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Che prima o poi sarebbe tornato competitivo lo credevano e lo immaginavano più o meno tutti. Con otto titoli iridati nel curriculum personale Marc Marquez non poteva aver perso all'improvviso l'innegabile talento, e anche se le cadute continuano a caratterizzarlo, dopo aver salutato la Honda per salire sulla Ducati ha recuperato quella fame di risultati e quella sfrontatezza che hanno contribuito a creare il suo personaggio.
Già a Jerez il campione di Cervera era riuscito a mettersi in luce, ma a Le Mans ha davvero alzato l'asticella partendo 13esimo e concludendo in seconda piazza nella Sprint Race, come alla domenica, mandando in visibilio i suoi tifosi, ma soprattutto la sua squadra.
Non appena giunto al parco chiuso al termine del GP il direttore sportivo Michele Masini lo ha salutato con una definizione che non lascia dubbi. "Sei un fenomeno", il grido emozionato a cui il manager ha fatto seguire la domanda retorica se quello fosse stato effettivamente il suo piano.
"Era tutto studiato - la replica divertita del 31enne secondo cui scattare da posizione tanto arretrata sarebbe stata semplicementep una strategia - Giusto così, per fare un po' di spettacolo".
Al simpatico siparietto si è poi aggiunto il meccanico Javi Ortiz, suo fedele e dunque anch'egli ex HRC. "Ce l'hai fatta, eh?", ha rilanciato. "L'ho portata a casa", il commento dell'iberico che ha poi incassato un altro complimento da parte del DS: "Sembravi Mario Kart". L'affermazione a cui lo spagnolo ha fatto seguire un "pum pum pum", a significare la facilità con cui uno via l'altro ha superato gli avversari.
