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Moto2, Joe Roberts: "La MotoGP? finchè non avrò una proposta penseró al titolo”

"Al paddock piace speculare,  l'interesse per avere un americano in MotoGP sta crescendo e c'è molta pressione su di me al riguardo. Ho la possibilità di lottare per il titolo e mi concentrerò su quello. La vittoria al Mugello? una grandissima emozione, le lacrime c'erano ma erano coperte dal mio sorriso, ho vinto lottando"

Moto2: Joe Roberts:

Se da un lato in MotoGP il mercato piloti non sta risparmiando voci di corridoio, smentite e colpi di scena, in Moto2 c'è chi preferirebbe se ne parlasse solo a conti fatti. E' di quest'ultimo avviso Joe Roberts, il pilota americano del team OnlyFans, attualmente secondo in classifica di campionato con 115 punti, 7 di distacco dallo spagnolo Garcia. Reduce da una vittoria in volata al Mugello, il giovane californiano è infatti nel vortice di indiscrezioni che da mesi lo vorrebbero su una sella in classe regina per il 2025.

Le ragioni per pensarlo del resto non mancano, dall'arrivo del team Trackhouse come satellite di Aprilia, all'approdo di Liberty Media che a inizio anno ha acquisito una quota maggioritaria di Dorna. Il ritorno mediatico ed il lustro per il mercato statunitense sarebbero un valido biglietto da visita che giustificherebbero una tale operazione, ma è innegabile che l'ultima parola resti comunque ai team, incaricati di una decisione non semplice. Per lo statunitense l'opzione più probabile sembrerebbe quindi essere l'Aprilia, che attualmente vede ancora una delle due moto factory disponibile dopo l'addio di Vinales: una delle opzioni potrebbe essere quella di promuovere uno tra Oliveira e Fernandez e liberare così una sella in Trackhouse. Del resto però la MotoGP non ha carenza di piloti in cerca di miglior fortuna, sono infatti a caccia di una sella Miller ed Augusto Fernandez, recentemente liberati da KTM, ma anche un nome italiano come Bezzecchi potrebbe far gola alla casa di Noale, chiudendo così di fatto la porta a nuovi ingressi in MotoGP. Nell'attesa di conoscere il proprio futuro, Roberts preferisce non farsi distrarre e concentrarsi sui risultati, in quella che si sta dimostrando, risultati alla mano, la sua miglior stagione dal suo approdo in Moto2.

Al termine del GP del Mugello, lo statunitense entusiasta commentava così la vittoria:
"Avevo già vinto una gara in passato ma era stata una gara strana, questa non lo è stata - scherza il giovane americano - la nostra strategia per la gara breve, parlando col team e con John (Hopkins ndr) era chiara, non c'è partenza migliore che da una pole qui al Mugello, alla partenza sei esattamente dove devi essere. Per tutto il weekend abbiamo lavorato molto sul launch control per fare una buona partenza, e penso che sia stata la migliore della mia carriera a essere onesti. Inizialmente ho provato a spingere sin dai primi giri per guadagnare terreno sui miei avversari ma non è stato possibile. A quel punto mi sono ritrovato nel gruppo, ho tirato fuori i gomiti e ho iniziato a lottare con dei sorpassi cercando al contempo di gestire le gomme per un'ultima spinta negli ultimi giri. Nelle ultime fasi di gara mi sono sentito molto forte, il lavoro di gestione delle gomme ha pagato, e poi c'è stato quell'ultimo giro combattutissimo, è stato divertente. Ho visto così tante gare qui al Mugello, delle battaglie epiche. Vincere con un certo vantaggio è bello, ma vincere lottando fino all'ultima curva è decisamente meglio, è ciò che i fan in fondo si aspettano di vedere".

La reazione del tuo box al traguardo è stata incredibile, John era visibilmente emozionato.
"Mi sono sempre chiesto cosa avrei provato se avessi vinto, se avrei pianto. Sicuramente ho percepito una forte emozione quando sono salito sul podio, le lacrime iniziavano a scendere ma il sorriso era così largo da coprirle  - scherza ancora -  vincere è un'emozione indescrivibile, è la mia prima vittoria in questa stagione, e prima scherzando nel box coi tecnici ho detto loro che se vedo un altro secondo posto impazzirò!", prosegue scherzoso.

Raccontaci quel duello con Gonzalez all'ultimo giro.
"Inizialmente quando mi ha raggiunto sono rimasto sorpreso perchè pensavo di aver messo da parte qualche decimo di vantaggio, ho pensato "non è possibile che abbia fatto l'ultima curva così male!, ma forse l'ho fatto", è arrivato vicinissimo e a quel punto della gara sapevo che la gomma era alla sua massima aderenza, specie in accelerazione, credo che Manu abbia avuto un piccolo momento in curva 2 e ne ho approfittato".

Il tuo punto di forza sembra essere l'ingresso curva.
"In realtà mi è sempre avuto piacere un ottimo feeling sull'anteriore, che è esattamente ciò che queste Pirelli mi hanno portato in questa stagione. Quando parti bene e resti tra i primi, poi puoi concentrarti sul gestire le gomme".

Quale è stata la tua reazione quando hai saputo che la gara sarebbe stata più corta?
"Una delle criticità del weekend era proprio gestire il consumo delle gomme. Questa gara breve mi ha ricordato i tempi in cui correvo quando ero un bambino in California, anche lì erano 12 giri e l'unica preoccupazione era aprire il gas, oggi è stata una cosa del genere! ", scherza ancora.

In passato non hai accettato l'offerta di salire in MotoGP con l'Aprilia, perchè non era il momento giusto per fare questo passo. Pensi che dopo questa vittoria quel momento sia arrivato?
"Sicuramente la vittoria potrebbe aiutare. Le vittorie, le pole, i podi, sono tutte cose che chi prende queste decisioni osserva bene. Su questa tematica avverto molta pressione su di me in questa stagione, perchè in questa stagione sto facendo dei buoni risultati. Non voglio pensare troppo a questo, sono alcuni anni che corro in questa categoria e quest'anno ho la possibilità di lottare per il titolo, quindi ora mi concentrerò su quello. Quanto al mio futuro, è chiaro che l'interesse per avere un pilota americano in MotoGP sta crescendo, ma vedremo cosa succederà".

Quanto è difficile mantenere la concentrazione con tutto questo parlare di futuro?
"Dovresti chiederlo a mio fratello, è lì accanto! - risponde poi con ironia - il fatto che si inizi a parlare di futuro già a questo punto della stagione sicuramente può essere un elemento di disturbo, ma ho lavorato molto sulla mia forza mentale, anche grazie alle persone che mi stanno accanto. Preferisco non pensarci finché non avrò una proposta di fronte a me, al paddock piace parlare e speculare è normale. Ho delle persone che se ne occupano,  così io posso concentrarmi sul mio lavoro di pilota".

Sai già come celebrerà la vittoria il vostro main sponsor, Onlyfans?
"Non so, immagino che faranno un bel post con scritto ottimo lavoro!", conclude infine con ironia il pilota americano.

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