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SBK, Manzi: “Ho vinto dopo che Ducati mi ha negato di fare i test”

Stefano trionfa e poi svela un retroscena non da poco: “Mi giravano i coglioni! Avevamo fatto richiesta per i test, ma Aruba non ci ha accettato. Alla fine conta far parlare i fatti”

SBK: Manzi: “Ho vinto dopo che Ducati mi ha negato di fare i test”

In una Misano che si tinge di colori gialli e rossi, c’è anche un tocco di blu. Merito di Stefano Manzi, che in SuperSport conquista un successo di cuore, grinta, tenacia e determinazione. Giù infatti il cappello di fronte alla super prestazione del portacolori Ten Kate, che gli ha consentito di piegare la Ducati di Bulega in occasione di Gara 2.

Senza aver fatto i test e avendo perso la mattinata del venerdì, il romagnolo ha catturato i riflettori della scena, rilanciando le proprie ambizioni.

Sono ovviamente entusiasta – ha esordito – quell’ultimo giro è stato calcolato. Nel momento in cui ho visto il buco mi sono buttato dentro, consapevole che in rettilineo Nicolò avrebbe potuto sorpassarmi nuovamente. Alla fine però non è accaduto e ho conquistato la vittoria”.

A Misano Manzi aveva il fuoco dentro e lo si è visto.
“Personalmente sono un pilota abbastanza motivato. Già mi giravano i coglioni per non aver fatto il test tre settimane, inoltre è stato uno smacco aver saltato il venerdì. Alla fine però sono stato in grado di lottare e vincere”.

C’è poi un retroscena non da poco che Manzi svela e riguarda il test svolto tre settimane fa a Misano. A quanto pare Ten Kate ha fatto richiesta a Ducati per partecipare all’appuntamento, ma Aruba glielo ha negato. A tal proposito Manzi ha confermato in pieno questa versione.

“Esatto, è andata proprio così’”.

In merito a questa decisione presa da Aruba, sarebbe meglio che qualcuno del team spiegasse con chiarezza l’accaduto. Sta di fatto che Manzi ha vinto, mandando un segnale non da poco.  
“In un mondo dove contano più i soldi, io cerco solo di mostrare quello che è il reale potenziale e far parlare i fatti. Oggi ho dato tutto, portando a casa la vittoria”.

Una vittoria voluta e strappata coi denti.
“Dopo Gara 2 di Barcellona c’è stato quasi un mese di stop e ieri mattina avevo soli 13 giri all’attivo. Al mio fianco ho un team super professionale,  abbiamo compiuto un passo avanti importante e siamo riusciti a imboccare la giusta direzione”.

Al comando del Mondiale c’è Bulega, ma Manzi non molla.
“Questa vittoria mi dà la carica giusta ed è una bella motivazione. È un successo che regala gusto, ancora di più ottenerlo davanti al pubblico di casa”.

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