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SUZUKI V-STROM 800DE – Perché comprarla e perché no

VIDEO - Le sue antesignane hanno percorso milioni di chilometri e soddisfatto centinaia di migliaia di motociclisti. Sarà durissima per lei replicare questa gloriosa storia ventennale. Ecco com’è fatta e come va anche in off-road ma soprattutto quanto costa

SUZUKI V-STROM 800DE – Perché comprarla e perché no
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di Lello Vaccaro

Lei ci proverà e alla lunga, dopo averla provata e testata più volte, posso dire che vincerà la sfida contro le stesse progenitrici. Prima però devo spiegarvi perché sono convinto che ci riuscirà. Sulla carta d’identità è ancora V-Strom anche se il motore a V non c’è più, ora i due cilindri sono paralleli. La cubatura aumenta a 776 cc ed è per questo che Suzuki la chiama 800. Le versioni sono due, c’è la SE con cerchio anteriore da 19’’, posteriore 17’’ e una triangolazione sella, pedane e manubrio più protesa in avanti per la guida turistica e stradale. Poi c’è lei, quella che mi piace di più, la DE. Sembra più grossa all’apparenza, ma è un effetto visivo, di diverso ha cerchi a raggi 21’’ e 17’’ con camere d’aria e forcella Showa Hitachi Astemo pluri-regolabile con escursione da 220 mm. Per questo sembra più grande. Ci troviamo su anche la modalità di guida GRAVEL, che ci aiuterà nella guida in fuoristrada.

SUZUKI V-STROM 800DE - PREGI E DIFETTI

Ci salgo su e guardandola da lì ho subito la percezione della qualità e della semplicità. Come al solito Suzuki ci propone una moto di sostanza, pochi fronzoli e tanta bontà. Non ci sono cavi a vista o tubi fuori posto intorno al motore bicilindrico fronte marcia, segno tangibile che oltre alla ricerca di un design inedito, c’è anche cura per i dettagli. Sulla V-Strom 800DE come sulle altre Suzuki, sai che troverai tutto al suo posto e non dovrai fare altro che lasciarla andare. La posizione in sella è piuttosto “sopra la moto” i miei avanbracci sono protesi in orizzontale per afferrare il manubrio bello largo e ho il busto perfettamente eretto. Riesco in città a sorvegliare tutto davanti a me, guardando ben oltre le auto che mi procedono.

Quanto è importante questo dato lo può immaginare solo chi macina tanti chilometri nelle metropoli. Prendo l’autostrada e scopro che con il punto più alto la copertura del plexiglass va giusto a proteggere i miei 174 cm. Le posizioni sono 3 e purtroppo si regolano solo da fermi con una brugola. Viaggio a 130 Km/h in sesta marcia a 6.000 giri, poi provo ad alzare il ritmo fino ai 200. Ci arrivo progressivamente ma qui ci sono lievi vibrazioni alle pedane, ben assorbite però dalla gomma di appoggio. Niente di insostenibile in ogni caso ma a questa velocità non si può andare…oppure si?

Arrivo sul guidato e provo a ingoiare S e tornanti. Il cerchio da 21 mi costringe ad anticipare i movimenti a bordo ma tutto sommato ci vuole un attimo per abituarsi. Le traiettorie però sono salde e la velocità di assorbimento della forcella è sorprendente. Il setup di base è piuttosto morbido in compressione per il mio stile guida ma è perfetto per la città e per l’off-road che tra poco affronteremo. Davvero superlativa poi la frenata, tutta affidata a Nissin.

SUZUKI V-STROM 800DE - MOTORE

Mentre mi arrampico su per questo tratto guidato di montagna, apprezzo il lavoro svolto per l’erogazione. Ho a disposizione 3 riding mode per la risposta del motore al comando gas e ho scelto la A (Active) che è la più diretta rispetto alla B (Base) e C (Confort). C’è sempre tanto tiro soprattutto ai bassi e ai medi, merito degli scoppi continui grazie al manovellismo a 270°. Il range intermedio è godibile fino ai 6.000 giri, poi c’è la progressione più docile verso i 7-8.000 dove arriva il picco di potenza massima oltre il quale è inutile andare.

