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Poker Ducati a Le Mans: Marquez taglia la testa al toro dei dubbi

PHOTOGALLERY DEL SORPASSO Martin ruba ancora punti a Bagnaia, Marquez fa il...Marquez e brucia Pecco in volata partendo dalla 13esima casella. Bastianini sempre velocissimo ma spreca. Per Gigi Dall'Igna si prospetta un mese difficile. Uno o forse due fenomeni potrebbero passare al nemico

Poker Ducati a Le Mans: Marquez taglia la testa al toro dei dubbi

Il rischio, ora, per Ducati che a Le Mans ha piazzato quattro piloti nelle prime quattro posizioni - Martin, Marquez, Bagnaia, Bastianini - è quello che Jorge se lo prenda di forza quel posto nel team ufficiale al quale anela.

Sarebbe un incubo, infatti, per la Rossa bolognese ed il suo sponsor cinese Lenovo vedere Martinetor andarsene con il numero uno sulla carenatura. Dove? Beh, a questo punto sia KTM che Aprilia sarebbero felice di vederselo cadere fra le braccia.

Del resto le prossime due gare, Barcellona ed il Mugello, che possono dire in più di quanto dimostrato dalle prime cinque?
Martin è velocissimo, e si merita sicuramente il box accanto a quello di Pecco: Marquez è…Marquez e in Francia ha solamente confermato di essere quello di un tempo, qualora qualcuno avesse ancora qualche dubbio.

Bastianini invece è velocissimo, ma solo nella seconda metà dei Gran Premi, come se avesse bisogno di scaldarsi prima di dare il massimo, ma al momento fa la figura di un vaso di coccio fra due vasi di ferro.

Il problema, a questo punto, è solo chi la Ducati vorrà avere come avversario il prossimo anno. Perché entrambi questi due campioni, Jorge e Marc, meritano sicuramente la moto ufficiale, che poi Martin già ce l’ha: sarebbe solo una investitura, la sua, mentre Marquez ha dimostrato ampiamente in appena cinque gare di meritarsi il trattamento che ha sempre avuto: quello che si riserva ai fenomeni.

Perché avrà pure quattro anni più del campione del mondo - quattro anni, eh, mica 10! - ma insomma per il momento Marc non sembra soffrirli. Sì, la sua sua colpa è quella di non essere nato nel vivaio della Ducati, ma se è capace ancora di tirare fuori gare come questo Gran Premio di Francia, altro che Marquez meno qualche cosa! L’ordalia di due anni di top e quattro operazioni non sembrano averlo rallentato.

Eppure…eppure ha ragione il collega Emilio Perez de Rozas quando su El Periodico, vaticina l’arrivo di Marquez in KTM al fine di formare un dream team al fianco di Pedro Acosta.

Al momento, infatti, con la Ducati così drammaticamente vincente, ha sicuramente più bisogno la casa di Mattighofen di assicurarsi Magic Marc. Se a questo, poi, aggiungiamo che entrambi hanno dalla loro parte lo storico sponsor Red Bull e che per di più Marc ha al suo fianco Jimmi Martinez, attualmente il suo manager, ex Head of Motorsport Marketing del bibitaro austriaco, beh 1+1 fa sicuramente due.

C’è poi il discorso ingaggio: se quest’anno Marc ha fatto all in per dimostrare di essere ancora competitivo, ed ha vinto la mano, difficile che nel futuro, e parliamo di un contratto biennale, il fenomeno di Cervera si accontenti di bruscolini.

E’ vero, Marquez non ha bisogno di denaro, ma come ci diceva nel passato Max Biaggi un pilota pesa il desiderio di una casa di averti quanto è disposta ad investire.

C’è un ultima cosa da dire, ma la risposta ce l’ha data proprio l’otto volte iridato a gara conclusa: “nel 2025 non mi importa la marca od il colore, voglio avere l’ultima evoluzione della moto in campo, perché se vuoi lottare per il mondiale, hai più possibilità di riuscirci”.

E questo…taglia la testa al toro. Ma non vedeteci un doppio senso.

Photogallery ©Gigi Soldano PhotoMilagro

 


 

 

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