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MotoGP, GP di Indonesia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Nel ballo in maschera della MotoGP Vinales diventa Batman, Bagnaia Due Facce (decisamente meglio quella della domenica), Marini e Bezzecchi due mummie velocissime, mentre Martin si 'termina' da solo. A Quartararo, basta la vecchia normalità di 3° posto

MotoGP: GP di Indonesia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Con Halloween alle porte, in Indonesia è andato in scena il ballo in maschera della MotoGP. Maverick Vinales ha impersonato Batman e si è scontrato con un suo nemico: Due Facce. Quelle di Pecco Bagnaia, il travestimento del sabato lasciava a desiderare, quello della domenica ha meritato il premio più prezioso. Luca Marini e Marco Bezzecchi hanno scelto il look da mummie, entrambi avevano fatto scorte di bende all’ospedale. Fabio Quartararo ha preferito la vecchia normalità del podio, senza effetti speciali. Terminator Martin, invece, si è sconfitto da solo. Hasta la vista, baby. Almeno fino a Phillip Island. 

IL BELLO – Il Pecco Bagnaia della domenica, tonico e frizzante come una bibita ghiacciata nel caldo tropicale. Una vittoria che profuma di famiglia, di pranzo festivo a casa ma con un gusto piccante. Il campione del mondo si è presentato in ritardo all’appuntamento con una nuova vittoria, come nelle favole tutto è bene quel che finisce bene.

IL BRUTTO – Il Pecco Bagnaia del sabato, spento e arrabbiato. Senza una bussola, una mappa, nemmeno uno straccio di idea per ritrovare la strada. Semplicemente lento, come non si addice né a lui né alla Ducati. L’altra faccia della luna, quella che dovrebbe sempre rimanere nascosta.

IL CATTIVO – Brad Binder si è rivelato un mago della stecca, nel senso del biliardo. Una sponda su Marini, un’altra su Oliveira e ha mandato la sua KTM in buca, passando anche per due Long Lap. Abbastanza per arrivare davanti a Miller, che deve essere entrato in confusione con tutta quella geometria applicata al motociclismo.

LA DELUSIONE – Giovedì le telecamere erano tutte per lui e il suo trasferimento da Tokyo alla Romagna. Sabato e domenica hanno inquadrato le sue cadute e poi i microfoni sono rimasti spenti. Marc Marquez, nel fine settimana dell’addio, forse non voleva farsi rimpiangere troppo dalla Honda.

LA SORPRESA – Più che un box, quello della VR46 era un’infermeria: fra una regolazione alle sospensioni e una messa a punto alle spalle, Luca Marini e Marco Bezzecchi sono scappati dal sanatorio fino a salire sul podio sabato. Alcol e medicine non vanno d’accordo, ma per festeggiare (anche la pole di Marini) l’eccezione diventa regola.

LA CONFERMA – Anche se Maverick Vinales si è travestivo da cavaliere oscuro, l’Aprilia non si è trasformata nell’invincibile Batmobile. Sulla RS-GP c’è comunque abbastanza per vincere, ma lo spagnolo ancora non ci riesce. Manca sempre qualcosa, roba di decimi, forse centesimi, ma sarebbe ora di trovarli in fondo alle tasche.

L’ERRORE – Jorge Martin ha fatto un errore alla Bagnaia. La maledizione del leader del campionato si è abbattuto per lo spagnolo, leader della MotoGP per una sola notte. Il risveglio è stato brusco, ma la sua velocità non è scomparsa.

IL SORPASSO – In pista su Vinales, in classifica su Martin. Bagnaia avrebbe potuto accontentarsi con Jorge fuori dai giochi, ma quel sorpasso su Maverick valeva di più dei punti in classifica.

LA CURIOSITA’ – Non sono solo Bagnaia e Bezzecchi a patire la pressione, in Indonesia lo hanno fatto anche le gomme. Troppo bassa per quelle di Franco Morbidelli, Raul Fernandez, Aleix Espargarò e Marco Bezzecchi. Solo una tirata di orecchie, essendo la prima volta, dalla prossima si fa sul serio.

IO L’AVEVO DETTO – Pecco Bagnaia venerdì dopo essere stato escluso dall’ingresso in Q1: “era successo anche a Jerez, poi domenica avevo vinto”. Solo lui in quel momento credeva fosse possibile riuscirci anche a Mandalika.

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