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Test Moto Guzzi Stelvio: mangia le curve (e anche lo sterrato)

VIDEO - In Andalusia per 230 Km di puro godimento, la Stelvio non si tira indietro quando si tratta di piegare forte. Prezzo da 16.499 euro per una crossover con l'anima sportiva

Test Moto Guzzi Stelvio: mangia le curve (e anche lo sterrato)

di Lello Vaccaro

Riding Mode su Sport,  prima, seconda e terza marcia con il Quick shift (optional) preciso come un rasoio e non sembra più di guidare una Guzzi! Mi si è presentata così la Stelvio in questa nuova versione lontana anni luce dalla 1200 che abbiamo conosciuto fino al 2016 e che fu proposta anche in versione NTX. Già, NTX un nome che ricorda le Guzzi da enduro degli anni ‘70 e ‘80, fantastiche, innovative e mai più ripetute da Mandello del Lario. Ma oggi si parla di futuro o meglio del futuro di Moto Guzzi che dopo il centenario e il successo incredibile nel 2023 con 20.000 moto prodotte, si catapulta in uno scenario decisamente rivoluzionario, grazie ai nuovi progetti che ruotano intorno al motore Compact Block Euro 5+.

Lo avevamo già tanto apprezzato sulla V100 Mandello con i suoi 1.042 cm³ capace di 115 CV a 8.700 g/min e 105 Nm a 6.750 g/min, il tutto per un peso complessivo della moto di 247 Kg a pieno. La Stelvio non sarà rapida e veloce nei cambi di direzione ma ha un interasse corto e una volta capito quanta forza imprimere su pedane e manubrio per voltare rapidamente, sei supportato da una incredibile stabilità, che ti fa conservare la traiettoria senza nemmeno una sbavatura. Merito di questo telaio, che non è lo stesso dalla V100 (le moto sono state progettate con imprinting diverso) ha un cannotto più lungo e più attacchi al motore per raggiungere la stabilità desiderata. Buono anche Il setting di base delle sospensioni, steli da 46 mm interamente regolabili, al pari del mono Kayaba con pomello per precaricare la molla. Tutto con escursione da 170 mm.

Moto Guzzi Stelvio - Andalusia tra cinema western e strade da Road Race

Lo scenario intorno a noi è caratterizzato dalle montagne rosse fuoco dell'Andalusia, circondate da percorsi fantastici, su strade perfette per svolgere la più classica delle Road Race e la Stelvio con nostro stupore non si tira indietro di fronte a così tanta bellezza. Non lontano da qui vivono ancora le scenografie realizzate negli anni ‘60 e ‘70 per girare i classici Spaghetti Western di Sergio Leone. Siamo innanzitutto stupiti dalle caratteristiche di questo motore, provato ampiamente sulla Mandello, ma non immaginavamo che avrebbe offerto emozioni molto simili anche sulla Stelvio. Una moto unica nel suo segmento grazie alla cilindrata 1.000 (la sola con il cardano) perché i competitors hanno scelto cubature più alte e più basse, con architetture diverse dei motori, anche alla ricerca di potenza che poi non occorrono su questa tipologia di moto.

La Stelvio invece si presenta al pilota in una forma compatta, avvolgente, studiata ad hoc per ogni tipo di motociclista grazie alla sella alta 830 mm, che può offrire altre 2 combinazioni di altezza più bassa e più alta. Ci sali su e sei perfettamente dentro, ben coperto aerodinamicamente, un fattore su cui si è lavorato molto in galleria del vento. Pilota e passeggero con il cupolino nella posizione più alta, sono assolutamente coperti da ogni turbolenza e anche viaggiando a velocità elevate, come abbiamo fatto noi per alcuni chilometri, l'assenza di vibrazioni e di turbolenze fa sì che si possano coprire distanze siderali senza il minimo sforzo.

Moto Guzzi Stelvio - Crossover con indole da sportiva

Il ritmo aumenta, i tester francesi alzano il tiro e non sia mai detto che gli italiani stiano a guardare! Anche perché siamo entrati in sintonia con la Stelvio, ne abbiamo capito le intenzioni e come gestirne il carattere. Si è raggiunto un buon feeling con tutti i comparti dopo i primi 40 Km quindi…si può spingere. L’assetto della moto ci sembra buono ma come già detto ci vuole un po' più di convinzione per spingere sulle pedane e manubrio per cambiare direzione. Prese queste misure la Stelvio entra in curva, esce e cambia traiettorie con una semplicità inusuale per una Guzzi, quindi ne approfittiamo.

