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MotoGP, Marquez: "mi sono scusato con Vinales, è al limite, ma nelle regole"

Marc: "Gli ho detto, ti capisco, anch'io nel passato mi sono arrabbiato". Maverick: "sono incazzato solo con me stesso, non sono stato abbastanza veloce"

MotoGP: Marquez:

Le Forche Caudine della Q1 sono una umiliazione per piloti veloci come Maverick Vinales e Marc Marquez. Semplicemente questi due non dovrebbero mai trovarsi lì ma, per motivi diversi, c’erano entrambi. Ed entrambi avevano una propria strategia. Quale fosse quella di Maverick, non lo sappiamo ma quella di Marc è apparsa chiara non appena in fondo alla pitlane si è acceso il semaforo verde, perché l’otto volte iridato ha messo subito la sua Honda RC213-V dietro alla Yamaha M1 del rivale nell’intento di farsi tirare.

Maverick però, dopo aver vistosamente fatto cenno a Marc di passare, e resosi conto che questi non ne aveva alcuna intenzione, ha percorso appena mezzo giro e, approfittando del raccordo dopo la Casanova, è rientrato ai box…ma solo per accorgersi che Marquez stava continuando a seguirlo. Una scena quasi comica. A Vinales a questo punto non è rimasto che tornare in pista, sempre con il pilota della Honda alle spalle, e tirare, cercando di scrollarselo di dosso.

E’ andata a finire come quasi sempre in questi casi: Marquez approfittando dei riferimento di Vinales è passato in Q2, mentre Vinales è stato superato anche da Aleix Espargarò. Chi si aspettava una scenata al rientro nei box del pilota della Yamaha è però rimasto deluso.

“Sono incazzato solo con me stesso - ha detto Maverick - perché non sono stato abbastanza veloce. Non voglio commentare il fatto: sono rientrato ai box: cos’altro avrei dovuto fare? Questo è tutto. Non credo che questo episodio mi condizionerà la gara, l’importante sarà avere una buona strategia e fare una buona partenza. Il mio team ha commentato? Bene, se il team ha detto qualcosa è il loro lavoro, io devo solo concentrarmi per domani”.

Successivamente è toccato a Marquez parlare.

“Ci siamo incrociati poco dopo e, ovviamente, mi sono scusato con lui - ha detto il pluriiridato - C che ho fatto non è stato completamente corretto. Gli ho detto che aveva ragione ad essere arrabbiato. E’ accaduto anche a me nel passato, ma siamo nelle regole, al limite. Ho dovuto usare questa strategia per dare il mio 200%: quasi alla fine della FP4 mi sono fermato, non stavo bene. Non sentivo la moto. Abbiamo visto che fra i piloti in pista c’era Vinales ed abbiamo deciso di seguirlo. Non ho scelto Maverick per qualche motivo, avrebbe potuto essere chiunque altro…”.

Quanto è accaduto spiega al meglio il carattere di Marc: un pilota che non si da mai per vinto. Anche ora che i suoi problemi sono evidenti.

“Rispetto a ieri mi sento meglio, ma nel pomeriggio mi sono reso conto che avevo meno forza nei cambi di direzione. La spalla mi fa male ed ora il dolore si è irradiato al collo. L’intera zona attorno alla spalla è peggiorata per lo sforzo. Ho provato a scherzare con Maverick: domani mi passerai, gli ho detto, io devo solo finire la gara, anche 14°, non importa. E’ un duro processo mentale, ma devo farlo”.

La stampa spagnola ha paventato addirittura un possibile stop prima del GP di Barcellona.

“Non mi sono spiegato bene - ha però puntualizzato Marc - io mi riferivo a situazioni precedenti, a Jerez, a Portimao, perché quando si perde forza si perde il controllo e si può essere costretti a fermarsi. Per il momento però non siamo a questo punto. Qui e a Barcellona è particolarmente difficile per il braccio destro: i cambi di direzione, ed il curvone a destra al Montmelò, sono impegnativi per questo braccio. Se vai più veloce ti stanchi ovviamente di più, però non volevo dire che mi fermerò. Mi sto piano piano riadattando alla posizione sulla moto”.

I problemi fisici, ora evidenti, sono maggiori del previsto.

“Il braccio destro va meglio, ma certi movimenti non posso ancora farli e stiamo cercando di capire perché. Non è un problema legato alla frattura dell’omero, la frattura sta bene, ma tutta la zona è stanca ed irritata. Mi piacerebbe stare davanti, ma con questa limitazione l’unica soluzione per migliorare, in questa situazione, è stata quella che ho adottato: seguire Maverick. Addirittura non speravo di passare in Q2, solo di migliorare. Non è stata la cosa migliore da fare, non mi è piaciuto, ma dovevo fare il massimo. E credeteci, stare in questa situazione non mi piace”.

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