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SBK, Misano: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Toprak non fa sconti sotto il sole della Romagna, che indica la via a Lecuona in sella alla Honda. Petrucci si veste da eroe davanti al pubblico di casa, mentre Iannone sbaglia jolly e Bautista cade al Tramonto

SBK: Misano: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il feudo di Misano cambia dominio passando dalla Spagna alla Turchia, in un Round in cui è Razgatlioglu a farla da padrone. Tra problemi di set-up ed errori, Bautista e Iannone si trovano a rincorrere, mentre Petrucci si rinfranca con il plauso della folla dopo aver dato tutto sé stesso.

IL BELLO - Mamma hai visto come viaggia Razgatlioglu? Dopo aver riassaporato il gusto della vittoria con i primi successi conquistati a Barcellona e ad Assen, Toprak ha deciso di monopolizzare il gradino più alto del podio, centrando la sua prima tripletta da pilota BMW e la sua quarta affermazione consecutiva. Concedendosi anche il lusso di chiudere il weekend con uno stoppie sotto alla bandiera a scacchi. 

IL BRUTTO - C’era grande attesa per l’esordio del Mondiale Femminile, ma la prima del FIM Women's Circuit Racing World Championship non è stata delle più felici. Nulla da dire sullo spettacolo offerto dai duelli tra Maria Herrera e Ana Carrasco, conditi dalle incursioni di una scatenata Sara Sanchez, ma gli incidenti di Gara 1 non sono stati il miglior biglietto da visita per il debutto del campionato. 

IL CATTIVO - Il rischio paga, ma non sempre. Ne sanno qualcosa Andrea Iannone e il team Go Eleven, che in Gara 2 hanno cercato di mischiare le carte in tavola giocandosi il jolly della nuova gomma posteriore portata in Romagna dalla Pirelli. Una scelta ben poco redditizia per l’abruzzese, finito ai piedi della Top 10 dopo un complicato avvio di gara. 

LA DELUSIONE - La M 1000 RR vola, ma lo fa solo nelle mani di Razgatlioglu. Con i due piloti del team Bonovo Action sprofondati ai margini della zona punti, Michael van der Mark è stato il “primo degli altri” della truppa BMW, incassando ben 19 secondi di ritardo dal suo compagno di squadra sia in Gara 1 che nella Superpole Race. Dovendo poi riportare la moto al box in Gara 2, per un problema tecnico.

LA CONFERMA - Danilo Petrucci si spezza ma non si piega e lo ha dimostrato per l’ennesima volta in carriera portando a termine tutte e tre le manche di questo infuocato Round a Misano, nonostante il tremendo dolore alla spalla infortunata due mesi fa in un incidente in motocross. Il supporto del team Barni e della sua famiglia, unito al calore e alla spinta di pubblico e amici hanno funzionato meglio degli analgesici per il pilota di Terni, stremato ma orgoglioso di un’impresa che non sa nemmeno lui come abbia fatto a portare a termine.

L’ERRORE - Il cambio di copione rispetto allo scorso anno ha aggiunto un piccolo brivido al weekend di Alvaro Bautista, che ha visto la sua Panigale puntare dritta verso l’interno curva dopo una scivolata al Tramonto a metà della Superpole Race. Una caduta senza conseguenze, se non contiamo lo “zero” raccolto dallo spagnolo e l’11° posto sulla griglia di Gara 2.

LA SORPRESA - L’estate sarà anche alle porte, ma non tutti i fiori sbocciano quando comincia la primavera. Sembra proprio questo il caso della stagione di Iker Lecuona che ha cominciato a fiorire nel quarto Round di campionato, dopo un inizio a dir poco burrascoso. Quello a Misano è stato il primo weekend senza intoppi per il valenciano di Casa Honda, che ha iniziato a prendere le misure della nuova CBR1000RR-R raccogliendo ben tre piazzamenti in Top 10. 

IL SORPASSO - Non ce ne vogliano Bautista e Razgatlioglu, ma il sorpasso simbolo del weekend non può che essere l’ingresso di Petrucci su Bassani in Curva 1 nel finale di Gara 2.

LA CURIOSITÀ - Prima di quest’anno, Bautista non aveva mai mancato l’appuntamento con la vittoria a Misano da quando veste il colori del team Aruba.it Racing Ducati.

IO L’AVEVO DETTO - Toprak venerdì: “Il mio obiettivo qui sono tre vittorie”. Bersaglio centrato.

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