Tu sei qui

MotoGP, India: "L'omologazione del Buddh Circuit il giorno prima del Gran Premio"

Tome Alfonso, responsabile della sicurezza per la FIM, ha chiesto molti lavori su vie di fuga e cordoli per migliorare la sicurezza, ma non sono ancora stati terminati

MotoGP: India:

Poco più di un mese e la MotoGP arriverà per la prima volta nella sua storia in India. La pista che terrà a battesimo il motomondiale sarà il Buddh Circuit, che si trova a poco più di 50 chilometri da Nuova Delhi. Il tracciato aveva ospitato dal 2011 al 2013 la Formula 1, prima di essere praticamente abbandonato. Logico che quindi necessitasse di qualche lavoro per adeguarsi agli standard di sicurezza della MotoGP.

Tome Alfonso, responsabile della sicurezza per la FIM, li ha illustrati in dettaglio sulle pagine di motogp.com: “la prima visita in India risale a novembre - ha spiegato - Eravamo già abbastanza preparati, ma quando si è sul posto si vedono sempre più cose. Inizialmente l'attenzione principale va sempre sulle vie di fuga. In generale, abbiamo chiesto di ridurre la quantità di asfalto e di aumentare la ghiaia in vari punti, in particolare nelle curve 1, 2, 3, 4, 5, 7, 13 e 14.

Non sono stati gli unici lavori ad avere interessato il tracciato.

Abbiamo inoltre concordato ulteriori modifiche alle curve 3, 13 e 14, dove abbiamo lavorato a stretto contatto con il circuito per modificare la pista al fine di massimizzare le vie di fuga - ha continuato Alfonso - Abbiamo anche introdotto dispositivi di protezione omologati, sia air fence sia barriere in schiuma, a seconda dei possibili angoli di impatto. In seguito abbiamo lavorato un po' sui cordoli, perché alcuni di essi erano più mirati alle gare automobilistiche, quindi per noi erano un po' troppo aggressivi, e poi abbiamo fatto qualche messa a punto. Il tracciato è sostanzialmente lo stesso di prima, con piccole modifiche”.

Quindi è tutto a posto per l’arrivo dei piloti del motomondiale? Sulla carta sì, ma in pratica no perché manca ancora l’omologazione ufficiale da parte della FIM. 

“Anche se i lavori devono essere prima completati, l'approvazione ufficiale definitiva viene data solo il giorno prima dell'inizio del GP” ha specificato il responsabile della sicurezza.

Un bell’azzardo perché cosa accadrebbe se ci fossero delle mancanze? Si manderebbero piloti e squadre in hotel o si chiuderebbe un occhio? La domanda è provocatoria, ma visto il tempismo per la necessaria omologazione anche del tutto legittima.

Articoli che potrebbero interessarti