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Anno sabbatico per Sara Cabrini: “Io e le moto siamo in pausa di riflessione”

“Non prenderò parte a nessun campionato nel 2024. L’anno scorso ci ho provato, mettendo in pausa tutto il resto, ma di moto è impossibile vivere” spiega la vice-campionessa del CIV Femminile annunciando lo stop

News: Anno sabbatico per Sara Cabrini: “Io e le moto siamo in pausa di riflessione”

“Per quest’anno salto”. Inizia così il lungo post pubblicato da Sara Cabrini sui social, per annunciare il suo addio, almeno momentaneo, al motociclismo. Dopo un 2023 che l’ha vista in lizza fino all’ultimo Round per il titolo di campionessa del CIV Femminile conquistato da Roberta Ponziani, la motociclista toscana ha deciso di fermarsi e rinunciare a correre almeno per un anno.

L’annuncio di Sara Cabrini

“No, non mi darò né al salto in lungo né al salto in alto. Semplicemente, non prenderò parte a nessun campionato nel 2024 Diciamo che io e il motociclismo ci prendiamo una pausa di riflessione, come le coppie che non hanno il coraggio di lasciarsi. Perché in fondo è proprio così! Non vorrei lasciare questo mondo, ma sento di doverlo fare per una serie di motivi” scrive la 26enne, spiegando le ragioni che l’hanno portata allo stop: L’anno scorso ci ho provato. Lavoravo dal lunedì alla domenica. Quando avevo in programma le mie gare, partivo il mercoledì, tornavo la domenica e il lunedì di nuovo a lavoro. Così, a ripetizione. Avendo solo un week-end libero al mese da lavoro o gare, ho finito per mettere in pausa tutto il resto. In particolare, aspetti della vita che invece voglio provare a realizzare visto che, di moto, è impossibile vivere. Inutile parlare della parte economica. Dico soltanto che lavoravo, spendendo poi tutti i miei ‘risparmi’ per e nelle moto. Non ho più voglia di fare neanche questo, preferisco spenderli in cose che, magari, da qualche parte mi portano”.

Una decisione difficile da prendere, soprattutto alla luce dei risultati conseguiti nella sua prima stagione sotto le insegne del team Gradara Corse.

Non è facile allontanarmi, soprattutto ora che avevo trovato un team davvero speciale come il team Gradara Corse e Carlo (Facchini ndr.), una persona così piccola di statura, ma enorme di cuore - prosegue Sara - In questo post ci sono alcune foto di tutte quelle persone che mi hanno aiutata, che hanno creduto in me e che sono il motivo per cui ancora non dirò che io e il motociclismo ci lasciamo. In mia assenza mi auguro che il motociclismo femminile faccia dei passi in avanti veri e che la sua promozione non venga portata avanti solo per dire che ‘le donne possono fare ciò che fanno gli uomini’. Non dev’essere quello l’obiettivo, secondo me!”.

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