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SBK, Dosoli: “Questa situazione sta diventando frustrante, soprattutto per Rea”

“Gardner e Locatelli hanno dimostrato che il potenziale della R1 c'è, dobbiamo solo trovare un modo perché riesca a estrarlo anche Jonathan e ad avvicinarsi ai primi posti, dove meritiamo tutti di stare”

SBK: Dosoli: “Questa situazione sta diventando frustrante, soprattutto per Rea”

Dopo uno stop di sette settimane, il Mondiale Superbike è tornato in azione per disputare il quarto appuntamento della stagione al Misano World Circuit “Marco Simoncelli”. Un fine settimana contraddistinto ancora una volta da luci e ombre per la Yamaha, come ha evidenziato il Responsabile Ricerca e Sviluppo e Road Racing di Yamaha Motor Europe, Andrea Dosoli, tracciando il bilancio del Round della Riviera Adriatica per la Casa dei Tre Diapason.

“C’è stata una lunga pausa nelle corse e, anche se siamo stati impegnati nelle attività di test e sviluppo, è stato bello tornare a correre questo fine settimana. Questo weekend ha visto la presenza di oltre 75.000 tifosi a Misano, in forte aumento rispetto allo scorso anno, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Questo conferma il crescente interesse per il Mondiale SBK e il fantastico lavoro svolto dai gestori del Misano World Circuit”, ha affermato Dosoli.

Partendo dalle note liete del Round romagnolo, il responsabile Yamaha si è espresso sulla vittoria conquistata da Aldi Satya Mahendra nel Mondiale SSP300.

È stato davvero bello vedere Aldi Satya Mahendra vincere a Misano la sua prima gara come pilota a tempo pieno del Mondiale SSP300. Questo conferma il valore del nostro programma bLU cRU come piattaforma giusta per aiutare i giovani piloti a progredire nelle categorie, e dimostra anche i vantaggi di un programma veramente globale che coinvolge i distributori Yamaha di tutto il Mondo, in questo caso quello in Indonesia. È una fantastica ricompensa per il loro investimento nel Motorsport ed è stato molto bello vedere la crescita e i progressi di questo giovane pilota indonesiano - ha osservato - Anche il fratello maggiore di Aldi, Galang Hendra Pratama, ha corso molto bene domenica per lottare nel gruppo di testa, riprendendosi dalla caduta di sabato e ha mancato il podio per solo un millesimo di secondo! È stato un momento emozionante quello in cui è venuto a congratularsi con suo fratello nel parco chiuso. La Yamaha è stata molto forte, in tutti i sensi, perché non abbiamo solo vinto la gara, ma abbiamo piazzato anche quattro R3 nei primi sei posti”.

Pur avendo compiuto dei passi avanti rispetto al 2023, la vittoria non è stata invece alla portata della truppa Yamaha nel Mondiale Supersport

“Avevamo grandi aspettative in Supersport, visto che era la gara di casa per Stefano Manzi e anche per il team Evans Bros. Abbiamo migliorato il pacchetto e il ritmo quest’anno, ma purtroppo sembrava che il massimo risultato possibile in pista per la nostra moto fosse il terzo posto, ottenuto da Stefano Manzi il sabato e da Valentin Debise la domenica - ha riconosciuto Dosoli - I nostri piloti perdevano un paio di decimi al giro, soprattutto in un settore, quindi c’è da lavorare perché il vantaggio era evidente. Le nostre squadre effettueranno un test a Cremona mercoledì e speriamo di poter fare ulteriori progressi”.


Anche nella classe regina, non tutto è andato come secondo le aspettative di Yamaha Racing.

“Passando alla Superbike, abbiamo affrontato le sfide che Misano a volte offre! Quando i nostri piloti sono scesi in pista venerdì mattina, hanno trovato sensazioni molto diverse rispetto al test di due settimane fa. I team hanno dovuto lavorare sul set up del telaio per migliorare il feeling, soprattutto quello dell’anteriore in entrata di curva. Locatelli e Gardner sono stati i piloti che sono riusciti a migliorare questo feeling, come confermano i loro risultati nel corso del weekend - ha affermato il manager - È stata una gioia vedere Remy in testa alla gara di sabato dopo un’ottima qualifica. Ci siamo davvero divertiti a vederlo nei primi giri di gara, era così fluido e veloce nella guida, dimostrando il suo potenziale e quello della R1. Purtroppo il pneumatico anteriore è calato più del previsto e quindi ha dovuto gestire la situazione per ottenere il miglior risultato possibile. Domenica, Remy è stato molto sfortunato, è stato spinto fuori nei primi giri della Superpole Race e poi è stato coinvolto in un incidente di gara che lo ha tagliato fuori dalla corsa. Ciò significa che ha dovuto iniziare Gara 2 più indietro e su una pista come Misano, che non permette di sfruttare al massimo i punti di forza della R1, ha faticato a recuperare le posizioni. Tuttavia, questo non toglie nulla alle sue prestazioni e al suo potenziale dimostrati all'inizio del weekend”.

Ci ha pensato quindi il bergamasco Locatelli a difendere l’onore della Casa di Iwata.

