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SBK, Portimao: ultimo appello prima di volare a Phillip Island

Domenica e lunedì tornano nuovamente in pista le derivate, Ducati a caccia del riscatto, Honda al debutto con l'elettronica Magneti Marelli

SBK: Portimao: ultimo appello prima di volare a Phillip Island

Settimana no-stop per le derivate, che da Jerez si trasferiscono a Portimao, dove andrà in scena il secondo test del nuovo anno. Il sipario sulla due giorni si alzerà domani e l’appuntamento portoghese sarà l’ultima occasione per affilare le armi prima di spedire tutto il materiale tecnico in Australia per l’inizio del Mondiale.

Presenti all’appello come sempre le Kawasaki di Johnny Rea e  Tom Sykes, che tanto per cambiare hanno fatto da padroni nella precedente uscita in Spagna, confermandosi prima della classe. Nonostante la riduzione di ben 900 giri al motore, la ZX-10RR rimane sempre il punto riferimento. Un grattacapo non da poco per chi sperava di vedere stravolto il copione e invece tutto è rimasto invariato.

Le novità regolamentari rischiano di penalizzare le Ducati, costrette a rincorrere nel test di martedì e mercoledì. I distacchi sono pesanti, ma Melandri ha voluto cercare di rassicurare, sottolineando che il lavoro di Jerez si è concentrato sull’utilizzo della gomma da gara. Per quanto riguarda il motore ci si aspetta qualche novità. Dall’altra parte del box Chaz Davies deve invece fare i conti le condizioni fisiche non al top, in seguito alla caduta dello scorso novembre, anche se il gallese preferisce mantenere il morale alto.

Al via della stagione manca poco meno di un mese e Honda ci ha tenuto a lanciare un messaggio ben chiaro alla concorrenza. Il quarto crono fatto segnare da Leon Camier il mercoledì è un segnale da non sottovalutare, che conferma la crescita della Fireblade. Come se non bastasse, in Portogallo c’è poi grande attesa per vedere la moto giapponese sfoggiare finalmente l’elettronica Magneti Marelli. L’appuntamento doveva essere per martedì, invece il team Ten Kate ha preferito rimandare.

In azione a Portimao anche le Yamaha di van der Mark e Lowes, verso cui non mancano le attese in questo 2018, in particolare viste le novità tecniche. A Jerez i due hanno però dovuto fare i conti con il sorprendente terzo crono del collaudatore Niccolò Canepa, siamo convinti che questa volta punteranno a ristabilire le gerarchie. E che dire poi della BMW di Loris Baz, con cui sta prendendo sempre più fiducia, così come la MV Agusta dello spagnolo Jordi Torres, chiamato a un compito non facile con la Casa di Schiranna.

Tra i protagonisti della due giorni portoghese anche Xavi Forés, assente martedì e mercoledì a Jerez, stesso discorso per lo statunitense PJ Jacobsen, al debutto con la Fireblade SP2 nel team Triple M. 

In tutto saranno dieci i team impegnati sul tracciato portoghese, tra cui spiccano le Aprilia di Laverty e Savadori, così come la Kawasaki Puccetti del turco Toprak Razgatlioglu e la Yamaha del team Guandalini affidata a Ondrej Jezek.     

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