasso di Bagnaia?
"Quando Pecco mi ha preso ero tranquillo, sentivo che stavo guidando bene, che avevo un buon ritmo. Ma appena mi ha passato ho provato ad andargli dietro solo che ho subito distrutto la posteriore. Sappiamo che possiamo migliorare, quali sono i miei punti deboli e so che possiamo lavorarci. Penso che per ora ci manchi qualcosa, ma la direzione è quella giusta".

Forse la gomma morbida ti avrebbe aiutato?
"Per me è stato facile scegliere la media, era una decisione chiara da prendere. So che magari mettendo una morbida sarei potuto essere più veloce nei primi giri, ma per me direi che è stato facile gestire la gomma in gara. Ho salvato abbastanza la gomma per il finale, non credo che con la morbida sarei salito sul podio".

Oggi hai la tuta pulita, non hai toccato con la spalla per non rovinarla?
"Venerdì giocavo un pochino in pista (ride, ndr), per questo avete visto quelle foto. Io non sono molto alto, quindi devo usare il mio corpo in modo particolare. Magari gli altri che sono più alti non hanno bisogno di fare cose di questo tipo, non so. Ora è così il mio stile di guida. Magari certe volte per colpa di questo stile perdo anche del tempo, ma almeno spero che vi piaccia la livrea che abbiamo usato qui a Barcellona".

Rispetto al 2023 la Ducati è andata più forte a Barcellona, merito della moto diversa o di voi piloti?
"Secondo me è stato importante cambiare leggermente l’assetto durante il fine settimana, perché con la moto che definirei standard soffrivo parecchio con il grip venerdì, non girava bene. Quando c’è poco grip KTM e Aprilia sono più veloci di noi, o quanto meno le loro moto performano quanto le nostre. Ho cercato di lavorare molto anche sul mio stile di guida per migliorare e già ieri mi sono sentito molto più veloce in alcune aree. Ducati sta lavorando in modo perfetto, quindi so che quando c’è tanto grip siamo i più forti. Ma penso che qui a Barcellona siano stati più i piloti e lo stile di guida di ognuno a fare la differenza".

Pensi di essere migliorato guardando i dati di Marc e Pecco?
"E’ difficile per me, perché il pilota perfetto non esiste, quello in grado di essere più veloce in ogni singolo punto della pista. Ma è bello vedere i dati di Pecco e Marc, perché ognuno di loro è speciale. Pecco è incredibile in staccata, Marc è il più forte in ingresso curva, mentre io sono il più veloce in uscita dalle curve. Cerco di prendere qualche piccolo dettaglio da ogni pilota, la chiave delle nostre prestazioni secondo me è proprio che abbiamo tanti dati su cui poter lavorare. Quando soffriamo sappiamo che possiamo guardare gli altri e migliorare. Ma al contempo, quando magari io sono più veloce, so che gli altri possono guardare i miei dati e raggiungermi. Da un lato è bello perché così sai di poter essere spesso davanti, ma dall’altro è dura perché alla fine è difficile batterli e vincere. Penso che sia una bella sfida avere questi piloti così veloci sulla stessa moto, puoi imparare da ognuno ed è la cosa più importante".

Arrivi al Mugello ancora da leader di classifica, pensi di aver fatto tutto il possibile per meritare la moto Factory?
"E’ stato il miglior inizio di stagione della mia carriera, senza dubbio. Penso di stare facendo un ottimo lavoro, sto ottenendo i migliori risultati che posso e sto andando più forte che posso. Difficile dire qualcosa, penso di stare lavorando nel modo giusto quindi vediamo cosa succede nei prossimi giorni".

Photo ©Pierluca Brunetti

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