Un lavoro egregio fatto di sostanza e continuità che ti fa godere a pieno della V-Strom, come del resto è sulle altre moto che equipaggiano questo propulsore. Il tutto arricchito dal doppio albero di equilibratura, un brevetto Suzuki che smorza completamente le vibrazioni tipiche di questo tipo di manovellismo. Sono 3 i livelli di controllo trazione, scelgo quello intermedio perché mi sembra più adatto alla circostanza e ho l’ABS sul secondo dei 2 canali, per scoprire quanto sia invasivo. Ma la piattaforma elettronica prevede anche l’accensione con un semplice impulso sul tasto RUN e soprattutto l’assistenza ai bassi regimi, quando con marce alte siamo supportati da un aumento impercettibile di giri motore, che evita lo spegnimento della moto. C’è anche il cambio quick-shift con innesti velocissimi e corti, proprio quello che ogni motociclista vorrebbe avere sulla sua moto.

SUZUKI V-STROM 800DE - ESTETICA

Per la V-Strom 800DE Suzuki parte da linee molto essenziali per realizzare un frontale alto e verticale, di chiara vocazione rallystica, ma non disdegna soluzioni più ricercate, che troviamo proprio sull’anteriore della moto. Qui in tanti si sono soffermati con critiche e varie considerazioni. Il faro con due elementi (anzi 3 con la luce posizione) sovrapposti non è stato digerito soprattutto dai vecchi estimatori delle V-Strom. Devo dire che ad inizio anche io ero scettico ma poi a vederla di continuo ho apprezzato la soluzione inedita, che ti fa riconoscere la V-Strom anche dalla lunga distanza.

L’illuminazione resta comunque buona perfino col buio fitto, quindi direi che le scelte dei designer Suzuki sono promosse. Le sagome tornano bombate ed essenziali lungo il serbatoio, abbracciato dalle scocche laterali per chiudersi nel punto di attacco alla sella in maniera molto stretta. Questo per cercare l’inserimento facile a bordo, che renderà intuitivo il movimento delle gambe per raggiungere il suolo. Sarà così per qualsiasi taglia di utente, visto che la sella è alta da terra 855 mm. Il tutto agganciato al telaio in acciaio e forcellone in alluminio leggero, sostenuti dalla forcella di cui abbiamo già parlato.

Regolabile è anche il mono posteriore, altro punto forte del progetto V-Strom 800DE uscito fuori dopo la nostra prova. 20 sono i litri di carburante che possiamo inserire nel serbatoio e grazie ai quali arriveremo ad una autonomia di circa 400 Km, visti i consumi rilevati intorno ai 20 Km/litro. La parte posteriore della moto ci ricorda che è pur sempre una globetrotter e ci offre la comodità di una sella ben imbottita anche per il passeggero, che troverà velocemente confort e potrà aggrapparsi ai larghi maniglioni laterali.

SUZUKI V-STROM 800DE - IN FUORISTRADA

Ed eccomi nel tratto di offroad che ben conosco, è qui che vengo ogni volta che c’è da provare una dual di media e alta cilindrata. Nei dintorni ci sono centinaia di chilometri che ogni settimana copriamo con le specialistiche da 450 cc. Con il controllo di trazione in GRAVEL, l’ABS sul primo livello e il riding mode su C, la V-Strom si mette a caccia di buche, sassi smossi e fango, o meglio, sono io che me li vado a cercare. Scopro innanzitutto un setup perfetto della forcella, pensavo di dover ammorbidire ancor di più la compressione e il ritorno ma non è stato necessario.

Così posso derapare leggermente sul liscio e andare di forza nei canali perché so che avrò sempre trazione e velocità di scorrimento dell’anteriore, che in alcune circostanze mi apre la strada tra le pietre. La moto pesa pur sempre 230 Kg a pieno. Tutto questo mentre assumo la perfetta posizione in piedi sulle pedane e con il pieno controllo del manubrio, che non è stato necessario ruotare in avanti. In sintesi, per come mi è stata consegnata la moto, si è mostrata capace di affrontare qualsiasi condizione di guida. Assolutamente non male!

SUZUKI V-STROM 800DE - LIVREE E PREZZO

Le colorazioni da scegliere sono tre, oltre al verde Lisbona c’è il giallo Petra e il bianco Oslo. In più è arrivata la versione DJebel per un prezzo di 13.900 euro fc, una differenza giustificata dalla livrea dedicata, lo scarico Akrapovic e le gomme Dunlop Trailmax Raid. La V-Strom 800De ha un costo di 11.500 euro più le spese di immatricolazione e credo che sia un prezzo più che in linea con gli altri prodotti che troviamo in questa categoria. Ci sono quelle più specialistiche per fare fuoristrada e quelle più turistiche ma sono tutte più care. V-Strom 800DE riesce a mettersi giusto al centro del segmento adventouring e ti propone tutto ciò che serve per fare quel che vuoi.

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