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Coronavirus: Honda chiude due stabilimenti in Cina

La Casa di Tokyo ferma la produzione la produzione negli impianti di Taicang e Tianjin fino al 9 febbraio

Moto - News: Coronavirus: Honda chiude due stabilimenti in Cina

Il Coronavirus continua a bloccare la Cina, e la psicosi del virus impazza in tutto il mondo.

Con quasi 8.000 casi confermati, di cui i primi anche in Europa e Stati Uniti, l’apprensione è tanta. E forse i rimedi posti dalla Cina, che ha isolato la città di Wuhan, epicentro dell’epidemia, e spiegato l’esercito non convincono totalmente gli osservatori occidentali.

Per questo Honda ha scelto di seguire le richieste del Governo Cinese e fermare la produzione nel paese.

La decisione

Nonostante gli impianti non si trovino nelle vicinanze di Wuhan, Honda Motor Company ha deciso di fermare la produzione fino al 9 febbraio prossimo, in attesa di capire l’evoluzione dell’epidemia.

I due stabilimenti, situati a Tianjin e Taicang, erano già chiusi per permettere i festeggiamenti del Capodanno cinese, ma la decisione aziendale di prolungare lo stop alle macchine è maturata dopo la prima ondata di vittime del virus.

I numeri della scelta

I due stabilimenti, gestiti dalla filiale Sundiro Honda Motorcycle Company di Shangai, producono rispettivamente 350.000 e 500.000 unità ogni anno, rappresentando il 40% della produttività della Casa dell’Ala in Cina.

Diversa la situazione per il comparto Auto del marchio, che proprio a Wuhan ha 3 stabilimenti che producono oltre 60.000 veicoli l’anno. Visto il blocco totale della città non c’è alcuna data per la riapertura degli impianti.

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