Tu sei qui

SBK, Bautista: “Il 10° tempo di Toprak? Sta facendo più fatica rispetto al 2022”

“Di solito è più forte di quanto non sia stato oggi, ma già in Indonesia si è dimostrato più lento dello scorso anno. La differenza tra me e le altre Ducati? Non hanno una moto equilibrata quanto la mia”

SBK: Bautista: “Il 10° tempo di Toprak? Sta facendo più fatica rispetto al 2022”

Cambia la pista ma non cambia la musica, perché in anche questo venerdì ad Assen è stata la Ducati di Alvaro Bautista a issarsi in cima alla lista dei tempi, attestandosi come il binomio da battere anche in questa prima trasferta europea del Mondiale Superbike: “Sono contento perché oggi ho avuto delle belle sensazioni. Solitamente, in passato, nella prima sessione del mattino mi capitava di non sentire il contatto con la gomma su questa pista, mentre oggi mi sono sentito bene sin dall’inizio - ha raccontato Alvaro a fine giornata - Certamente, il grip con la gomma non era fantastico, specialmente al posteriore, ma avevo comunque confidenza con la moto e sono riuscito a gestire l’assenza di aderenza”.

“Al mattino abbiamo usato la SC2 all’anteriore e la SC0 al posteriore per problemi di scorte, mentre al pomeriggio abbiamo montato la SC1, che è la gomma con cui mi trovo meglio di solito, e mi sono sentito meglio - ha aggiunto Bautista, spiegando nel dettaglio il lavoro svolto  - La sorpresa, però, è stata al posteriore, perché ho montato la B0800 (che sarebbe la SCX-A, ovvero la gomma super soft di sviluppo ndr.). Solitamente questa mescola offre più grip iniziale rispetto alla SC0 e dà più stabilità alla moto in uscita di curva. Invece oggi, non so come mai, offriva lo stesso grip della morbida e non aveva la stabilità extra che avevo avvertito in passato. È strano. Non so se abbiano avuto lo stesso problema anche gli altri piloti. Non abbiamo fatto modifiche sulla moto perché il feeling era buono, avevamo un buon ritmo e il passo era costante, ma il problema è che non posso andare più veloce, perché perdo il posteriore appena provo a forzare. Riesco a essere costante, ma non veloce. Abbiamo qualche idea da provare domani per cercare di guadagnare qualcosina”.

Nonostante un’aderenza non ottimale, il 38enne si è dimostrato imprendibile per i rivali, lasciando pensare di avere il ritmo per andare in fuga già in Gara 1.

“Non lo so. Non penso già a domani - ha chiosato Bautista, che più che sulla strategia di gara vuole concentrarsi sul migliorare le proprie sensazioni in sella - Voglio provare a risolvere il problema con il grip, anche perché il meteo per sabato non è chiaro. Un conto sono le prove e un altro la gara. Una parte del tracciato è stretta e ci sono più possibilità di contatti e tutto può succedere”.

Proprio l’arrivo della pioggia potrebbe cambiare le carte in tavola?

“Ho corso qui sul bagnato e il grip non è male, ma con la pioggia è sempre una lotteria - ha ricordato il ducatista - Puoi guidare sciolto e veloce e poi cadere all’improvviso. Devi stare sempre all’erta, avere un buon feeling con la moto e lasciare un margine d’errore. Se dovesse piovere, il lavoro di oggi non sarebbe di alcuna utilità e dovremo vedere. Dipenderà da diversi fattori, come la temperatura, la pista, e la quantità d’acqua, ma in ogni caso, mi sono sentito bene quando ho guidato questa moto sul bagnato”. 

Del resto, la Panigale V4R ha dimostrato di aver trovato la giusta finestra di utilizzo, mostrandosi competitiva sia con il freddo che con le alte temperature.

“Come ho detto nei test invernali, siamo migliorati molto con il freddo - ha confermato Bautista - Specialmente nel mio caso che, essendo leggero, non metto molto peso sulla gomma. Questa moto non è molto diversa da quella del 2022, ma ho avvertito subito un maggior supporto della gomma e anche oggi non ho avuto i problemi di  sensibilità con la gomma che avevo di solito”. 

Se il potenziale del Campione in carica non è in dubbio in nessuna condizione, più difficile da decifrare è quello degli avversari, a cominciare da Toprak Razgatlioglu. Primo degli inseguitori in classifica, il turco della Yamaha è sembrato più in difficoltà del previsto sul suolo olandese, dove ha chiuso il venerdì in decima posizione. Delle difficoltà che stupiscono Alvaro soltanto in parte.

Di solito è più forte di quanto sia stato oggi - ha ammesso il pilota spagnolo - D’altro canto, sembra che in questa stagione faccia un po’ fatica rispetto all’anno scorso. In Australia non era al top, mentre in Indonesia era veloce, ma meno dello scorso anno. Infatti, in gara, è stato più lento di quanto avesse fatto nel 2022. Anche nei test di Barcellona era smarrito e la sensazione, da fuori, è che la situazione sia la stessa anche qui”.

Per quanto riguarda le altre Ducati in pista, quale potrebbe essere il loro potenziale nel fine settimana di Assen?

“È difficile da dire. Ci sono delle volte in cui le altre Ducati mi stanno più vicine, e altre in cui non lo fanno - ha commentato Bautista - Io sto più o meno sempre sullo stesso livello, perché il mio set-up è accettabile in tutte le condizioni. Questa non è una moto facile. Ci sono delle volte in cui vai troppo veloce e altre in cui non funziona nulla, come abbiamo visto nel 2019, quindi credo che le regolazioni che usano gli altri ducatisti lo riflettano. Devono trovare una moto bilanciata. La mia lo è e quando confronto i dati con Michael capita che veda che va più forte di me in un settore e poi è più lento negli altri tre. Oppure Bassani è più rapido in un settore, ma era più lento nel precedente. Dovrebbero avere una moto equilibrata in tutto il giro, mentre loro hanno una moto che va molto forte o molto piano. Credo sia questa la grossa differenza tra le Ducati”.

Articoli che potrebbero interessarti