Tu sei qui

Test Honda CBR 600 RR 2024 a Portimao: sono tornata!

VIDEO - Abbiamo provato a Portimao una 600 RR resa affilatissima da una elettronica supermoderna e pronta a tornare regina. 121 cv, ciclistica di qualità e DNA racing. Costa 11.990 euro ed è destinata a far sognare

Iscriviti al nostro canale YouTube

Arrivi a Portimao bello carico perché sai che è una delle piste più belle del mondo. Ci hai già girato, quindi sai che è vero e semplicemente non vedi l'ora di uscire dal box, abbassare la visiera e far cantare quel 4 cilindri in una zona rossa che più alta non potrebbe essere. Siamo oltre 14.000 giri al minuto e lei è lì a guardarti, che sembra aver voglia quasi quante te di scendere in pista. E poi...alzi gli occhi al cielo che è bello livido e una singola e bastardissima goccia di pioggia ti fa capire che tutti i sogni erotici riguardo l'assalto al cronometro a Portimao hanno appena preso una strada parecchio diversa. Pensi qualche oscenità e procedi. 

Via subito in pista con la Honda CBR 600 RR, perché alla fione sei lì per provarla, non per guardarla ferma sui cavalletti. Ne hai guidate tante di CBR 600, dalle prime F Sport alle RR del 2004 che sembravano una MotoGP in miniatura. Ma qui la scena è diversa...il display TFT sembra all'inizio una sorta di scollamento rispetto a tutto quello che ricordavi. Scegli la mappa, rigorosamente tranquilla vista la pioggia che continua a trascinarti oscenità nel casco. E semplicemente vai e passo dopo passo ti senti più sicuro, tranquillo. Certo, una tranquillità che sparisce come neve al sole quando sei sul rettilineo di Portimao, ed hai appena passato lo scollino. Puoi divertirti a stare a gas spalancato, a far urlare quel 4 cilindri che sembra nato solo per questo. Ok, la pioggia ti ha rovinato l'umore, ma questa moto fa di tutto per farti tornare sereno e sorridente. Ci riesce, quindi al diavolo la pioggia e via per un altro giro.

Ecco i primi momenti vissuti in questo test della nuova Honda CBR 600 RR 2024, il ritorno in grande stile di un modello iconico. Se volete conoscere tutti i dettagli tecnici di questa moto, cliccate QUI. Se invece volete sapere come è andato il resto del test e soprattutto cosa ci ha racontato questa CBR, continuate a leggere. 

Tutti gli onboard di questo video e le sezioni V Log sono stati realizzati utilizzando le camere Insta360 Go3 e Insta360 X3. Presto pubblicheremo anche una video recensione sulle camere utilizzate. 

Prova Honda CBR 600 RR 2024 - il ritorno della regina SuperSport

Quando abbiamo saputo per la prima volta che Honda aveva deciso di riportare in vendita e renderla targabile, non abbiamo potuto fare a meno di sorridere. La CBR 600 RR ha fatto parte della nostra storia di motociclisti, con il suo equilibrio, con quella sua innata capacità di far divertire chiunque offrendo prestazioni e facilità di guida. Ma immaginarla nel 2024, con tutta la tecnologia che oggi c'è sulle moto, che il tutto ti pone davanti a ben altri ragionamenti. 

Basta avvicinarti per capire quanto sia cambiata eppure sia rimasta immutata. Alcune forme le riconosci, altre sono figlie di un design moderno. Il display TFT ti fa capire subito di essere in sella ad una moto di ultima generazione, il blocchetto di sinistra ti mostra diversi comandi a cui non eri abituato su ogni CBR 600 su cui sei salito. Ma quando allunghi le braccia verso quei manubri, ti senti subito a casa. Resta lei e questo è solo un complimento, perché stiamo parlando di una moto che è stata il riferimento nel segmento delle SuperSport per anni, o meglio...per tutti gli anni in cui questa categoria portava le Case a sfornare un modello nuovo ogni due anni. 

Una lotta che è andata avanti a suon di cavalli, forme sempre più spigolose ed anche tendenza a non essere più delle sportive stradali, quanto piuttosto delle armi da pista. Ma la CBR è rimasta sempre nel mezzo, sfiorando quella linea di confine tra strada e pista con inimitabile maestria. Anche oggi a Portimao sentiamo quella sensazione. Non è estrema, eppure è leggerissima. Non ha reazioni legnose, non senti una erogazione sporca o piatta. Di certo non si scatena un inferno quando spalanchi il gas, ma la pista è anche inondata di pioggia e c'è finalmente un traction control che fa il suo lavoro al posto tuo. 

