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MotoGP-SBK? Due mondi diversi

Debutto difficile per l'irlandese sulla Honda: "cambia tutto, Brno sembra un'altra pista"

MotoGP: MotoGP-SBK? Due mondi diversi

Non è stata certo una passeggiata il primo giorno in sella alla RC213V campione del mondo per Jonathan Rea. Vero stakanovista sull’asfalto di Brno con 61 giri e un tempo finale di poco sotto i due minuti, 1’59”595, distante ancora 2 secondi e mezzo dalla peggiore MotoGP e solo due decimi e mezzo meglio della più veloce CRT. Di attenuanti ne ha però più di una, solo ieri ha corso in Russia in Superbike e in poche ore si è trovato catapultato in MotoGP. “Non avevo né volo né albergo, ma questa era un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire – ha detto – Mi avevano parlato della possibilità venerdì sera e ho subito detto di sì. Sarebbe stato meglio arrivare da un weekend senza gare, ma non ho sentito pressione, solo grandi emozioni”.

Non è la prima volta che provi una MotoGP, l’avevi fatto in Malesia nel 2010.

Sì, ma avevo una mano infortunata ed è passato veramente troppo tempo per ricordarsi qualcosa”.

Come sei partito?

Con un assetto di base, su cui nella giornata siamo leggermente intervenuti. Mi sono fidato della squadra, che mi ha aiutato molto”.

Quali sono le differenze fra la tua SBK e questa MotoGP?

Sono completamente diverse, anche se hanno entrambe due ruote. La differenza più grande è data dalle gomme, le Bridgestone hanno una carcassa completamente diversa dalle Pirelli molto più rigida. Sono difficili da capire”.

Questo è un circuito che già conosci.

Sì, ma con queste moto e queste gomme sembra completamente diverso. Cambia ogni riferimento, i punti di frenata. In SBK si frena forte impostando la curva, poi si mollano i freni e si curva. Le MotoGP permettono altre linee, il limite è completamente diverso”.

Qual è il bilancio di questa prima giornata?

Sono felice, sono riuscito a migliorare passo dopo passo, senza fare errori. Dovrei passare una settimana su questa pista, ho tantissime cose da imparare”.

Come ti sei trovato con la squadra?

Benissimo, ci sono molte più persone rispetto alla SBK e molti più dati. Puoi vedere esattamente dove sbagli, come correggerti”.

Hai provato a seguire gli alti piloti?

Mi sarebbe piaciuto, ma sono troppo veloci. Lorenzo l’ho visto per due curve e anche Crutchlow era velocissimo. Non aveva senso fare l’eroe e finire a terra, non si prende nessun punto nei test”.

Cosa ti aspetti a Misano?

Niente, voglio solo divertirmi, so che sono nel migliore campionato del mondo e porto rispetto a piloti e moto. Forse in quella pista sarà più facile, è un circuito start and stop, meno difficile rispetto a Brno. Io ho fiducia nelle mie capacità, ma so che ci vorrà tempo per trovare la giusta confidenza”.

Punti a questo campionato per il prossimo anno?

Sarebbe bello, per il 2013 ho diverse opzioni sul tavolo. L’importante è avere una moto e una squadra competitive, per potere dimostrare il mio potenziale”.

Ti aspettano dei mesi di fuoco con tutti questi impegni.

Il programma è quello di sostituire Stoner fino al suo rientro. Sono abituato a non andare in vacanza, chiedete a mia moglie, non abbiamo ancora fatto il viaggio di nozze”.

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