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L’esperienza paga e avere tra le mani un missile altrettanto. Ed è proprio con questi due ingredienti che Max Verstappen si è aggiudicato il GP di Spagna sebbene le primissime battute la storia sembrasse diversa.
Impeccabile dal giro 2, l’olandese ha messo in scena l’ennesima prova d’autore portando a casa punti pesanti per la Red Bull tra i costruttori. Alle sue spalle è giunto un delusissimo Lando Norris il quale, alla vittoria ci aveva creduto davvero sapendo di guidare un’ottima McLaren che comunque, gli ha permesso di segnare il giro veloce di giornata, mentre decisamente più sorridente è apparso Lewis Hamilton, di ritorno sul podio dopo un’assenza partita dal Messico nel 2023.
Quarto e vero sconfitto della corsa George Russell.
Scattato come un fulmine tanto da prendere il comando, è poi scivolato indietro e al giro 52 dei 66 previsti si è visto soffiare il piazzamento in top 3 dall’altra Mercedes di Ham. Male la Ferrari con Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz in chiusura di un gran premio incolore e subito reso teso da un contatto tra i due, fortunatamente privo di conseguenze dal punto di vista dell’auto e di eventuali penalità.
Settima piazza per la MCL38 di Oscar Piastri, a precedere un desaparecido ormai consueto come Sergio Perez su RB20, quindi le due Alpine di Pierre Gasly ed Esteban Ocon. Si sono confermate fuori forma le Aston Martin con Alonso dodicesimo e Stroll quattordicesimo, oltre alle Racing Bulls, con Ricciardo quindicesimo e Tsunoda addirittura penultimo.
