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Lorenzo accusa la Dorna di parteggiare per Marquez


jorge-lorenzoE' iniziato con una polemica il Gran Premio di Argentina. La scintilla un video di MotoGP.com nel quale, indebitamente, la Dorna organizzatrice del campionato, sembrava prendere un po' troppo le parti del campione del mondo in carica, Marc Marquez.

In realtà si trattava semplicemente di un pezzo, montato dopo lo sfortunato GP del Texas, nel quale si metteva a confronto il magnifico momento di Marc contrapposto a quello, difficile, di Jorge. Dunque fortune e sfortune dei due piloti che sono, in ogni caso, il fulcro sul quale attualmente poggia il motomondiale. Questo video, comunque, non è andato giù a Lorenzo, o alla Yamaha tanto che è stato rimosso dal sito ufficiale del campionato.

Un precedente grave visto che normalmente MotoGP.com è più un house organ che un sito di informazione. La spiegazione più credibile è che gli uomini della Dorna, più realisti del re, influenzati dal clima che si respira in seno alla società organizzatrice del mondiale FIM, dove Marc Marquez è visto un po' come il salvatore dell'audience televisiva ed il nuovo Valentino Rossi, si siano fatti prendere un po' dall'entusiasmo.

Probabilmente Carmelo Ezpeleta, che è tutt'altro che uno sprovveduto, se avesse potuto vedere il video prima della sua pubblicazione non avrebbe dato l'OK, ma si sà, chi è abituato a presentarsi al cospetto del capo in ginocchio sui ceci, cede facilmente alla tentazione di omaggiarlo. Errore grave, in questo caso, perché Lorenzo, che durante tutto l'inverno si è lamentato delle gomme accusando la Bridgestone di favorire la Honda, e poi con la Yamaha cercando di spingerla (inutilmente) sul cammino della Ducati, provando a fargli abbracciare la 'Open', non è stato zitto.

Da qui il macchine indietro tutta della Dorna. Ancora una volta, come dubitarne, spicca la mancanza di un organo di controllo (dovrebbe essere la FIM), il cui compito, appunto, dovrebbe essere quello di armonizzare le decisioni degli organizzatori - tecniche e mediatiche - evitando che favoriscano questo o quello. Una mera illusione, ovviamente.

Non possono non tornare alla mente, in questo momento, le parole di accusa di Casey Stoner, che mise un punto sulla sua carriera iridata accusando proprio la Dorna di favorire un suo rivale, in quel caso Rossi.

Se, ora, Jorge Lorenzo avverte lo stesso disagio è un segnale grave per il campionato che fra regolamenti modificati 'ad hoc', per far correre subito Marquez nel 2013 con un team ufficiale per esempio, ed interventi dell'ultima ora, la modifica del regolamento Open dopo la decisione della Ducati di abbracciarlo, sta sicuramente perdendo in credibilità.

Qualcosa che sicuramente il motociclismo in un momento difficile del mercato non può permettersi. Ma le Case, che corrono per vincere sì, ma anche per vendere, cosa fanno?

La risposta è: niente. La MSMA è una stupida associazione nella quale si perde tempo dietro ad assurdi machiavellismi tecnici, dimenticando che un regolamento è sempre una espressione politica, mai tecnica, e dovrebbe guardare al disegno generale, al futuro, del motociclismo, non certo a ciò che c'è dietro l'angolo.

Purtroppo in questo momento la gestione politica della più alta espressione del motociclismo agonistico è prossima allo zero. Tutto è azzerato sulla (supposta) emergenza economica. Ciò che conta è il fatturato, niente altro. E la gestione 'divide et impera' delle squadre è la diretta conseguenza.

Inutile è anche ormai addirittura l'esistenza dell'IRRTA, una volta (flebile) voce delle squadre, oggi semplice polizia municipale del paddock finanziata dalla Dorna. Nel complesso, dunque, una situazione di coma profondo delle istituzioni, dei team e degli stessi manager (?) da cui disperiamo che la MotoGP possa mai risollevarsi.

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