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MotoGP, Bastianini: “A Le Mans posso essere competitivo, adesso ho una buona base”

“Questa è una pista che mi è amica e negli ultimi anni solo la Ducati ha vinto in Francia. Il nuovo regolamento? Sono curioso di vedere le nuove moto, non so cosa aspettarmi, ma avrei mantenuto l’abbassatore”

MotoGP: Bastianini: “A Le Mans posso essere competitivo, adesso ho una buona base”

Enea Bastianini arriva al circuito Bugatti di Le Mans dopo la quinta piazza ottenuta nel GP di Spagna a Jerez, che lo ha posizionato al terzo posto della classifica di campionato a 5 punti dal compagno di squadra Francesco Bagnaia. La base da cui ripartire per tornare a caccia di un risultato di rilievo sul tracciato della Sarthe, dove il riminese ha già conquistato il successo nell'ultima edizione del GP da lui disputata. “La vittoria del 2022 è stata molto importante per me, ma adesso è completamente diverso. L’anno scorso ho saltato le due gare qui, però penso sia una pista che mi è amica, ha commentato Enea alla vigilia del weekend.

In passato, il circuito francese si è dimostrato particolarmente favorevole anche alla Ducati, che ha trionfato nelle ultime quattro edizioni del Gran Premio, vincendo dapprima con Danilo Petrucci, e poi con Jack Miller, il già citato Bastianini e Marco Bezzecchi. 

“Mi ricordo che quando ha vinto Danilo lo ha fatto sotto la pioggia, quindi credo sia un’ottima pista per la Ducati. Qualcosa può sempre cambiare, ogni anno fa storia a sé, ma nelle ultime stagioni qui ha vinto solo la Ducatiha osservato il 26enne, che tuttavia non sa spiegarsi il perché di questa supremazia delle Rosse: Credo che la Ducati adesso sia una moto competitiva ovunque, mentre in passato non lo era dappertutto ma qui sì. Non so come mai lo fosse. Forse perché stacchiamo dopo gli altri, o perché acceleriamo prima”.

La staccata, però, non è stato uno dei punti forti del Bestia a Jerez, dove non è riuscito ad avere la meglio su Brad Binder in frenata, restando bloccato dietro alla KTM RC16 del pilota sudafricano.

“Brad è molto competitivo in quell’area ed ed è difficile superare in frenata, però ci ho lavorato durante il test del lunedì a Jerez e ho fatto un bel passo avanti in quella direzione. Vedremo se qui sarà lo stesso. Non è semplice perché devo cercare di partire più avanti, perché se sei dietro è davvero difficile risalire, visto il livello attuale delle MotoGP” ha affermato il ducatista, spiegando come si fa a migliorare in quest’area specifica: “Ci sono tante variabili, nel senso che a volte non si riesce a frenare perché si blocca l’anteriore, altre volte perché non hai feeling, però si interviene con il freno motore e la posizione sulla moto. L’ergonomia è molto importante nella MotoGP attuale e ci sono tante cose che devono incastrarsi tra loro. Nel test non ho provato molti nuovi elementi, soltanto uno che reputo sia molto buono ma non era relativo alla frenata. Però penso che potremo essere competitivi in questa gara, perché adesso ho una buona base”.

Parlando invece del nuovo regolamento tecnico varato per il 2027, c’è un solo cambiamento che non è stato accolto con particolare favore dal riminese: Il fatto che abbiano tolto gli abbassatori è l’unica cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso, perché secondo me non erano male. Bisognava essere molto concentrati anche nella guida, perché noi piloti usiamo l’abbassatore in maniera differente, e anche in curve diverse, quindi secondo me sarebbe stato interessante continuare a portarlo avanti. L’hanno voluto togliere e ci si adatta”.

Interrogato sul fatto che la riduzione del peso possa rendere le moto ancor più veloci a centro curva, Enea ha aggiunto:  “È una domanda che andrebbe rivolta a un ingegnere, ma sì, probabilmente in curva si andrà più forte. Secondo me però il problema inizia a esserci anche in accelerazione sul rettilineo, più che in curva. La MotoGP è a un livello che è ancora gestibile. Abbiamo visto anche nelle ultime gare che si riesce a sorpassare e con le gomme che ci ha portato Michelin riusciamo a fare qualcosina in più dello scorso anno, in cui eravamo molto più al limite. Già quest’anno è diventata più divertente, ma sono curioso di vedere come saranno le nuove moto. Faccio fatica a esprimermi a riguardo, perché non so cosa aspettarmi dal nuovo regolamento. Non so se cambieranno le velocità a centro curva. Teoricamente potremmo essere un filo più veloci, ma c’è meno aerodinamica, quindi non è detto. Un cambiamento ci voleva sicuramente e speriamo sarà un cambiamento in meglio, ma non mi voglio sbilanciare perché non so davvero cosa succederà”.

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