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PROVA Triumph Daytona 660: regina d'Inghilterra!

VIDEO - Finalmente la nostalgia dei motociclisti ha trovato un rifugio: la mitica Daytona è qui! La sportiva da tre cilindri che ci era tanto mancata, è tornata più viva che mai. Disponibile nei concessionari a partire da Aprile, il prezzo è 9.795 euro

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di Lucia Damiata

È da un po’ che sul mercato motociclistico si percepiva penuria di sportive di media cilindrata, ma soprattutto di sportive con 3 cilindri. Nello specifico, si è notata l’assenza della leggendaria Daytona 675, l‘icona di stile e potenza che ha fatto battere i cuori di appassionati di motociclismo di tutto il mondo. Triumph, ha risposto alle esigenze del mercato, riportando in auge un sogno e un concentrato di adrenalina.

In un martedì di metà Marzo, sulle strade tra Benidorm ed Alicante inizia il nostro viaggio alla scoperta della nuova affascinante Daytona 660. Luce, colori e paesaggi spagnoli si fondono con l’energia e la bellezza di questa moto, offrendoci un’esperienza unica e indimenticabile. I raggi di sole sono catturati dalla sua livrea Satin Granite ed i potenti fasci di luce dei fari a LED affusolati fanno da apripista a 170 km di puro godimento. È l’inizio di un’avventura che ci porterà a vivere sensazioni uniche ed indimenticabili cavalcando un sogno su tre cilindri.

È qui davanti a noi, magnetica ed elegante. Dal punto di vista estetico, il concept della Daytona 675 è stato conservato anche se, con la nuova 660 risulta notevolmente migliorato e modernizzato. Il design è elegante e ricercato, da vera regina della strada. Le linee risultano più spigolose, aggraziate ed aggressive, senza però stravolgere eccessivamente l’aspetto tradizionale della Daytona che conosciamo tutti. Il gruppo ottico anteriore, che garantisce un ampio fascio di luce è accattivante e l’estetica generale della moto è in completa armonia.

La rivoluzione nella meccanica della moto è stata sostanziale: il motore ha subito un potenziamento significativo, regalando una coppia maggiore ed una perfetta armonia tra le alte e le basse velocità. Il nuovo acceleratore, il cambio, lo scarico e la strumentazione sono stati completamente rivisitati. Sono stati anche introdotti 3 riding mode (Road, Sport e Rain) ed ora si potrà anche scegliere di disattivare il controllo di trazione. La curiosità è alle stelle e l’emozione è incontenibile: non resta che salire a bordo.

Per dare un’occhiata alle specifiche tecniche ecco la scheda.

TRIUMPH DAYTONA 660 - Filosofia inglese

Salendo sulla nuova 660, si avverte subito la filosofia inclusiva del brand Triumph, che si preoccupa di non mettere mai in difficoltà chiunque guidi una delle sue moto. Il marchio inglese è noto per la sua sensibilità verso l’inclusione di tutti i tipi di motociclisti, comprese le donne ed i principianti. Salendo in sella, mi rendo conto di poter toccare facilmente il suolo con entrambi i piedi, nonostante l’altezza della sella di 810 mm, che diventa ancora più accessibile con l’opzione per la sella ribassata a 185mm da terra. Questo si riflette in un primo approccio con un feeling a bordo assolutamente positivo.

La posizione di guida è da vera sportiva, ma non eccessivamente estrema. Questa scelta rispecchia la volontà di Triumph di creare una moto adatta all’uso quotidiano su strada, ma anche divertente da guidare durante le gite del weekend. Ecco quindi una posizione del busto non eccessivamente protesa in avanti e la posizione delle pedane non eccessivamente arretrata. Certo, dopo aver percorso oltre 170 km, ho sentito un po’ di fastidio ai polsi, ma la comoda sella ha reso la giornata facilmente affrontabile.  Per i colleghi più alti è stato sufficiente arretrare con la posizione del bacino così da essere più comodi in sella. La sella è rivestita con un ottimo tessuto antiscivolo che limita i movimenti indesiderati in accelerazione e frenata, lo stesso vale per la sella passeggero, confortevole e ben imbottita.

Durante il test su strada la Daytona si mostra precisa, reattiva ed incredibilmente divertente. Le sospensioni Showa svolgono un buon lavoro sia in curva che su tratti veloci, garantendo un inserimento preciso e un sostegno efficace grazie al monoammortizzatore regolabile nel precarico. Le curve si pennellano con estrema facilità e la voglia di continuare a guidare non si esaurisce mai. Chiaramente su asfalto accidentato si avverte qualche imperfezione, ma non possiamo dimenticare che siamo pur sempre a bordo di una vera sportiva!

La ciclistica ben bilanciata è supportata da un manubrio basso che permette di direzionare la moto in maniera impeccabile. Il peso della moto stenta a farsi percepire nei cambi di direzione alle alte velocità. L’assetto generale della Daytona permette di adottare una guida fluida e pulita, senza strappi o imprecisioni e di mettere istantaneamente a proprio agio. Solo occasionalmente si avverte un lieve alleggerimento del posteriore della moto che non compromette la piacevolezza dei 170 km di percorso.  Il ruggito del motore a 3 cilindri ci accompagna durante tutto il viaggio regalandoci un’esplosione di emozioni. L’erogazione del gas è fluida e costante, senza un minimo di on-off e il cambio è rapido e preciso.

