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MotoGP, Brad Binder: “Quando ho capito l’errore mi sono dato dell'idiota"

“Inizialmente non me ne ero accorto e nemmmeno lo immaginavo, poi quando Aleix ha indicato il verde e le telecamere mi riprendevano ho pensato non fosse un buon segno"

MotoGP: Brad Binder: “Quando ho capito l’errore mi sono dato dell'idiota

Brad Binder ci è ricascato un’altra volta nel giro di nemmeno 24 ore. Dopo aver pizzicato ieri il verde nella gara sprint, il portacolori KTM ha commesso quest’oggi lo stesso identico errore, perdendo il podio. Il terzo posto va quindi a favore dell’Aprilia di Aleix Espargarò e a lui non resta che la medaglia di legno.

Ciononostante il bicchiere è mezzo pieno per il sudafricano, protagonista di un weekend comunque solido e costante.

“Quest’oggi ho deciso di utilizzare la soft – ha spiegato – all’inizio ho avuto un po’ di paura, perché la pista era abbastanza scivolosa, ma giro dopo giro sono riuscito ad avere sempre più fiducia. Ho cercato di gestire al meglio lo pneumatico, ma nel finale c’è stato un forte consumo. Peccato, perché in gara siamo riusciti a fare passi avanti importanti, ma la gestione delle gomme resta un nostro punto debole”.

Brad spiega poi l’errore.
Inizialmente non me ne ero accorto. Poi, quando Aleix ha indicato il verde durante il giro di rientro e le telecamere mi riprendevano ho capito non fosse un buon segno. Una volta arrivato al box ho poi visto l’errore e la penalità”.

Il rammarico è grande da parte sua.
Chiedo scusa a tutto il mio team per quell’errore nel finale - il suo mea culpa - Sono veramente dispiaciuto, perché abbiamo buttato via due podi. Dispiace davvero tanto, ma le regole sono regole e c’è poco da fare. Il quarto posto non è male come risultato, ma il podio sarebbe stato sicuramente meglio”.

A Binder non resta che voltare pagina.
Ho lavorato veramente tanto questo weekend con la squadra e mi dà fastidio aver commesso per due volte lo stesso tipo di errore. Quando l’ho visto mi sono dato dello scemo. Peccato, resta comunque la soddisfazione per il lavoro svolto e la crescita. Di sicuro questa è la miglior moto che ho avuto in questi anni, ma dobbiamo trovare qualcosa per compiere un ulteriore passo avanti nella seconda parte di stagione. Le Ducati sono state forti, soprattutto nelle curve da prima marcia e quelle strette, perché lavorano molto bene col posteriore. Hanno infatti una grande spinta. Ciononostante non abbiamo fatto un grandissimo, weekend, perché venerdì eravamo nella merda, ma siamo riusciti a crescere tantissimo anche se alla fine sono stato un idiota”    

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