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Rossi all'Estoril voleva una cosa sola, la vittoria. Era chiaro a tutti e a lui per primo, ma ancora una volta sulla strada del pesarese si è parata la faccia impudente di Jorge Lorenzo, che aveva illuso il nove volte campione del mondo con la sua partenza prudente.
Mentre Vale, infatti, cercava di mettere strada tra se e il resto dei (pochi) piloti della Motogp, Lorenzo stava prendendo le misure con la sua Yamaha sull'asfalto ancora chiazzato d'acqua dell'Estoril.
Una volta capito che la M1 numero 99 aveva la giusta aderenza, Lorenzo ha messo quella marcia in più che sul circuito dell'Estoril ha dal 2008. Una volta passato Rossi con una staccata lievemente cattiva - "Mi ha un po' stretto - ha detto Rossi - ma sono le corse, va bene così" - Lorenzo ha fatto quello che aveva fatto vedere in prova, mettendo sul tavolo un passo migliore di tutti quelli della sua classe.
"Rispetto all'anno scorso - afferma Rossi - dove avevamo fatto abbastanza schifo, sono molto contento, sia per come è andato il week end sia per la gara. Adesso sappiamo che via dobbiamo seguire e a Valencia proveremo a fare meglio".
Guardando alla gara e nello specifico all'ennesima caduta dell'australiano Casey Stoner con la Ducati, forse Valentino dovrebbe preoccuparsi, pensando alla sua nuova avventura.
"Io non so cosa potrei fare perchè la moto non l'ho ancora provata. Però Stoner mi sembra comunque un pilota da tutto o niente. Anche in Australia i primi giri ha tirato come oggi, ci ha dato un anno di distacco e gli è andata bene. In Giappone è andata bene e ha vinto, ma in Malaysia è finito a terra. Se la moto ha particolari problemi non lo so. So che le Yamaha sono state le migliori moto, anche se c'è da dire che Stoner è caduto e che Pedrosa non era al 100%. Credo che si dovremmo lavorare con la Ducati".
La prossima sarà l'ultima settimana da pilota Yamaha in pista, anche se il contratto con la casa giapponese scadrà effettivamente a fine 2010.
"Adesso inizia per me una settimana molto importante sia perchè Valencia è una delle piste storicamente a me non favorite e quindi voglio vedere se riesco ad essere competitivo come lo sono stato qui e magari fare un po' meglio. Poi martedì e mercoledì ci saranno i test e finalmente potrò provare la Ducati".
Come già detto a Brno, Rossi lascierà una moto che è stata come una fidanzata per tanti anni, ci sarà da ricominciare da capo.
"Sono già al livello successivo - ride Vale - prima ero arrabbiato per la fine del rapporto. Sai, quando ci rimani male e ti scambi messaggi cattivi con il telefonino, eravamo così. Ora siamo già amici e ci diciamo, mah si dai andiamo a fare un aperitivo, ci salutiamo, possiamo parlare di tante cose. Ormai è già scattato qualcosa per l'altra - la Ducati - e non mi commuoverò a Valencia lasciando la Yamaha".
Comunque, i fatti vedono la Yamaha come una moto molto bilanciata e dopo il titolo di Lorenzo sempre la migliore come lo era stato lo scorso anno dopo le vittorie di Rossi.
"Certo ma anche la Honda lo ero quando sono andato via... Qui adesso le moto si livellano tanto, perchè nelle ultime gare la Yamaha non è stata tanto in palla, quindi sono molto molto simili le performace delle moto, la Yamaha sicuramente è la più costante tra una pista e l'altra".
Il cambio dei regolamenti del 2012, quando arriveranno i motori 1000cc al posto degli 800 di adesso, non fanno pensare a molto lavoro di sviluppo per il prossimo anno da parte delle case.
"Non si lavorerà tanto, almeno, sono sicuro che non lo faranno in Yamaha".
Lorenzo comunque rimane un avversario duro, forse il più forte psicologicamente che Rossi abbia mai incontrato.
"Di testa sicuramente non lo so. Ma è innegabile la sua velocità e la sua rapidità nell'andare bene più o meno in tutte le piste e in tutte le condizioni, su quello è molto forte. Reagisce meglio anche perchè è giovane, ci mancherebbe altro".
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