Forse questa elettronica è quasi sovradimensionata rispetto alla Honda CBR 600 RR, ma in realtà questo è solo un bene soprattutto per chi magari vorrà avvicinarsi per la prima volta questa categoria e a queste potenze. Ci sono le alette laterali, o winglets. Di certo non sono superfici paragonabili a quelle della sorella 1000. Ma le potenze in gioco sono ben altre. Eppure in staccata, in fondo al rettilineo di Portimao, abbiamo avuto la sensazione che l'aerodinamica facesse il suo lavoro. Stabilità ottima, nonostante quote ciclistiche da ballerina. In passato prima di arrivare sulle agognate maxi, le sportive oltre 750 cc, il passaggio sulla 600 era praticamente una tappa obbligata nella carriera di ogni motociclista. Il perché lo si capisce dopo pochi giri in sella alla CBR. E' abbastanza facile da poter essere una nave scuola, ma è altrettanto eccitante da far divertire anche i più smaliziati esperti abituati a potenze superiori ai 200 cv. 

Prova Honda CBR 600 RR 2024 - il motore frulla in alto ma ha schiena

Che sballo questo piccolo miracolo a 4 cilindri. Devi spremerlo come un ossesso per tirarne fuori il meglio, c'è poco da fare. Non gradisce chi è troppo gentile con il gas, vuole qualcuno in sella che lo ribalti. E quando lo si fa in sella a lei, si gode, punto. Il sound emesso dallo scarico, rigorosamente sotto la sella, resta poesia per gli amanti di questi motori. C'è poi un quick shifter che è semplicemente perfetto, come succede praticamente sempre con i cambi Honda. Non perde un colpo, sia che tu vada giù pesante sulla leva, sia che la tratti con più rispetto, come magari ci si aspetta di fare su strada. 

I cavalli sono 121, ma l'erogazione non sembra mortificarne neanche uno. Hai la sensazione di avere tra le mani una moto da cui potrai davvero tirare fuori ogni stilla di potenza. Non ti mette soggezione quando spalanchi il gas, ti invita anzi a farlo sempre più in anticipo. La ciclistica poi è una lama e ti porta a voler affrontare le curve sempre più forte. Peccato che la pioggia abbia rovinato i nostri piani a Portimao, ma almeno nonostante le rain e il freddo, la CBR è risucita a presentarsi a dovere. Sicuramente il limite sarebbe stato più alto di quello toccato in pista, ma almeno il sorriso nel casco c'è dice più di mille parole. 

Il Throttle by Wire ha ridotto e di parecchio gli on off alle riaperture leggere del gas, a tutto vantaggio della guidabilità. Come a tutto vantaggio della godibilità su strada c'è la frizione assistica, che riduce lo sforzo alla leva. In pista un dettaglio praticamente insignificante, ma su strada, con le partenza da fermo magari nel traffico cittadino, ecco che può cambia tutto. Dal punto di vista dell'elettronica siamo davanti ad una orgia di novità. Al già citato display TFT, si affianca il controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) a 9 livelli (più ‘zero’) sfrutta come input la lettura delle velocità di rotazione della ruota anteriore e posteriore, per adeguare l’erogazione di potenza.

I tre riding mode presenti, ovvero Fast Riding, Fun Riding e Comfortable Riding sono affiancati da altri due completamente personalizzabili, per costruirsi addosso il setup elettronico preferito. Si può scegliere anche l'erogazione della potenza tra 5 livelli, mentre l'antiwheelie si può personalizzare attraverso 3 livelli più un off, che vi permette di fare i teppisti senza limiti di sorta. Rigorosamente in pista, ovviamente. 

Prova Honda CBR 600 RR 2024 - Conclusioni

La CBR 600 RR è uno dei ritorni più graditi della storia del motociclismo. Una sportiva bellissima, tecnologica, che ci ricorda che non serve una SBK replica per divertirsi in pista. Mette sul piatto le stesse emozioni che offre da sempre, ma lo fa con una formula completamente diversa e moderna. Torna a combattere sul mercato proprio nel momento in cui la regina di vendita tra le sportive in Europa è la Aprilia RS660, quasi a voler reclamare un trono che l'è appartenuto per tanti anni. Una lotta che a noi piace, perché ci piace da impazzire la SuperSport come categoria. Moto velocissime eppure umane, che possono piacere sia ai meno esperti alla ricerca di emozioni in pista, sia a chi magari vuole una perfetta compagna di avventure per la classica gita fuori porta e poi magari una sgambata in pista, senza dover affrontare l'impegno fisico e mentale che invece impone una 1000. 

Torna in vendita in due colorazioni, ovvero la ‘Grand Prix Red’ HRC e in un nero denominato ‘Matt Ballistic Black Metallic’. Come optional è disponibile il Kit Racing HRC per uso esclusivo in circuito. Il prezzo è di 11.990 euro, e onestamente per tutto quello che sa offrire ci sembra davvero un affare. In ogni caso, bentornata Honda CBR 600 RR. 

Articoli che potrebbero interessarti