Il cuore pulsante del propulsore brilla di qualità e potenza, con un’esplosione di carattere e performance che lascia senza fiato. Le novità non si fanno attendere: il corpo farfallato e l’airbox più ampio con presa d’aria frontale ne migliorano le prestazioni. Un nuovo albero motore, pistoni rivisitati, testa del cilindro più grande e sistema di raffreddamento potenziato sono solo alcune delle sorprese che la 660 ha da offrire. La revisione dello scarico e del gearbox, con un nuovo rapporto delle marce e una frizione antisaltellamento, completano il quadro di una moto davvero ben fatta. Le leve sono sempre a portata di mano e regolabili secondo le esigenze, mentre la frizione antisaltellamento si aziona con facilità e senza sforzo.

Grazie alla sua incisività, l’impianto frenante si adatta perfettamente alla potenza della Daytona 660 garantendo al pilota un maggiore controllo durante la gita ad alte velocità. Il sistema è inoltre supportato da performanti tubi in treccia che contribuiscono a sostenere l’efficacia del sistema così come l’ABS mai troppo invasivo. La leva del freno posteriore è molto vicina alla pedana, il che forse ne limita leggermente la sensibilità. Gli pneumatici di serie offrono un ottimo supporto e assicurano una guida sicura, sia in curva che su strade non perfettamente pulite.

Il carattere della Daytona cambia sensibilmente al variare dei riding mode: da pacato in mappatura Rain a scatenato in mappa sport, si ha la netta sensazione di guidare 3 moto diverse.  È evidente che il carattere della 660 è espresso al meglio alle medie/alte velocità e che le modifiche apportate al motore, hanno dato i risultati sperati. L’aerodinamica è ben studiata e la presenza delle carene con cupolino sportivo, unite ad una posizione di guida sportiva, permette di sentirsi ben protetti dal vento alle alte velocità.

Durante la presentazione stampa, un aspetto che ha sollevato leggere polemiche è stata la dotazione di serie della moto. Qualche commento critico è stato indirizzato alle sospensioni regolabili nel solo precarico al posteriore, al quick-shifter come accessorio extra ed al kit di depotenziamento per la patente A2 come optional. Tuttavia, personalmente ritengo di voler spezzare una lancia a favore di Triumph perchè ha reso accessibile al pubblico una moto di alta qualità, perfetta per l’uso su strada con un prezzo inferiore ai 10.000 euro. Questo permette anche alle nuove generazioni ed agli appassionanti di moto di avere un’opzione sportiva adatta sia all’uso quotidiano sia ad emozionanti giri domenicali.

Va infatti ricordato che il concept di Triumph era creare una moto da “commuting quotidiano” quindi sfruttabile tutti i giorni ma godibile anche in qualche passeggiata più allegra e, detto tra noi, chi si reca tutti i giorni in ufficio con assetto pronto pista? Chiaramente, per tutte le esigenze, sono presenti oltre 30 accessori per personalizzare la 660 in tutte le sue sfumature e nulla vieta di fare un upgrade agli aspetti che personalmente interessano di più. Una buona notizia, è che le manopole riscaldate sono di serie e funzionano davvero bene.

Grossi difetti non sono riscontrabili a mio parere, forse si percepisce un po’ di calore dal basso durante le soste al semaforo, ma chiaramente la tiepida giornata spagnola ne ha amplificato la sensazione, sicuramente difficilmente ripetibile nelle fresche giornate inglesi. Tuttavia, non posso fare a meno di ribadire il grande rapporto qualità-prezzo di questa moto, che si attesta a meno di 10.000 euro. A mio avviso, un piccolo sforzo in più potrebbe essere fatto per includere nel prezzo anche qualche accessorio extra, che potrebbe rendere l’esperienza di guida ancora più soddisfacente.

In fin dei conti, la nuova entry level è perfetta per tutti: dai principianti, alle ragazze e agli esperti motociclisti che cercano un po’ di divertimento. Con una posizione in sella comoda e versatile, si adatta perfettamente all’uso quotidiano ma è pronta anche per un utilizzo più sportivo. Il prezzo competitivo la rende accessibile a un vasto pubblico che può così avere tra le mani una moto di qualità senza dover spendere una fortuna. Per coloro che vogliono dare un tocco in più alla propria motocicletta, ci sono gli accessori extra disponibili e in ogni caso, è una moto che va alla grande anche in configurazione di serie.

Con le sue tre livree disponibili Snowdonia White (base), Satin Granite e Carnival Red, la nuova Daytona è pronta a conquistare il cuore di chi cerca emozioni forti e stile inimitabile. La 660, già preordinabile, sarà disponibile a partire da Aprile 2024 al prezzo di listino di 9.795 euro.

La semplicità, la qualità, la maneggevolezza ed il carattere inclusivo di questa sportiva hanno risvegliato in me il desiderio di aggiungerla al mio parco moto. Per noi è promossa a pieni voti!

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