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SBK, Davies vince, gentleman Rea regala a Sykes il secondo posto

Undicesima vittoria per il gallese della Ducati che, nonostante il record di successi, resta terzo in classifica. Decisivo il gesto di Rea

Davies vince, gentleman Rea regala a Sykes il secondo posto

Ultima gara della stagione divisa in due frazioni, dopo la bandiera rossa esposta al decimo giro, quando la Kawasaki di Al Sulaiti ha deciso di prendere fuoco in pieno rettilineo e regalare al padrone di casa un discreto spavento e una bella rosolata al suo fondoschiena. Fino a quel momento, Davies era al comando davanti a Sykes e Guintoli, mentre Rea navigava molto più indietro dopo un errore all’inizio del secondo giro.

Dopo il secondo start Davies è partito in testa ed ha vinto la sua undicesima gara stagionale, senza essere effettivamente infastidito dagli avversari; Rea, in gran rimonta, ha provato a raggiungere il gallese della Ducati ma, quando si è accorto di non potercela fare, ha deciso di rallentare e di far passare il compagno di squadra Tom Sykes che, con questo secondo posto, si conferma vice campione del Mondo SBK.

Questo gesto di Rea è quasi incredibile: per tutta la stagione il nordirlandese ha disprezzato ed umiliato Sykes ma, con l’abbraccio spontaneo e reciproco dopo la bandiera a scacchi, la pace tra i due sembra ormai fatta. Dopo i tre britannici, dominatori assoluti di tutta la stagione, bella gara di Guintoli, bellissima di Leon Haslam e il migliore italiano in Qatar è stato Raffaele De Rosa con la BMW Althea, Lorenzo Savadori ha chiuso dodicesimo.

Facendo quattro conti, però, i numeri parlano chiaro: Davies ha conquistato il numero più alto di vittorie, 11, come nessun altro: “che manovra meravigliosa quella di Rea per Tom… va bene lo stesso, oggi sono contento per questo mio record e lo prometto, il prossimo anno tenterò di ripetere gli stessi risultati”.

Per arrivare a questi risultati, Davies ha svolto dei test decisivi in estate e lo aveva detto subito: “ora la Panigale mi è cucita addosso” e come gli si può dare torto? Il dominio di Davies non ha offuscato troppo, tuttavia, le vittorie del team Kawasaki che resta ancora quello da battere, avendo due piloti completi e sempre nelle prime posizioni. Il forfait di Davide Giugliano non ha portato fieno in cascina al team Aruba e chissà cosa starà pensando Marco Melandri… sarà un inverno breve ed intenso.

Classifica: Rea 498, Sykes 447, Davies 445

LA CRONACA- Rea parte dalla pole ma Davies prova ad infilarsi subito al comando, Rea resiste, Guintoli è grintoso in terza posizione, Sykes è quarto, prima di Fores e Camier. Un contatto tra Lowes e Savadori vede i due piloti andare nelle vie di fuga senza cadere, ma rientrano nelle ultime posizioni.

Errore di Rea alla staccata dopo il rettifilo dei box… il campione va lungo e perde molte posizioni, lasciando il comando delle operazioni a Davies, seguito da Guintoli e Sykes; proprio quest’ultimo salta il francese e si mette alla caccia del pilota Ducati, non distante dal britannico. Incredibile quinta posizione per Leon Haslam con la ZX10R del team Pedercini, dopo “Pocket rocket” un ottimo Raffaele De Rosa con la BMW Althea; De Angelis con la RSV4 Iodaracing precede Torres e Camier.

Dopo alcuni giri Davies ha già accumulato un bel vantaggio nei confronti del primo degli inseguitori, Tom Sykes, ancora in lotta con Guintoli. Bravissimo Xavi Fores con la Panigale del team Barni, Haslam è ancora in quinta posizione, tallonato da De Rosa. Più indietro Rea è undicesimo, alle spalle di Van Der Mark con la Honda Ten Kate. Hayden, partito dalla corsia dei box, si trova in diciannovesima posizione.

Apparentemente cristallizzate le prime tre posizioni, i duelli interessanti si vedono a centro gruppo, dove Torres, Haslam, Camier, De Angelis e De Rosa lottano con il coltello tra i denti per aggiudicarsi una buona quinta posizione, Van Der Mark e Rea si trovano in nona e decima piazza.

A 10 giri dalla fine, bandiera rossa: la Kawasaki di Al Sulaiti prende fuoco in pieno rettilineo, perdendo olio e bruciando le chiappe al pilota padrone di casa, non molto contento di aver fatto da palla di fuoco a 300 chilometri orari. Tutti i protagonisti rientrano ai box.

Prima del secondo start viene portata via la MV di Leon Camier che è costretto a partire dalla corsia box; scattano i piloti per la seconda volta, il più veloce è Davies, seguito da Sykes e Haslam. Rea si picchia con due o tre avversari, De Angelis si ritira.

Rea si mangia Guintoli e si mette in caccia di Fores e Haslam e li supera con grande decisione ed è già in terza posizione, dopo Davies e Sykes.

Al secondo dei 10 giri rimasti i tempi sul giro sono simili a quelli registrati nelle qualifiche, Davies è in prima posizione, ma Sykes e Rea stanno arrivando; quarto è Leon Haslam, dopo il pilota di Pedercini ci sono Guintoli e De Rosa. Savadori si trova in undicesima posizione, dopo Torres e prima di Lowes.

Grandi fumate dalla Pirelli posteriore della ZX10R di Rea, il nordirlandese sta rischiando, nel tentativo di saltare il compagno di squadra; ma il vero obbiettivo del numero 1 è il numero 7 con la moto rossa in prima posizione.

Rea supera Sykes, si mette in seconda posizione e tenta subito di andare a prendere Davies; mancano circa 5 giri e il Campione del Mondo deve recuperare un secondo e due decimi dal pilota Ducati.

Davies perde metri preziosi, Rea sta arrivando, Sykes è ormai fuori dai giochi per la vittoria; Guintoli si trova in quarta posizione, dopo il francese il bravissimo De Rosa, oggi wild card e migliore delle BMW in pista.

Penultimo giro di gara, Rea è ormai a pochi centimetri da Davies, sta solo capendo dove poter attaccare il rivale e mettersi in prima posizione… il pilota Kawasaki sta guidando in modalità da qualifica, con la moto che si imbarca e si intraversa da tutte le parti.

Ultimo passaggio, Rea non riesce ad acchiappare Davies e che fa? Attende Sykes alle sue spalle, lo fa passare per regalare al compagno di squadra punti molto utili che confermano Tom vicecampione del Mondo 2016.

 

 

 

 

 

 

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