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MotoGP, Guidotti risponde a Dall'Igna: "Concessioni? KTM è stata giusta, non scorretta"

"Gigi è anche un grande comunicatore, dobbiamo imparare da lui. Dietro alla faccia scanzonata Acosta è un pilota molto 'quadrato'. Nella sfida contro Bagnaia e Martin, gioca contro a Marquez solo la sua età"

MotoGP: Guidotti risponde a Dall'Igna:

KTM nel 2023 è stata la seconda forza in campionato, è quello che dice la classifica costruttori che ha piazzato la Casa austriaca dietro alla sola (e irraggiungibile) Ducati. Nonostante questo, la moto arancione non è riuscita a salire sul gradino più alto del podio la domenica, come invece aveva fatto in passato. Abbiamo parlato con Francesco Guidotti delle luci e delle ombre di questa stagione, ma anche del futuro, con l’arrivo di Acosta e l’introduzione delle concessioni che tanto ha fatto arrabbiare Dall’Igna.

Ci è mancata la ciliegina sulla torta - il rammarico di Guidotti - Puntavamo a un miglioramento generale e costante e questo si è verificato, a un diverso approccio alle qualifiche e si è verificato, con Brad siamo stati nelle zone che contano per tutta la stagione, quindi abbiamo ottenuto i progressi che cercavamo. Non siamo riusciti a conquistare una vittoria, ma non per questo pensiamo sia stata una stagione negativa. Ci è sfuggita la vittoria in 3 o 4 occasioni, era alla nostra portata”.

In sintesi qual è il bilancio?
Siamo molto soddisfatti della strada che abbiamo intrapreso, del nostro progetto in generale. Ripenso alla gara di Jerez e al record di velocità massima, che non dà punti ma fa capire che la direzione è giusta. Ci manca ancora qualcosa, Miller è stato determinante a inizio stagione per dare quelle informazioni e quelle conferme che cercavamo, ma poi si è un po’ perso. Abbiamo già iniziato a parlargli per la prossima stagione e ha capito dove migliorare”. 

Come si farà nel 2024 a battere la Ducati? Ha messo 3 piloti davanti a tutti e ora è arrivato anche Marc Marquez.
“È una sfida che va affrontata con metodo e tanto lavoro. Non bisogna guardare chi dobbiamo battere, ma a noi stessi, continuando a migliorare i piccoli dettagli perché ci manca veramente poco e non dobbiamo farci scoraggiare se le novità non porteranno subito a un progresso evidente. L’ultimo salto di qualità ce lo faranno fare tutti i piccoli dettagli messi insieme, sarà un lavoro ancora abbastanza lungo, non ci aspettiamo che basterà un inverno per fare l’ultimo passo, che è quello più difficile. Poi bisognerà capire quanto miglioreranno gli altri, Yamaha e Honda sicuramente hanno ampio margine e Aprilia sarà della partita. Non dobbiamo essere concentrati troppo su un costruttore, ma su di noi per dare costanza di rendimento alla nostra moto su tutti i circuiti in modo che i piloti possano essere veloci già dal venerdì. Ormai, in MotoGP, se parti dalla quarta fila sei già indietro”.

"Le vecchie concessioni andavano riviste, chi ci attacca lo ha fatto per mantenere i suoi privilegi"

Le nuove concessioni rimescoleranno le carte, ma Ducati non l’ha presa bene. In una nostra intervista, Gigi Dall’Igna ha detto che Aprilia e KTM sono state scorrette a volere penalizzare Ducati.
Gigi, oltre a essere un grande tecnico, sta diventando anche un grande comunicatore, abbiamo moto da imparare da lui. Mi è ha sorpreso che ci abbia bollato come scorretti, mi è molto dispiaciuto e non penso che sia nel suo stile. Si parla di scorrettezza quando qualcuno non rispetta le regole, per noi in un primo momento stava bene non cambiare nulla, ma poi ci è stata chiesta un’opinione e abbiamo pensato che fosse corretto rivedere questo sistema. Le concessioni erano nate anni fa e ci siamo resi conto che erano da riesaminare perché avevano dato a qualcuno la possibilità di creare un gap importante e ad altri di rimanere indietro e accorgersene dopo uno o due anni. Era un qualcosa che andava rivisto, per non ritrovarci fra qualche anno con altri costruttori indietro e un’altra troppo avanti”.

Qual è lo spirito del nuovo sistema?
Con le vecchie concessioni potevi recuperare solo dopo un anno o un anno e mezzo, mentre ora mi sembrano più equilibrate. Chi rimane indietro può capirlo e reagire in sei mesi, mentre chi è davanti non può prendere tutto quel vantaggio come in passato. Avere ribilanciato un sistema concettualmente arretrato non è stato scorretto, ma una cosa naturale nel rispetto delle regole e di tutte le Case coinvolte. È giusto che chi rimane indietro abbia modo di potere reagire in un arco di tempo relativamente breve. Non vedo scorrettezze, semmai volere attaccarci per mantenere dei privilegi che, per quanto guadagnati, rimangono privilegi”.

