Tu sei qui

MotoGP, Dall'Igna: "Eravamo gli unici con le concessioni, ora gli unici a non averle"

Il Direttore Generale di Ducati Corse: "pensavo che nel 2023 avremmo sofferto, invece abbiamo fatto ancora meglio. Ricordo che nel 2021 alla prima tripletta Ducati mi vennero le lacrime"

MotoGP: Dall'Igna:

Con la riconferma dei titoli di Bagnaia nel campionato MotoGP e quella di Bautista in SBK, a cui si è aggiunta la vittoria di Bulega in Supersport quest'anno, Ducati può ben dirsi soddisfatta dei propri successi in questo 2023. Tra questi in primis Gigi Dall'Igna, orgoglioso si dei risultati dei piloti Ducati, ma anche delle prestazioni delle sue "creature". La Panigale ha infatti piazza pulita di vittorie in questa stagione nei vari campionati, portando tanti piloti sul podio e riconfermandosi non solo la moto più competitiva, a cui ora tutti i piloti aspirano, ma anche una moto che si adatta ad ogni stile di guida. Alla festa di Bologna ha così voluto commentare alcuni numeri di questa stagione così ricca di successi.

Cosa si prova a vedere le proprie "creature" dominare in questo modo?
"E' sicuramente una sensazione fantastica - interviene Gigi Dall'Igna  - i sacrifici che abbiamo fatto e facciamo per ottenere questi risultati sono importanti, dai piloti ai tecnici ai meccanici, si fanno le ore piccole anche solo per allenarsi e non solo per preparare le moto. Questo è ciò che serve per raggiungere questo tipo di risultati. Come sempre dietro a tutta la tecnica ci sono le persone, e sono quelle a fare la differenza. Credo che abbiamo un gruppo di lavoro abile non solo dal punto di vista tecnico ma anche umano. L'atmosfera che si respira in Ducati corse in generale, ma si allarga ovviamente all'orizzonte anche degli altri team, è qualcosa di davvero particolare".

E' stato quindi un lavoro congiunto anche di tutta Ducati.
"C'è sicuramente uno scambio non solo di persone, ma anche di idee e tecnologie. Ci sono persone che lavorano sia per il reparto corse che per il prodotto in modo da travasare tutte le idee e le innovazioni che dallo sport si proiettano sul prodotto".

Una stagione ricca di risultati quindi, ma frutto di molto lavoro e per nulla scontati.
"L'anno scorso quando pensavo a cosa mi sarei potuto aspettare dal 2023 - prosegue l'ingegnere - pensavo sarebbe stato un anno difficile. Venendo da una stagione bella come quella 2022 credevo veramente che avremmo dovuto soffrire per riuscire a ripeterci. La realtà è che siamo riusciti a fare ancora di meglio, e questa infografica con questi risultati ne è la prova e mi rende orgoglioso. Vorrei che venisse stampata e posta nel mio ufficio perchè sono dei numeri veramente incredibili. Innanzitutto parliamo della supersport, questo è il primo anno che Ducati vince questo campionato, con 16 vittorie e 33 podi. Le 59 vittorie di Bautista anch'esse sono un primato storico che si iscrive nella storia di Ducati, con Alvaro che si è confermato il nostro pilota più vittorioso di sempre. Dal suo debutto in pista nel 2019, la Panigale ha trionfato in Superbike 79 volte".

La Panigale si conferma così la moto più vittoriosa della storia di Ducati.
"E' una moto nata decisamente bene, nata anch'essa dall'esperienza delle corse. Gran parte dei numeri che ha all'interno sono infatti di derivazione racing, e le sue prestazioni lo dimostrano".

Non manca infine ovviamente uno sguardo ai successi in MotoGP.
"In MotoGP quest'anno abbiamo ottenuto 17 vittorie, anche questo è un record assoluto. Siamo riusciti a vincere con sei piloti su otto di quelli presenti in griglia, ed anche questo è un risultato incredibile. Riuscire in questo significa che questa moto si adatta davvero ad ogni stile di guida. In tutto il campionato, in totale le Ducati hanno ottenuto 44 podi, ma il dato che forse mi rende più orgoglioso è vedere quelle 9 gare in cui il podio è stato conquistato interamente da piloti Ducati. Ricordo  che nel 2021 quando per la prima volta ottenemmo questo risultato faticai a trattenere le lacrime. Quest'anno abbiamo ottenuto anche 17 pole position, ma la cosa che mi sorprende in generale di questi numeri è il fatto che in relativamente poco tempo siamo passati dall'essere l'unico costruttore ad avere le concessioni, ad essere l'unico a non averle".

Articoli che potrebbero interessarti

 
Privacy Policy