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MotoGP, Binder: “Avevo tutto per battere Martin, ma non ho messo insieme i pezzi”

“L’obiettivo era vincere o niente. Ho dato tutto quello che potevo, ma Jorge ha fatto un lavoro incredibile e nel finale ho avuto un calo di gomme, sono andato un po’ largo e ho toccato il verde”

MotoGP: Binder: “Avevo tutto per battere Martin, ma non ho messo insieme i pezzi”

Il secondo posto conquistato ieri nella Sprint Race di Buriram ha aumentato la fame di vittoria di Brad Binder, che ha lottato come un leone per conquistare il suo primo successo stagionale sulla lunga distanza. Un obiettivo sfiorato da sudafricano nei 26 giri della gara thailandese, in cui si è dovuto arrendere a un Jorge Martin tornato in stato di grazia. Accontentandosi di una piazza d’onore trasformata in un terzo posto da un errore all’ultimo giro. Una “pizzicata” al verde, proprio come quelle che ad Assen avevano privato il portacolori del team Red Bull KTM factory Racing di due terzi posti.

Volevo davvero vincere, e ho dato tutto quello che potevo per riuscirci, perché l’obiettivo era vincere o niente - ha raccontato Brad a fine gara - Jorge ha fatto un lavoro incredibile e io ho fatto il possibile per restare dietro di lui e salvaguardare le gomme, ma nel momento in cui l’ho superato ho realizzato che le mie gomme si stavano degradando. Ho sentito la moto pompare in rettilineo, stavo perdendo aderenza al posteriore e avevo delle forti vibrazioni e ho capito che avrei dovuto essere intelligente e cercare di sopravvivere e lottare con tutto ciò che avevo”.

Persa la leadership della corsa, il 28enne ha provato fino all’ultimo a tornare davanti, ma non è bastato per battere Martin e agguantare il successo.

“Nell’ultimo giro ero vicinissimo e volevo provare a mettere le ruote della mia KTM davanti alle sue, ma avevo più problemi rispetto al giro precedente. Ho provato a frenare più tardi in Curva 4, ma quando ho aperto il gas sono andato un pochino largo e ho toccato il verde - ha spiegato Binder - Non è mai bello perdere una posizione, ma sono ancora sul podio. Alla fine ho dato tutto e non posso lamentarmi”.

Essere declassati di un gradino non è certo l’ideale, ma l’alfiere della KTM non si rammarica più di tanto per l’occasione persa, preferendo concentrarsi sugli aspetti positivi della giornata.

“Ho fatto tutta la gara a tre o quattro decimi da Jorge, quindi ho cotto un po’ la gomma anteriore, ma credo che la squadra abbia fatto davvero un buon lavoro con la pressione, perché non era terribile, anche se, ovviamente, avevo la sensazione di avere meno grip e questo rende più difficile superare e tutto un po’ più al limite - ha osservato il sudafricano - Sapevo dai giri precedenti che avrei avuto l’occasione migliore nel primo settore, dove avevo qualcosa in più. Ci ho provato e ho toccato il verde. Probabilmente non era destino oggi, ma ciò che mi rende felice è il fatto che, anche se le cose non sono andate perfettamente in gara, mi sono reso conto che abbiamo dei grandi punti di forza, quando riesco a sfruttarli. Se riuscissimo a migliorare i nostri punti deboli credo che potremmo far bene”.

Nonostante qualche alto e basso in stagione, la KTM RC16 si è mostrata competitiva su ogni tipo di tracciato. Inclusa una pista con staccate violente come quella di Buriram.

La nostra moto va meglio su i circuiti veloci dove si può scorrere un po’ di più, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro e la KTM frena sicuramente molto meglio rispetto al fine settimana precedente” ha chiosato Brad, che ha reso merito alla sua performance e alla gara del vincitore: “Onestamente avevamo tutto ciò che serviva per battere Martin, ma non sono riuscito a mettere insieme tutti i pezzetti. Lui ha fatto una gara migliore. È riuscito a tenere il passo, a preservare le gomme e mi ha risposto in maniera incredibile al mio sorpasso. La prossima volta cercherò di rendergli la vita più difficile”.

Pur essendo ormai matematicamente escluso dalla lotta per il Mondiale, il maggiore dei fratelli Binder non si è voluto sbilanciare sul favorito per il titolo.

È difficile scegliere fra Bagnaia e Martin in questo momento, erano vicinissimi oggi - ha affermato - Sembra che Jorge sia quello che riesce a coglie le vittorie in questo momento, ma Pecco ha grande esperienza ed è un pilota molto intelligente. Credo ci aspetti un bello spettacolo da qui a fine stagione”.

 

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