Anche perché il suono del Compact Block che dopo i 5.000 giri diventa più aggressivo, accompagna la spinta in maniera poderosa tanto da fargli ottenere l’appellativo di crossover con l’anima sportiva. Leggermente lenta a salire nel primo tratto del contagiri, ma hai poco tempo per rendertene conto, perché poi diventa progressivo e come detto dai 5.100 in poi è rabbioso. Con tutte queste caratteristiche riusciamo a tenere il ritmo svelto di chi ci precede. Anche quando si tratta di staccare forte pompe e pinze Brembo si fanno trovare pronte, perché è questo il compito per cui sono state progettate. Servirebbe solo un po' di presenza in più nel primo tratto della leva anteriore, forse un DOT diverso o chissà cosa potrebbe risolvere la questione.

Ma ci fai la mano perché l’adrenalina sale e ti aiuta a guidare anche sulle piccole difficoltà, che poi tali non sono. Si ritorna ad evidenziare le qualità del cambio Quick Shift, di cui la nostra Stelvio è dotata, per la sua velocità di inserimento della marcia anche in scalata. Difficile da abbinare ad una trasmissione con albero cardano, ma sulla Stelvio il lavoro è più che soddisfacente. Tutto questo guidando la versione PFF corredata di valigie laterali da 29 e 30 litri di volume.

Moto Guzzi Stelvio - Duttile anche sullo sterrato

Arriva un altro momento interessante, il breve tratto di strada sterrata. Un saliscendi con ghiaia, pietre grandi e canali solcati dall’acqua. Scegliamo una traiettoria meno semplice, un po' per caso e un po' per scelta e ci sorprende la velocità con cui la forcella copia il fondo, comprimendosi e ritornando senza colpi al manubrio. Allora spingiamo un po' di più, supportati anche dal mono che aiutato dalle Anakee Adventure di Michelin, cerca come può di darci trazione.

La posizione in piedi è ottimale, il manubrio è alto abbastanza e riusciamo a spostare il busto nelle giuste collocazioni per salire e scendere giù per queste collinette. Ha stupito il fatto di aver usufruito di un tale sostegno, tanto in strada che sullo sterrato, come se i tecnici Moto Guzzi avessero cercato e quindi trovato un buon setup di base. In realtà al mattino avevamo solo un po' scaricato la molla, probabilmente caricata dal tester più pesante del giorno prima.

Utile sulle lunghe percorrenze anche la tecnologia PFF (Piaggio Fast Forward) dal nome della controllata americana di Piaggio, che sviluppa tutta l’elettronica per il gruppo. Da qui nasce il Cruise Control semplice e intuitivo da utilizzare ma aiuta il pilota anche il radar (Rider Assistance Solution). Quest’ultimo gestisce le distanze dai veicoli che ci precedono, rallentando in caso di avvicinamento ma senza frenare e avvisando chi guida del rischio impatto grazie agli avvisi sonori.

Non manca la luce fortissima dei led negli specchietti gestiti dal radar posteriore, che legge i veicoli presenti negli angoli ciechi. A disposizione ci sono 5 Riding Mode preimpostati ma tutti regolabili autonomamente per gestire la risposta del motore al comando gas, il Traction Control, l’ABS (anche cornering) e il freno motore. Tra questi c’è anche la modalità Off Road, che offre la possibilità di disattivare completamente l’ABS. Tutti parametri gestiti da una piattaforma a 6 assi. Infine troviamo il cornering light Led che illumina l’interno della curva di notte e un TFT da 5’’ molto ben contrastato e ben leggibile anche con la luce forte di giorno.

Moto Guzzi Stelvio - Consumi, accessori, colori e prezzo

Il serbatoio offre una capacità di 21 litri e con i consumi da noi registrati che si aggira intorno ai 18 Km/l va da se che l’autonomia può arrivare a 378 km. Una stima al ribasso visto che per il 90% della prova abbiamo tirato il collo alla Stelvio più del dovuto! E’ vasta poi la possibilità di allestire la moto grazie ad un ricco catalogo offerto da Moto Guzzi. Si va dalle valigie laterali al bauletto da 37 o 52 litri, selle e manopole riscaldabili, protezione per teste e coppa motore, cavalletto centrale, luci supplementari, presa USB sottosella, TPMS per la pressione degli pneumatici, Moto Guzzi MIA, Quick Shift bidirezionale e anche un abbigliamento dedicato alla Stelvio. La moto è disponibile in due colorazioni: Nero Vulcano e Giallo Savana per prezzi che partono da 16.499 euro (franco concessionario) fino ai 17.299 euro (franco concessionario) per la PFF.

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