Tu sei qui

SBK, Most: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Gomme che esplodono altre che non si trovano, strategie che saltano, azzardi e incidenti: un tranquillo weekend di paura in una pazza Most nel segno del Rosso

SBK: Most: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Era l’ultima tappa prima della pausa estiva e siamo convinti che gli appassionati non si siano certo annoiati a seguire l’appuntamento di Most. Tra incidenti, strategie sbagliate, gomme che si bucano e altre che non si trovano, la Superbike ha vissuto uno dei weekend più incandescenti da inizio stagione ad oggi.

Come se non bastasse il meteo ha dato un ulteriore aiuto complicando i piani di squadre e piloti. C’è chi si è dovuto leccare le ferite e chi ha invece azzardato trovando la fortuna sperata. Le derivate si congedano quindi così dalla sua prima parte di stagione dando appuntamento tra un mese a Magny-Cours per la ripartenza.  

IL BELLO – Erano mesi che non gustava la vittoria, ma finalmente è riuscito riscoprirne il sapore. Ne sa qualcosa Johnny Rea, che in Gara 1 a Most ha ritrovato quel successo che mancava dallo scorso novembre in Australia. Nel trionfo del sabato c’è tutta la classe e l’esperienza del Cannibale, la cui scelta intermedia lo ha portato sul gradino più alto del podio. Speriamo non sia l’unico di questa stagione sempre più tinta di Rosso.

IL BRUTTO – Lo scorso anno aveva vinto entrambe le gare in SSP, questa volta invece ha visto una sola volta il traguardo. Un fine settimana da dimenticare per Lorenzo Baldassarri, costretto a leccarsi le ferite al termine del weekend ceco. Ad oggi il marchigiano non è ancora riuscito a mandare quel segnale di cui ha bisogno e la sua sella per il 2024 inizia a scaldarsi. Le vacanze potrebbero essere l’occasione per staccare un attimo la spina e ripartire da settembre.

IL CATTIVO – Toprak stava facendo un qualcosa di veramente straordinario contro Alvaro Bautista domenica pomeriggio. Una Gara 2 da leone per il turco, che ha risposto colpo su colpo al leader del Mondiale tra staccate al limite e controsorpassi. Ci ha pensato però una foratura a fargli mandare in fumo i suoi piani.   

LA CONFERMA – Danilo Petrucci si sta cucendo sempre più su misura questa Ducati V4 e il round di Most ne è l’ennesima conferma. Su una pista mai vista l’alfiere Barni ha conquistato la bellezza di due podi. E pensare che fino a un paio di mesi fa sembrava pronto a salutare il Circus delle derivate. Bravo Petrux!

LA DELUSIONE – È stato il suo peggiore weekend da inizio stagione ad oggi. Stiamo parlando di Garrett Gerloff, fuori dai giochi sabato e pure domenica con la sua BMW. Lo statunitense aveva altre ambizioni in terra ceca, invece è andata come mai avrebbe voluto. Per fortuna arrivano le vacanze. 

L’ERRORE – Ci ha già pensato lui a cospargersi il capo di cenere. Quel lungo in Gara 2 ha pesato come un macigno per Axel Bassani, costretto a dare poi vita a una super rimonta che lo ha portato a un soffio dal podio. Molto probabilmente il portacolori Motocorsa non avrebbe vinto, ma di sicuro aveva tutte le carte in regola per arrivare attaccato a Bautista.

LA SORPRESA - Tarran Mackenzie e Midori Moriwaki se la ricorderanno a lungo la domenica di Most della SuperSport. Il britannico ha azzardato a rimanere in pista in Gara 2 sotto la pioggia e la scelta ha pagato. Un trionfo a lungo atteso e sognato per una Honda che ad inizio stagione nemmeno aveva l’omologazione. Le lacrime di Midori una volta tagliato il traguardo parlano da sole.    

IL SORPASSO – Bautista ne avrà anche sorpassati undici nella gara sprint, ma quello di Toprak su di lui in curva 1 in Gara 2 è da applausi. Da rivedere senza mai stancarsi.  

LA CURIOSITÀ – Bautista fa 40, Ducati 400: non c’era modo migliore per festeggiare  i successi di Alvaro e della Casa di Borgo Panigale nel mondo delle derivate di serie prima delle ferie.

IO L’AVEVO DETTO – Toprak sabato: “So che posso vincere entrambe le gare domenica”. Non aveva fatto i conti con le Pirelli.

 

Articoli che potrebbero interessarti