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MotoGP, Bastianini: “Le difficoltà di Bezzecchi? La Ducati GP23 aveva delle lacune”

“Cosa mi aspetto da Portimao? Di chiudere la gara! Voglio fare di più rispetto al Qatar, dove ho avuto problemi in frenata. L’arrivo di Aldeguer non mi cambia nulla, è un mercato precoce ma mi sto muovendo anch’io”

MotoGP: Bastianini: “Le difficoltà di Bezzecchi? La Ducati GP23 aveva delle lacune”

Dopo un weekend d’apertura passato un po’ sotto traccia, con un sesto e un quinto posto tra Sprint e Gran Premio, Enea Bastianini arriva a Portimao con il chiaro intento di chiudere tutti i conti in sospeso con la pista portoghese e tornare a essere uno dei grandi protagonisti della MotoGP. Non sono soltanto i piccoli problemi avverti in gara a Lusail quelli che il riminese vuole lasciarsi alle spalle, ma anche quell’incidente sofferto lo scorso anno sui saliscendi dell’Algarve, che ha compromesso gran parte del suo 2023. 

Le mie aspettative per il weekend? Chiudere la gara! - ha detto il Bestia ai giornalisti - L’anno scorso ho fatto solo un giro, quest’anno staremo a vedere. Arrivo da un buon fine settimana in Qatar. Sono andato meglio in qualifica che in gara, dove ho riscontrato qualche difficoltà. Ho bisogno di qualcosa in più in frenata a inizio gara, perché in Qatar ho avuto problemi, soprattutto nei primi 10 giri, sono stato superato da alcuni piloti nelle prime due tornate e poi per me è stato impossibile superarli di nuovo”. 

Analizzati i dati, Bastianini ha ben chiaro cosa Bagnaia e Martin hanno fatto meglio di lui nell’appuntamento inaugurale della stagione e su cosa intervenire in vista di questa prima tappa europea.

“In Qatar abbiamo visto che mi manca un po’ il punto di frenata, perché stacco prima rispetto agli altri e tengo un po’ meno il freno. Questo in gara diventa un problema, perché non puoi essere aggressivo e perdi posizioni. Lavorerò sicuramente su questo, ma per il resto ero abbastanza a posto a Lusail, a parte nel secondo settore - ha spiegato - Vedremo se riusciremo a migliorare durante questo fine settimana. Dovremo verificare il bilanciamento della moto su questo tracciato, che è diverso dagli altri, ma in gara è importante riuscire a staccare tardi se vuoi stare davanti. Uso le stesse soluzioni di Pecco, ma il fatto è che stare in gruppo cambia tutto rispetto ai test, perché quando giri da solo può seguire delle linee differenti”.

Il 26enne vuole fare un passo avanti rispetto al Qatar, dove non è riuscito a dare il massimo pur avendo spinto sin dalle prime fasi di gara.

“Nel primo GP sono stato calmo, ma il mio approccio è di provare a fare qualcosa di più gara per gara. Qui dovrò dovrò spingere, e fare qualcosa in più del Qatar, perché stare davanti è importante per il campionato. L’anno scorso mi sono trovato in una brutta situazione, ma questo è un nuovo anno ha affermato l’alfiere Ducati, che sul tracciato alle porte di Doha ha faticato a fare la differenza, pur avendo spinto sin dal primo giro: Solitamente, nella prima parte di gara cerco di essere più conservativo, ma in Qatar non l’ho fatto. Ho cercato di spingere sin dall’inizio, ma è stato davvero difficile riuscire a stare insieme al gruppo. La moto è leggermente diversa rispetto allo scorso anno e dobbiamo provare altre soluzioni, ma non ritengo sia un grosso problema. Dobbiamo soltanto provare a fare qualcosa di differente. Questo è un circuito completamente diverso da Qatar, quindi poi dovremo vedere come andrà ad Austin”.

Con le sue curve cieche e i saliscendi, la “montagna russa” di Portimao è infatti un tracciato tanto divertente quanto complesso da affrontare per i piloti. Ma Bastianini è convinto che la conformazione del circuito non sia un limite per costruire un sorpasso. 

È una pista impegnativa. Il segreto qui è quello di non fermarti e di non spigolare troppo, perché se lo fai perdi velocità e diventa un casino. Bisogna sempre mantenere una velocità di percorrenza abbastanza elevata. È sicuramente una pista complicata, perché le staccate principali sono in discesa e questo complica un po’ le cose, ma i punti di sorpasso si creano sempre”, ha analizzato.

Interpellato sulle difficoltà mostrate dai piloti Ducati che si trovano a gareggiare con la Desmosedici GP23, Bezzecchi su tutti, Enea ha invece osservato che: “Dipende molto dallo stile di guida di ognuno. Secondo me la GP23 aveva delle piccole lacune, che durante l’anno siamo riusciti a colmare. Dal mio punto di vista le è sempre mancato qualcosina, mentre Martin diceva che era una figata. Bezzecchi l’abbiamo visto in difficoltà fino adesso, però lui parte da una moto che è diversa da quella da cui siamo partiti noi l’anno scorso”.

Il romagnolo ha poi speso un ultima battuta sull’arrivo in MotoGP di Fermin Aldeguer, fresco ingresso nella truppa di Ducati per il 2025.

“Lui è sicuramente un pilota forte, che l’anno scorso ha dimostrato tanto in Moto2. Abbiamo visto che anche Acosta è stato velocissimo nella prima gara e mi aspetto che sarà subito competitivo anche lui, però diciamo che dal mio punto di vista non cambia niente - ha commentato Enea - È un mercato molto precoce, si sta muovendo tutto molto velocemente. Se mi sto muovendo anch’io? Ovvio!”

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