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MotoGP, Marc Marquez: "L'abbiamo salvata anche oggi, ma non mi piace complicarmi la vita"

"Sarà interessante per Gigi analizzare i dati, senza un'ala ho guidato bene, ma adattarmi è un mio punto di forza. Acosta? ha uno stile di guida estremo, ho provato ad imitarlo ma era troppo rischioso. Ogni sportivo ha il suo momento, io voglio allungare il mio, ma il futuro è un ragazzo di 20 anni, non un uomo di 31"

MotoGP: Marc Marquez:

Il sabato di Marc Marquez a Barcellona era iniziato in modo complicato, la Q2 sfumata e la partenza dalla quattordicesima casella non avrebbero reso la vita facile allo spagnolo nel resto del fine settimana, e "a me non piace complicarmi la vita" ammetterà poi ai giornalisti. In gara  però l'otto volte iridato ha saputo stringere i denti e reggere i colpi, come quello all'aerodinamica della sua moto che lo ha lasciato con un ala spezzata a duellare coi rivali.

Il passo però è buono, e le cadute degli avversari aprono l'opportunità per il podio, un secondo posto a spese di un talentuoso quanto forse impaziente Acosta, che pagherà lo stress imposto alle gomme nei primi giri. Una gara in salita quindi, come a Le Mans, ma migliore perchè ora la GP23 il campione spagnolo sente di averla davvero in mano: "sento di avere ancora del potenziale, sarà interessante per Gigi analizzare i dati" dirà poi, e possiamo credergli sulla parola, perchè il Mugello si avvicina e con esso una decisione importante per la Ducati.

E' il secondo fine settimana di seguito che parti dietro e arrivi sul podio.
"La verità è che non mi piace complicarmi la vita - esordisce Marquez - nei primi giri le sensazioni non erano le migliori, e quando ho perso l'ala la moto è diventata nervosa. Quando mi sono ritrovato quarto e Pecco è caduto ho realizzato di essere sul podio, poi ho visto che ne avevo più di Acosta e ho provato ad attaccarlo un'ultima volta. E' stato meglio che a Le Mans, l'abbiamo salvata anche oggi, sono contento per il risultato ovviamente ma se voglio essere competitivo ogni fine settimana dobbiamo migliorare nelle qualifiche. A Jerez sono stato veloce ma non avevo la fiducia e la conoscenza della moto che ho avuto oggi. L'obiettivo oggi era chiudere 6° o 7°, e togliendo i caduti oggi avrei finito 5° o 6°, quello sarà l'obiettivo ottimista anche per domani".

Partivi 14°, sei arrivato 2° senza un'ala, sei il miglior pilota Ducati?
"Oggi si, nella sprint, ma Martin e Bagnaia sono più veloci e costanti. Penso che oggi sarà interessante per Gigi ed il suo team analizzare i dati perchè senza un'ala guidavo bene senza troppi problemi, anche se questo cambia gli equilibri della moto. E' anche vero però che adattarmi è uno dei miei punti di forza, sento di avere ancora margine di miglioramento, e sul passo siamo molto vicini a Pecco e Martin. Abbiamo anche lavorato bene sul setup della moto, è uno dei vantaggi di avere diversi piloti competitivi sulla Ducati, a volte sono io a seguire la direzione degli altri, a volte no e trovo la mia".

Cosa ti è mancato in qualifica che hai trovato in gara?
"Dopo due o tre giri con le gomme le sensazioni sono migliorate ma dobbiamo capirne il perchè. A Le Mans ho avuto le stesse sensazioni, con le gomme nuove ho difficoltà. Nelle prime gare ero riuscito a compensare questo problema ma ora è tornato, quindi è un qualcosa su cui dovremo lavorare. Partire dalle prime file è tutta un'altra gara, al momento stiamo riuscendo a salvarla ma la gara è molto più impegnativa".

E' lo stesso problema che non ti ha permesso di entrare nei primi dieci ieri?
"Si, per qualche motivo la differenza tra la gomma nuova e quella usata per me sembra essere minore. Oggi in Q1 è stato lo stesso, è vero ho seguito Alex, ieri è venuto da me e mi ha detto che avrei potuto seguirlo perchè non ha nulla da perdere, e che se fossi passato in Q2 sarebbe stato più importante per il team, ma anche così non siamo riusciti a passare".

Quali erano le sensazioni nei primi giri?
"Rischiavo di perdere spesso l'anteriore, nei primi giri avevo difficoltà persino a seguire Bastianini. Poi il potenziale è uscito fuori e ho potuto iniziare coi sorpassi. La cosa importante per la gara di domani è che se questo problema perdura, ci saranno comunque altri 20 giri da affrontare, ma di base non amo ricevere queste sensazioni sulla moto, specie in qualifica. Dobbiamo cercare di migliorare sin dal venerdì, la terza fila è ancora accettabile ma per il futuro dobbiamo migliorare".

Sei stato anche dietro ad Acosta, che ha disegnato delle traiettorie diverse. E' il suo stile di guida o c'entra la KTM?
"Guida in maniera molto diversa, Aleix è un estremo, Pedro è l'altro, io direi che sono nel mezzo. La sua velocità in ingresso curva era davvero elevata, era impressionante. Non so però quanti rischi si assuma per ottenere quel tipo di prestazioni, si muove molto con il corpo ma è stato veloce con quello stile di guida su questo tipo di circuito. Ho provato ad imitarlo per alcuni giri ma ho visto che correvo troppi rischi e ho continuato col mio stile di guida".

Oggi abbiamo visto un podio tutto spagnolo, cosa hai detto ad Aleix?
"Gli ho detto che è stato un bel podio, perchè l'ha vinto al passato e al futuro. Sono realista, nello sport ognuno ha il suo momento. Io cercherò di prolungare il mio momento il più possibile, ma il futuro della MotoGP è un ragazzo di 20 anni, non un ragazzo.. beh un uomo di 31. Quindi ha ottenuto una bella vittoria, e lo ha fatto sul suo circuito di casa".

Photo: ©Pier Luca Brunetti

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