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Ducati ha messo a posto il suo team ufficiale, con l’ingaggio di Marc Marquez di fianco a Bagnaia, ma ci sono tanti altri pezzi del puzzle da mettere al loro posto e sono quelli che riguardano le squadre satellite. Il punto centrale è scoprire cosa farà Pramac, con Paolo Campinoti che ha un’opzione a suo favore che scade a fine luglio per rinnovare il contratto con Borgo Panigale per altri due anni.
Quella scelta è di grande importanza per tanti motivi, uno dei quali è il futuro di Aldeguer, che ha firmato un contratto biennale con la Rossa per i prossimi due anni, come annunciato ufficialmente a metà marzo. Mauro Grassili, direttore sportivo di Ducati, ad aprile aveva spiegato a GPOne che Fermin “come da contratto, andrà nel team Factory Supported”, cioè quello che avrà le moto ufficiali.
Hector Faubel, il manager del pilota spagnolo, ha dichiarato al Mundo Deportivo: “abbiamo firmato un contratto 2+2. Abbiamo due anni sicuri e altri due condizionati dai risultati. Tuttavia non sappiamo ancora in quale squadra correrà, però Ducati ci ha detto di stare molti tranquilli. Hanno scommesso su di lui”.
Per quanto riguarda quale moto guiderà, invece, non c’è ancora certezza. “Il primo anno potrebbe avere una GP24 o una GP25, lo deciderà Ducati. Nel secondo anno, invece, avrà sicuramente una GP26” ha detto il manager. Anche perché, con tutta probabilità, lo sviluppo verrà congelato per il 2026 (in modo da permettere ai costruttori di concentrarsi sulle nuove moto di 850 cc per il 2027) e quindi non ci sarà una sostanziale differenza fra i modelli 2025 e quelli 2026.
C'è anche chi ha ventilato la possibilità che, nel caso Pramac lasciasse Ducati, Fermin dovrebbe rimandare il suo debutto in MotoGP. Rompere il contratto sarebbe molto oneroso per Borgo Panigale nel caso non ci fosse posto per Aldeguer il prossimo anno. “È stato detto che se la Ducati gli dicesse che non avrà una moto, dovrebbe dargli 300.000 euro. È una bugia. Non posso dire la cifra, ma è molto più alta” l'ultima precisazione di Faubel.
