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Sainz: "Dall'appendicite alla vittoria. La vita è imprevedibile"

"Fisicamente non ero ancora al 100%, ma mi sono gestito. E' la prova che si lavora bene i risultati arrivano". Leclerc: "Era la giornata di Carlos. Ottimo per il team, ma guai illudersi". Norris: "Podio a sorpresa. Ora più vicini a Red Bull e Ferrari"

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Alla fine ce l’ha fatta. Carlos Sainz aveva promesso che avrebbe attaccato se si fosse sentito bene fisicamente ed è stato di parola. Non appena Verstappen ha accusato il problema ai freni, ha preso la leadership della corsa e lì è rimasto, mandando in archivio un periodo che per sua stessa ammissione è stata una montagna russa.

Sono felicissimo – ha dichiarato al termine del GP d’Australia – L’anno era partito con la notizia del non rinnovo, poi nella corsa di apertura in Bahrain ho fatto terzo. A Jeddah sono stato operato di appendicite e non sapevo neppure quando sarei tornato e in quali condizioni, mentre oggi ho vinto. La vita è davvero pazzesca”.

Entrando nel dettaglio dei suoi 58 giri lo spagnolo ha confidato: “Non è stato semplicissimo, ma sono riuscito lo stesso a gestire gomme e passo. Questo risultato è la dimostrazione che quando si lavora bene si può ottenere qualcosa. Da parte nostra come piloti, abbiamo cercato di fornire ai tecnici le indicazioni più precise possibili per creare una monoposto competitiva”.

A completare la gioia Ferrari il secondo posto di Charles Leclerc. “Sono molto contento per la squadra visto che la doppietta mancava da Sakhir 2022. Il mio compagno ha fatto un lavoro incredibile dopo l’operazione chirurgica subita e in gara è stato magnifico. Per quanto mi riguarda le sensazioni non sono state certo quelle di venerdì. Nello stint iniziale con le dure ho faticato. Avendo dovuto proteggermi dagli attacchi di chi seguiva ho consumato gli pneumatici e sono stato costretto ad anticipare la sosta. Avrei potuto raggiungere Carlos? Non credo. Eravamo su una strategia differente. Certo, ci devi credere fino all’ultimo, ma oggi si è meritato il successo”.

Con una buona dose di realismo il monegasco ha ribadito come una rondine non faccia primavera. “Dobbiamo tenere i piedi per terra, perché in questo gran premio è mancato Max che di solito è il riferimento. Non siamo ancora al livello della Red Bull, tuttavia come scuderia siamo quelli che hanno fatto il passo avanti maggiore”, la sua riflessione.

Infine, a completare il podio di Melbourne ci ha pensato la McLaren con Lando Norris. “E’ stata un ottima giornata per noi e sono orgoglioso del team. Il nostro passo era meglio di quello di Charles, ma la prima sosta anticipata da parte loro, non ci ha permesso di arrivare più avanti. Nel complesso è andata bene, anche sul fronte coperture. Non mi aspettavo una top 3, quindi sono contento. Chiaramente questo è un tracciato che si addice alla MCL38, ma ci stiamo avvicinando ai diretti avversari anche se c’è ancora da fare”.

 

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