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SBK, Redding: “Bautista e la Ducati stanno giocando con gli avversari e non è giusto”

L'INTERVISTA - “Toprak e Johnny hanno più talento di Alvaro e non è giusto che prendano tre decimi in rettilineo, serve un limite di peso in SBK. Ducati non mi ha dato credito, nonostante sia stato davanti a Rinaldi il 99% delle volte. Se pesassi 20 kg in meno avrei 2-3 titoli in più. Con BMW ho pensato: “Che diamine sto facendo”

SBK: Redding: “Bautista e la Ducati stanno giocando con gli avversari e non è giusto”

Lo conosciamo: è un unpolitically correct  e anche in questa occasione ci ha detto ciò che pensava senza peli sulla lingua. Alla vigilia del round di Donington, Scott Redding ci ha concesso questa lunga intervista tra passato e presente.

Ci ha parlato di quella che è stata la sua avventura in Ducati, volgendo poi lo sguardo al nuovo capitolo della sua vita in BMW. L’avventura con la Casa di Monaco è iniziata in salita, ma lui non ha la minima intenzione di volersi arrendere prima del tempo. Anzi, il britannico continua a lavorare a testa bassa con l’intento di portare la M 1000 RR nei piani alti.   

“Arrivo a questa gara di Donington con la consapevolezza che abbiamo fatto dei passi avanti – ha esordito - il primo round di Aragon è stato terribile per me. Mi sono detto: “che cavolo sto facendo”. In quell’occasione non funzionava niente e non sapevo se dipendesse da me o dalla moto. Non avevo alcun tipo di fiducia. Ho provato ad apportare delle modifiche alla M 1000 RR, ma non riuscivamo ad arrivare a una soluzione”.

Qual è stato l’aspetto più critico?
“Nella mia carriera ho guidato tutte le moto, ma in sella ero bloccato. Non c’è un solo aspetto era tutto l’insieme, dall’elettronica, al motore, fino ad arrivare al telaio. Io inizialmente pensavo di essere veloce, invece ero due secondi più lento. Quella è stata una mazzata vera e propria”.

In Olanda però si è visto qualcosa.
“Da Assen abbiamo cambiato metodo e stiamo lavorando un passo alla volta per arrivare ad essere competitivi. Io credo in questo progetto, perché BMW crede in me e nelle mie potenzialità. Loro mi stanno sostenendo al massimo e sono convinto che un passo alla volta ci avvicineremo ai migliori”.

Quanto pesa l’assenza di van der Mark?
“Io penso solo a me stesso e a dare il massimo. Se ci fosse stato Michael non penso che le cose sarebbero cambiate, i risultati sarebbero stati più o meno gli stessi ottenuti da me. Magari da fuori qualcuno la pensa diversamente, ma non è così”.

Qual è il tuo obiettivo personale?
“Mi piacerebbe puntare al podio, anche se il problema è che siamo 20 secondi più lenti dei primi tre. Per la seconda metà di stagione avremo però alcune novità per colmare il gap dal trio di testa. Al momento la priorità è arrivare al quarto posto  e poi da lì cercare chiudere il divario”.

BMW e Ducati: quanto sono diverse?
“Cambia tutto. Non c’è nulla in comune tra queste due moto. La cosa che posso dire è che la Ducati è una moto che richiede uno stile gentile, mentre la BMW devi guidarla come se fosse una qualifica, ovvero con forza. Personalmente sono uno che predilige la scorrevolezza, visti anche i miei trascorsi in MotoGP”.  

Circa un anno fa si è chiuso il capitolo Ducati. Come mai?
“Da Ducati non ho avuto il credito che mi spettava per quanto stessi facendo. Ho lottato due volte per il titolo, arrivando davanti a Rinaldi il 99% delle volte. Al tempo stesso però BMW mi voleva al centro del progetto. Sia ben chiaro che io non ho nulla contro Ducati, dato che con loro c’è un rapporto cordiale. Alla fine però sappiamo come funzionano le cose in queste mondo tra business e politica ed è andata come ben sapete”.

Intanto Alvaro sembra fatto su misura per quella moto. Dipende tutto dal peso?
“Se fossi 20kg in meno sarei stato campione del mondo 2-3 volte nella mia carriera”.   

Chi lo vince questo Mondiale?
“Bautista è il favorito, ma quanto sta accadendo non è giusto a mio avviso. Anzi, penso sia irritante per certi versi. Alvaro è nettamente avvantaggiato rispetto agli altri piloti e basta guardare quanto sono al limite Rea e Toprak. Bautista ha un vantaggio impressionante in rettilineo e questa cosa secondo me non è giusta. A mio avviso Toprak  ha più talento, ma lui perde tantissimo in rettilineo e non è ammissibile che lui sia penalizzato  in questo modo, così come Johnny. Le gare sono lì da vedere”.

Cosa si dovrebbe fare?
“Ci vorrebbe un limite di peso moto+pilota come accade in tutte le altre categorie (tranne MotoGP) oppure in F1. Ai tempi della Moto2 i piloti più pesanti veniva infatti aiutati, in modo che ci fosse un equilibrio. Sia chiaro che non sono qua a puntare il dito contro Alvaro, ma questo è ciò che penso e lo dico senza troppi giri di parole. Aggiungo una cosa”.

Certo!   
“A Misano Alvaro ha giocato con gli avversari. Lui in condizioni di caldo è favorito. Guardate ad esempio quanto accaduto me a Misano lo scorso anno: nei test ero tre decimi più veloce di Michael, poi in gara lui mi è arrivato davanti. Qualcuno dovrebbe intervenire, perché come detto non è imparziale”.

Abbiamo parlato di moto. Sei pronto al gran passo?
“Certo! Sono contento di sposarmi con Jacey. È un nuovo capitolo della mia vita, con lei ho un rapporto che dura dal 2019 e sono entusiasta di convolare a nozze”.  

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