Il miglior pilota Yamaha del fine settimana è stato Andrea Locatelli che, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla sua squadra, è stato in grado di mettere a punto la sua moto per adattarla alle condizioni e ha migliorato notevolmente il suo ritmo. Sulla distanza di gara, in condizioni simili, è stato più veloce di 11 secondi rispetto all’anno scorso, a dimostrazione del miglioramento di Andrea come pilota e dei progressi fatti con il pacchetto tecnico” ha osservato Dosoli, dispiaciuto per i problemi che hanno invece rallentato Aegerter: Non possiamo ignorare gli inaspettati problemi tecnici di Dominique e per questo ci scusiamo con lui e con la sua squadra. I nostri ingegneri stanno studiando i dati per capire la ragione e il motivo di quanto accaduto”. 

Sotto le attese è stato anche il weekend del Cannibale Jonathan Rea, ancora in difficoltà in sella alla R1.

“Siamo arrivati a Misano con grandi aspettative su Jonathan Rea dopo il test positivo del mese scorso, ma le diverse condizioni della pista non ci hanno aiutato. Il team non è riuscito a migliorare il feeling di Jonathan, il che significa che non ha potuto migliorare il suo tempo sul giro rispetto al test. Questo fine settimana, chiaramente, non abbiamo dato a Jonathan quello che cercava e di conseguenza si è qualificato male, aggravato dal fatto che il suo giro più veloce è stato cancellato. Ha fatto una buona partenza in Gara 1, recuperando alcune posizioni nelle prime curve, ma poi ha avuto una brutta caduta alla fine del primo giro in una delle curve più veloci della pista. Per fortuna non si è fatto male seriamente, ma le conseguenze dell’incidente non hanno aiutato a migliorare il feeling per la domenica, quindi i risultati della gara non sono stati quelli che tutti noi come gruppo, il pilota, la squadra o la Yamaha, meritavamo”, ha affermato il responsabile Yamaha. 

Questa situazione è difficile per tutti noi e sta comprensibilmente diventando frustrante, soprattutto per Jonathan. Stiamo tutti lavorando sodo per capire di cosa ha bisogno per poter progredire e migliorare - ha aggiunto - Come abbiamo visto con Gardner e Locatelli, il potenziale della R1 c'è, dobbiamo solo trovare un modo in cui Jonathan possa estrarre questo potenziale, permettendogli di sentirsi più a suo agio e avvicinarci ai primi posti, dove tutti noi meritiamo di stare”.

Dosoli si è poi espresso sul debutto del Mondiale Femminile, che vede tutte le partecipanti gareggiare con la Yamaha R7.

“Un altro traguardo è stato raggiunto a Misano con la prima gara del Mondiale Femminile, un programma che abbiamo voluto sostenere fin dal primo giorno. Ha suscitato molto interesse e c’è stato molto fermento nel villaggio fin dall’inizio del weekend. Questa eccitazione è stata poi trasferita in pista, il che forse era un po’ eccessivo nella prima gara, quindi sono contento che la FIM abbia parlato con le pilote dopo Gara 1 per trasmettere il messaggio che possiamo divertirci senza essere così aggressivi. Sono felice di vedere che questo messaggio è stato ben accolt, perché la gara di domenica è andata molto, molto meglio - ha detto - Dal punto di vista sportivo, eravamo un po’ preoccupati del fatto che potessero esserci grandi divari tra ciascuna pilota, poiché non conoscevamo il livello di prestazione di tutte loro. Questo gap però è stato più ridotto del previsto e ciò ha dato luogo ad una lotta molto serrata, soprattutto domenica per il podio. Congratulazioni a tutte le ragazze che hanno fatto la storia nel fine settimana, in particolare a Maria Herrera che ha vinto entrambe le gare, dimostrando velocità, esperienza e motivazione. Naturalmente non possiamo ignorare i brutti incidenti, come quello di Mia Rusthen, infortunatasi sabato. I nostri pensieri sono con lei e la sua famiglia e le auguriamo una pronta e completa guarigione. Nel complesso, Dorna, FIM e JiR hanno messo insieme un campionato competitivo e siamo entusiasti di vedere come procederà”.

In ultima battuta il manager italiano ha rivolto lo sguardo alla gran lotta vista nella FIM R3 bLU cRU Cup e ai prossimi appuntamenti in programma.

Parlando di gare combattute, non possiamo ignorare la Coppa del Mondo FIM R3 bLU cRU, dove in Gara 2 11 piloti hanno lottato per il podio fino alla fine! Ciò conferma il livello di questo campionato e congratulazioni al vincitore, Christian Pucci, che era una wild card . In effetti, è stato bello vedere così tante wild card iscritte questo fine settimana, soprattutto perché alcune di loro erano molto competitive, il che dimostra il valore dei programmi di corse dei nostri distributori - ha concluso - Ora abbiamo qualche settimana di riposo prima di Donington, ma il lavoro non si fermerà perché è importante in questo periodo dell’anno essere sicuri di poter essere nella posizione più forte possibile prima che la stagione inizi a diventare molto più impegnativa. Prima di correre di nuovo, i nostri team Superbike saranno a Jerez per la Yamaha Racing Experience, che è una grande opportunità per trascorrere del tempo con i clienti affezionati della R1M ed è sempre un evento fantastico”.

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