Uno dei problemi di KTM è stato potere contare solo su Binder. Miller aveva cambiato moto, Fernandez era un debuttante ed Espargarò si è infortunato gravemente al primo GP.
Su Brad contavamo molto, ma la nostra moto è cambiata e anche lui si è dovuto abituare a una guida abbastanza diversa, ha fatto il salto di qualità da Assen in poi. Per quanto riguarda Jack, invece, mi aspettavo faticasse di più a inizio stagione perché dopo 5 anni su un’altra moto ti abitua a degli automatismi. Probabilmente era talmente motivato e carico per non pentirsi della scelta fatta (ride) che ha dato il suo meglio. In una stagione così lunga devi gestire bene le energie e secondo me si è ritrovato un po’ in deficit alla fine, anche la nascita della prima figlia l’ha probabilmente un po’ deconcentrato, ma siamo tutti molto contenti di quello che ha portato. È stato un grandissimo cambiamento per Jack e ha speso molto energie anche dal punto di vista mentale, quindi l’abbiamo lasciato recuperare e ora abbiamo fatto un programma più dettagliato per l’inverno e l’inizio della prossima stagione”.

"Contiamo molto su Acosta, ma gli daremo tutti il tempo che gli servirà per adattarsi alla MotoGP"

Intanto è arrivato Pedro Acosta, che alcuni hanno già ribattezzato il nuovo Marquez. Qual è stata la tua prima impressione su di lui?
Sicuramente ha un biglietto da visita veramente importante: nel suo primo anno ha vinto il titolo in Moto3, nel secondo è stato 2° in Moto2 e nel terzo è stato campione del mondo. Questi risultati lasciano poco interpretazioni sul pilota che sia, ma in MotoGP troverà avversari del suo livello. Dovrà fare esperienza, ma sembra che non sia troppo impaurito da questa nuova avventura. Sicuramente è un ragazzo intelligente, scanzonato, nonostante l’aria da burlone è molto ‘quadrato’. La MotoGP è completamente diversa da qualsiasi altra moto, quindi dovrà abituarsi. Un giorno di test è troppo poco, ma ha preso in mano bene la moto, ha fatto una scivolata che ci stava anche per le condizioni, quindi aspettiamo prima di fare qualsiasi commento. Non vogliamo mettergli pressione, ma siamo tutti molto fiduciosi e gli daremo il tempo che gli servirà. Ha dimostrato di adattarsi molto velocemente nelle altre categorie e spero lo faccia anche in MotoGP. È un ragazzo giovane su cui contiamo molto e ha fatto tutto il suo percorso in KTM, come Binder”.

Gli affiancherete Pol Espargarò come coach?
Non ne abbiamo parlato, ma penso che se abbia voglia possa darci una mano grossa anche in questo campo. Per il momento siamo contenti di Kallio, la RC16 è nata con lui, e aiuterà Pedro come sta già facendo con Brad e Augusto”.

"Bagnaia e Martin si rafforzeranno per battere Marquez"

Tu conosci bene anche Bagnaia e Martin, con cui hai lavorato in Pramac, e Marquez, che hai seguito ai tempi della 125. Come vedi la sfida interna a Ducati fra di loro?
“Vedo una grande sfida. Sicuramente Jorge partirà con l’obiettivo di vincere, con un’altra mentalità e non perderà tempo a inizio stagione. Pecco ha raggiunto una consapevolezza dei suoi mezzi che renderà difficile detronizzarlo, lo avevamo scelto per la sua determinazione e la sua capacità di gestire momenti difficili, come ha fatto quando era molto giovane. Marc non ha bisogno di presentazioni e su quella moto potrà fare la differenza, ma i suoi avversari ne sono consapevoli e si rafforzeranno. L’unico aspetto che gioca contro a Marquez è l’età, significa più esperienza e conoscenza di se stesso, ma anche avere poco tempo a disposizione per raggiungere gli obiettivi che si è posto. Sarà un bel campionato”.

Questa lotta interna potrebbe fare gioco a KTM?
Non dobbiamo assolutamente sperare nelle problematiche degli avversari, dobbiamo essere concentrati a dare ai nostri piloti quello di cui hanno bisogno per fare la loro parte, alla fine sono sempre loro a fare la differenza. Non ci dobbiamo distrarre, ma comunque secondo me Ducati non avrà problemi interni, anzi sarà una grande battaglia fra di loro con qualche outsider che potrà mettere scompiglio. Tutto questo non dovrà comunque distoglierci da quelli che sono il nostro lavoro e il nostro impegno”.

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